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intervento chirurgico programmato, privacy contestazioni
(15 Novembre 2010)
Ho 23 anni da quasi 8 mesi lavoro con un contratto di apprendistato presso una ditta che taglia e vende materiale ferroso. A causa dello spostamento a mano di grandi pesi ho lesionato i tendini di entrambe le mani e sono costretto a farmi operare (diagnosi dita a scatto) per dolori e ridotta manualità. Ho fatto infiltrazioni (due dita per mano) ma non hanno migliorato per nulla la mia situazione.
Il datore di lavoro non crede a quanto detto e mette in dubbio l'intera faccenda. Sono stato a casa in malattia una settimana con regolare certificato medico e ho ricevuto due telefonate da parte del responsabile per pressarmi a tornare al lavoro, dicendomi che stiamo perdendo clienti e che altrimenti saranno costretti a chiudere. Inoltre mi ha detto di sacrificarmi un po' anch'io per l'azienda visto che lui, quando una barra di ferro cadde sul suo piede (senza scarpe antinfortunistiche) andò lo stesso al lavoro nonostante la frattura e la lacerazione invece che andare al pronto soccorso.
Ho avvisato che il 23 novembre dovrò essere operato ma il datore di lavoro non ci crede. Sono stato visitato da un chirurgo esperto; la mia patologia è tangibile e visibile a occhio nudo per un medico ortopedico, quindi non ho fatto esami (raggi X, risonanze, elettromiografie...). Il datore di lavoro vuole vedere esami clinici che attestino questa patologia e la necessità di intervenire chirurgicamente... nonchè dell'effettiva durata della mia assenza.
Stanno insinuando che io non abbia nulla e che voglia solo stare a casa dal lavoro. Insinuano che basti andare dal medico a piagnuccolare per un mal di schiena che questo rilascia attestati non veritieri...
Mi stanno rendendo la vita impossibile. Come posso tutelarmi?
Ma loro possono pretendere di vedere mie cartelle cliniche? come faccio a provare che il 23 devo essere operato? Sono stato in ospedale per prenotare la data dell'intervento e per fare esame del sangue ed elettrocardiogramma (esami preintervento richiesti dall'ospedale) ma hanno tenuto tutto loro... il tutto è nella cartella ospedaliera dell'intervento che dovranno farmi.
Ho paura di subire carognate da loro visto che già non mi pagano gli straordinari nonostante io per contratto non dovrei nemmeno fare e mi abbiano detto che se provo a insistere su quel pagamento mi licenzieranno perchè hanno già la lettera di licenziamento pronta nel cassetto...
Aiutatemi per favore!
Mirko
Risposta: Apprendista e vessazioni sul lavoro
In primo luogo spero che lei abbia provveduto a denunciare all'Inail il suo infortunio, in quanto la lesione dei tendini deriva dalle mansioni che le hanno fatto fare. Ritengo inoltre che, da quello che scrive, vi sia una responsabilità del datore di lavoro a suo danno per averla fatta lavorare senza le opportune protezioni (e qui le lesioni alle dita delle mani). Ciò significa che il datore di lavoro dovrebbe risarcirle tutti i danni e le sofferenze che stà passando in questi momenti. Ovviamente fin quando lei non farà una contestazione degli eventi il suo Capo si permetterà di vessarla in questo modo. Inoltre, lei non deve rendere certamente conto del suo stato di salute al datore di lavoro, ne a chi per lui. Ricordi infine che il licenziamento dell'apprendista può avvenire solo e soltanto per giusta causa, e non mi sembra che qui ricorra. Si faccia seguire da uno specialista.
Saluti
(16 Novembre 2010)
avv. Roberto Amati
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