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Richiesta part-time per accudire i figli

(16 Agosto 2013)

Salve,
sono un lavoratore e membro RSU (Cobas) di un'industria metalmeccanica con 90 dipendenti.
Ho recentemente fatto richiesta di trasformazione del mio rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale perchè con mia moglie abbiamo valutato e deciso che si campa bene anche con 1 stipendio e mezzo e soprattutto si guadagna tempo prezioso per stare con la figlia neonata.
Sia a me che ad una mia collega (anche lei neo mamma) hanno risposto picche! Niente da fare, non lo hanno mai concesso a nessuno e non vogliono concederlo nemmeno a noi.
Sinceramente penso di averne diritto in quanto il ccnl metalmeccanici
(potete leggere a questo indirizzo)
http://www.cnel.it/application/xmanager/projects/cnel/attachments/shadow_schede_contratto_corrente_attachment/files/000/614/420/14813.pdf
dice che nel limte del 3% del totale dei lavoratori, le richieste di part-time motivate dalla necessità di accudire i figli DEVONO ESSERE ACCOLTE, al limite dice che in caso di infungibilità del lavoratore va trovata un idonea soluzione. In azienda siamo 90, quindi secondo me le 2 domande dovrebbero essere accolte.
Potrei replicare e pretendere che mi sia concesso il part-time? Oppure sentenze della cassazione come questa
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-05-04/decisione-part-time-sempre-174119.shtml?uuid=AaATzIUD
invalidano quanto indicato nei contratti nazionali di categoria?
Di seguito riporto il testo della mia richiesta e la risposta della direzione aziendale. Tale risposta mi pare del tutto fuori luogo in quanto parlano di "mancanza di requisiti generali" senza specificare quali siano (secondo me non esistono) e poi si appellano al tipo di lavoro che faccio, dimentichi forse del fatto che solo 3 mesi volevano buttarmi fuori dall'ufficio e quindi evidentemente non sono indispensabile ed il mio lavoro può farlo benissimo qualcun altro (3 mesi fà volevano trasferirmi ma gliel'ho impedito in quanto sono RSU).
Posso pretendere il part-time?
Saluti,
David
----
TESTO RICHIESTA
Spett.le Direzione
e per cc Rappresentanza Sindacale Unitaria
Oggetto: richiesta trasformazione rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.
Con la presente richiedo la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.
La mia richiesta è motivata dalla necessità di accudire mia figlia, nata il 1 febbraio 2013.
Chiedo quindi di lavorare 20 ore alla settimana, 4 ore la mattina dal lunedì al venerdì
RingraziandoVi fin da ora per l’attenzione e in attesa di un Vostro cortese riscontro, porgo
distinti saluti
-----
RISPOSTA DIREZIONE
Buongiorno David,
con riferimento alla tua e-mail dell’8 Luglio, dopo un confronto con gli altri membri della direzione e con i ns. consulenti, sono a comunicarti che l’azienda non può accettare la tua richiesta sia per mancanza dei requisiti generali, sia per il tipo di lavoro da te svolto che non permette una esecuzione a “più mani” ed in tempi indefiniti.
Distinti saluti

David

Risposte e Commenti

Risposta: Part-time e diritti

L'art. n. 4 "Tipologie contrattuali" del CCNL Metalmeccanici dice: L'azienda, fino al limite del 3 per cento del personale in forza a tempo pieno ovvero del 2 per cento nelle aziende fino a 100 dipendenti, valuterà positivamente, in funzione della fungibilità del lavoratore interessato, la richiesta di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale nei seguenti casi:

1. necessità di assistere genitori, coniuge o convivente, figli, e altri familiari conviventi senza alcuna possibilità alternativa di assistenza, gravemente ammalati o portatori di handicap;
2. necessità di accudire i figli fino al compimento dei 13 anni;
3. necessità di assistere familiari conviventi senza alcuna possibilità alternativa di assistenza che accedano a programmi terapeutici e di riabilitazione per tossicodipendenti;
4. necessità di studio connesse al conseguimento della scuola dell'obbligo, del titolo di studio di secondo grado o del diploma universitario o di laurea.
I casi di cui ai punti 1 e 2 hanno la priorità alla trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a part-time.

Nel caso di valutazione negativa da parte dell'azienda in relazione alla infungibilità o allo scostamento dalla suddetta percentuale, sarà svolto un confronto con la Rappresentanza sindacale unitaria per individuare una idonea soluzione.

Nelle ipotesi che non rientrano nei casi precedentemente indicati e fino al limite massimo complessivo del 4 per cento del personale in forza a tempo pieno, l'azienda valuterà l'accoglimento della richiesta del lavoratore di avvalersi del part-time tenuto conto delle esigenze tecnico organizzative. L'azienda, su richiesta della Rappresentanza sindacale unitaria, informerà la medesima sui motivi del diniego della richiesta avanzata dal lavoratore.

In caso di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale, lo stesso potrà anche avere durata predeterminata che, di norma non sarà inferiore a 6 mesi e superiore a 24 mesi. La relativa comunicazione all'interessato sarà fornita entro 45 giorni dalla richiesta.

In caso di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale su richiesta del lavoratore per le suddette motivazioni, le medesime motivazioni costituiscono comprovato impedimento individuale alle clausole flessibili o elastiche.

La Direzione comunicherà annualmente alla Rappresentanza sindacale unitaria i dati a consuntivo sull'andamento delle assunzioni a tempo parziale e sulle richieste di trasformazione a part-time da parte di lavoratori assunti a tempo pieno.

L'applicazione delle clausole elastiche o flessibili per gruppi omogenei di lavoratori sarà oggetto di informazione preventiva alla Rappresentanza sindacale unitaria.

In caso di assunzione di personale a tempo pieno è riconosciuto il diritto di precedenza nei confronti dei lavoratori con contratto a tempo parziale, a parità di mansioni, fatte salve le esigenze tecnico- organizzative."

Dunque, da quel che si legge il datore di lavoro non ha un obbligo alla trasformazione del rapporto di lavoro, ma ha l'onere di dichiarare perchè non può concederlo. Allo stesso modo esistendo in azienda delle rappresentanze sindacali si potrebbe mediare tramite loro per un confronto costruttivo, anche valutando se nel periodo della richiesta del part- time o successivamente l'azienda ha provveduto ad assumere lavoratori con contratto part-time.
Inoltre una singola sentenza della Cassazione lavoro non dà l'orientamento giurisprudenziale.

(10 Ottobre 2013)

avv. Roberto Amati

info@studiolegaleamati.it

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