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Padova: sul "caso" delle panchine in Piazza De Gasperi

(27 Settembre 2007)

Non ci sorprende affatto la nuova vicenda delle panchine in Piazza De Gasperi: altro non è che un nuovo episodio della deriva securitaria della giunta Zanonato, anticipato dalle falsità dette in occasione della rimozione delle panchine in via Manzoni.

Dopo il muro in via Anelli è stato un crescendo di provvedimenti proibizionisti, dall'ordinanza sulla prostituzione a quella dei phone center, agli allarmi sui rom; la giunta nascondendosi dietro un falso pragmatismo paventa la tolleranza zero che per nulla si discosta da quella di Gentilini a Treviso e di Tosi a Verona.

L'associazione Razzismo stop insieme al comitato Diritti sicuri ha sempre cercato di opporsi a questa logica securitaria forte con i deboli e debole con i forti, percorrendo la strada della certezza dei diritti per tutti. Ed è per questo che saremo in piazza il 29 settembre insieme all'Associazione Difesa Lavoratori e a i lavoratori migranti e non protagonisti di lotte sul posto di lavoro.

Ci stupisce però il silenzio di tutta la sinistra padovana, partiti, sindacati, associazioni di migranti, il volontariato...pare che a tutti questi soggetti sembri normale tutto ciò, che in nome di una presunta sicurezza si rinunci a qualsiasi libertà, che si spinga ancora più ai margini chi è già escluso, che sia normale che gruppi nazisti vadano in piazza fomentati da allarmi sociali provocati ad hoc da un amministrazione di centro-sinistra.

Forse questa vicenda delle panchine, come fu a Treviso quando Gentilini fece la stessa cosa che fa Zanonato oggi, può essere occasione per tutta la sinistra che crede in un'altra Padova possibile, sicuramente accogliente e solidale, di riprendere parola e dire come noi che non ci piace nè la copia nè l'originale della tolleranza zero.

Associazione Razzismo stop

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