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Risposta: Reiterazione di contratti a termine

Nel caso che mi sottopone, se i contratti a tempo determinato, svolti alle dipendenze del medesimo datore di lavoro, si sono protratti per più di 36 mesi, opera la legge n. 368 del 2001, che all'art. 4,- Disciplina della proroga-, stabilisce che:

1. Il termine del contratto a tempo determinato può essere, con il consenso del lavoratore, prorogato solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a tre anni. In questi casi la proroga è ammessa una sola volta e a condizione che sia richiesta da ragioni oggettive e si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato stipulato a tempo determinato. Con esclusivo riferimento a tale ipotesi la durata complessiva del rapporto a termine non potrà essere superiore ai tre anni.

2. L'onere della prova relativa all'obiettiva esistenza delle ragioni che giustificano l'eventuale proroga del termine stesso è a carico del datore di lavoro.

Se cosi fosse, sarebbe un Suo diritto vedersi riconosciuto il contratto di lavoro a tempo indeterminato.

(19 Aprile 2010)

avv. Roberto Amati

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