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possono licenziarmi??
(20 Settembre 2010)
salve, sono impiegata partime x 6 ore al gg liv 4 con contratto a tempo indeterminato da 2005. a settembre 2009 ho avuto un bimbo, e sono rientrata a gennaio 2010. almiorientro sono stata delegata a mansioni di poca rilevanza, tipo archiviazione pratiche e cose del genere, tendomi lontana dallamateria finanziaria.in tutto qsto tempo l'azienda ha subito delle restrizioni e da poco non naviga in acque buone. in tutto qsto in mia assenza hanno assunto a tempo indeterminato una parente delmio capo ufficio ed a dicembre le scade ilcontratto e dovrebbe andare via.io nelfrattempo finita lamaternità horipreso da una settimana lemie 6 ore.miè stato chiesto dal mio capo ufficio di scrivere una richiesta "di miopugno" nella quale chiedo di ridurmil'orario da 6 a 4 ore, con ovviamente riduzione dello stipendio,perchè così facendo possono assumerela sua parente. io mi son presa del tempo xvalutare ma con ilnuovo stipendio non ci pagherei manco il mutuo!!e con un figlio da crescerenon èfacile. ilmiocapoufficio sta facendo di tutto x mettermi in cattiva luce con i capi,togliendomi mansioni dicendo che non sono in grado,mettendomi addosso tanta pressione psicologica ed ansia...io sono disperata perchè non reggola situazione, mercoledì andrò da un consulente del lavoro x vedere fin quando son tutelata e poi vorrei andare a parlare con i capi..... cosa posso fare la legge che dice?
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Risposta: Demansionamento. Riduzione orario di lavoro
Sarebbe utile, ai fini della risposta, sapere in che settore lavora e quali sono le sue mansioni, ovvero se si tratti di una azienda con più o meno di 15 dipendenti. Comunque, in ordine alla intimazione fattale dal suo capo di richiedere "di suo pugno" una riduzione dell'orario di lavoro, le specifico che i suoi superiori gerarchici non possono, in alcun modo, costringerla o ridurre il suo orario di lavoro. Ciò a ragione del fatto che il contratto di lavoro altro non è che l'incontro di due volontà le quali (nel contratto di assunzione appunto) redigono e approvano quelle che sono le condizioni contrattuali tra le parti (mansioni, orario di lavoro, retribuzione ecc.). Tale contratto non può essere modificato (ad es. in ordine all'orario di lavoro) da una sola parte senza il consenso dell'altra, pena il risarcimento del danno.
In ordine poi alla sottrazione di mansioni che le viene quotidianamente inferta è bene precisare che già il solo Art. 2103 Codice Civile, stabilisce come tale comportamento sia del tutto illegittimo, dichiarando che "Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione."
Ora, in ordine a quest'ultima circostanza io le consiglierei, magari per il tramite di una associazione sindacale, ovvero di un avvocato, di contestare e rivendicare, nei confronti dell'azienda, le mansioni che le spettano.
(20 Settembre 2010)
avv. Roberto Amati
Commento: possono licenziarmi?2
gentile avvocato,grazie innanzitutto x avermi risposto, ho da fare delle precisazioni, in merito al parente del capo ufficio è assunto a tempo determinato ed il contratto scade a fine anno, per qsto motivo spingono me a chiedere il part time a 4 ore così x le altre 4 ore restanti assumerebbero questo parente e cosi lavorerebbero 4 persone ma è come se ne pagassero 3 o almeno qsta sarebbe la causa della richiesta fattami.
la società ha + di 15 dipendenti e lavora nel settore assicurativo-finanziario.
sono assunta come impiegata di 4 livello, prima gestivo le pratiche di finanziamento avevo contatti con i clienti, ora tutto qsto mi è stato tolto. spero che qste mie informazioni possono aiutarla a renderle il "quadro della situazione" + chiaro.
volevo chiedere inoltre se è possibile oscurare ilmio indirizzo email così da renderlo visibile solo agli amministratori del sito, per ovvie ragioni. grazie
(21 Settembre 2010)
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Risposta: Demansionamento
Allora, poichè la società ha più di 15 dipendenti il pericolo di un suo licenziamento (che sarebbe senza giusta causa o giustificato motivo) penso sia piuttosto remoto, in quanto l'azienda si esporrebbe nei suoi confronti al rischio di pagarle una somma a titolo di risarcimento del danno non indifferente, oltre naturalmente ad essere costretta a reintegrarla nel suo posto di lavoro. Le ribadisco, peraltro, che le converrebbe contestare con lettera racc.ta a.r. indirizzata al legale rappresentante della società, i fatti che le stanno succedendo, ovvero la sottrazione di mansioni.
(21 Settembre 2010)
avv. Roberto Amati
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