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Golf Club Lampedusa

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(31 Marzo 2011) Enzo Apicella
Berlusconi a Lampedusa promette di cacciare i migranti e di costruire sull’isola un campo da golf e un casinò

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(La tolleranza zero)

Contro il razzismo. Contro il “pacchetto sicurezza” del governo

Per l’unità tra lavoratori immigrati ed italiani

(14 Novembre 2007)

“Potrebbe averlo commesso anche un italiano”, ha dichiarato con grande dignità il marito di Giovanna Reggiani, la donna assassinata a Tor di Quinto. E’ proprio così. La cronaca quotidiana di casa “nostra” è piena di casi in cui maschi italianissimi assassinano o usano violenza contro le mogli, le fidanzate, le figlie o altre donne. Questa volta, però, partendo da un singolo sciagurato caso, è stata scatenata una infame campagna razzista che ha messo sotto accusa un intero popolo, i romeni prima, poi i rom, e poi ancora gli immigrati, tutti gli immigrati.

Il cosiddetto “pacchetto sicurezza” del governo Prodi, le urla e le richieste dell’opposizione di centrodestra e le aggressioni squadristiche contro i lavoratori rumeni, sono tre facce della stessa medaglia. Prima dicevano che i criminali erano i marocchini, poi gli albanesi, poi gli islamici, adesso tocca ai rumeni. La verità è che governo, padroni e padroncini vogliono terrorizzare e dividere gli immigrati. Vogliono che i lavoratori rumeni, albanesi, asiatici, africani e latino-americani sgobbino come bestie nei cantieri, nelle fabbriche, nei ristoranti e presso le famiglie, ma che stiano zitti, a testa china e che non rivendichino i loro sacrosanti diritti. E, infatti, non è certo un caso se praticamente nessun giornale ha dato notizia delle due manifestazioni che hanno visto scendere in piazza uniti migliaia di lavoratori immigrati di varie nazionalità il 27 ottobre a Brescia e il 28 ottobre qui a Roma.

Ma il razzismo è un veleno usato anche contro i proletari italiani. Il lavoro è sempre più precario e faticoso, le pensioni sempre più magre, curare la salute propria e dei propri cari è sempre più costoso, arrivare con lo stipendio alla fine del mese è ormai quasi un’impresa. Tutto ciò sta determinando un senso di crescente insicurezza generale tra i lavoratori italiani. E di fronte a questa situazione i “nostri” governi ed i “nostri” padroni (cioè i principali ed unici responsabili di questa situazione) stanno facendo di tutto per far sì che la rabbia dei lavoratori venga scaricata contro gli immigrati in una guerra tra poveri che indebolirebbe tutto il mondo del lavoro.

La rapina, la fame, la miseria, le distruzioni e le guerre che le “nostre” aziende, le “nostre” banche e i “nostri” stati occidentali portano quotidianamente nei paesi del Sud e dell’Est del mondo costringono e costringeranno milioni e milioni di uomini e donne a lasciare la propria terra e i propri affetti per venire qui in Italia ed Occidente. Di fronte a tutto è necessario che i lavoratori italiani inizino a vedere negli immigrati non dei nemici e dei pericolosi concorrenti, ma degli alleati con cui scendere in lotta comunemente contro padroni e governo, cioè contro i veri vampiri che succhiano la nostra vita. Solo per tal via ci si potrà davvero difendere dal continuo peggioramento delle condizioni di vita e lavoro, dal degrado dei propri quartieri e si potrà sconfiggere quel senso di insicurezza e paura che attanaglia come una morsa.

PER DISCUTERE ASSIEME DI TUTTO CIO':
ASSEMBLEA PUBBLICA
e presentazione del n. 68 del “che fare”
giovedì 15 novembre ore 18,30
presso la redazione romana del “che fare” Via dei Reti 19/a (S. Lorenzo)Roma

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA
http://www.che-fare.org/

Fonte

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