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I ricchi

I ricchi

(18 Dicembre 2009) Enzo Apicella
A Copenaghen la 15° Conferenza ONU sul Clima

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(Il saccheggio del territorio)

Lo stato della monnezza

Volantino che verrà distribuito sabato prossimo in occasione del corteo "Rompere il Silenzio!" a Torino

(19 Gennaio 2008)

I nostri manifesti lo gridano da anni: la libertà tolta agli squatter, agli anarchici e a quelli che lottano apertamente contro lo stato, verrà tolta a tutti.

Noi siamo le cavie, torino il laboratorio, il luogo dove si lavora a provare nuove forme di privazione della libertà.

Lo stanno sperimentando sulla loro pelle gli operai della tanto decantata città operaia. Lo stanno sperimentando le fascie più deboli della popolazione, zingari ed immigrati.

L’impennarsi della repressione nel periodo preolimpico (2005) era solo l’inizio di un nuovo pesante giro di vite. Sgomberi, aggressioni fasciste agli squat, manifestazioni antifasciste caricate o troncate, pesantissime denuncie di massa per saccheggio e devastazione e relativi arresti.

All’attacco frontale dell’apparato repressivo di stato al movimento di torino, corrisponde l’apertura di nuovi fronti ed all’ingresso in campo di forze nuove (vecchissime) per la repressione.

E così i fascisti che prima facevano gli attentati agli squat ed ai centri sociali, seguendo le mode lanciate dal linciaggio mediatico diretto dall’alto, ora tirano molotov ai campi zingari, impuniti e protetti in entrambi i casi.

Anche gli immigrati, tanto bramati in italia per il mercato del lavoro dai nostri sfruttatori, sono oggetto di aggressioni sempre più frequenti dei fascisti. Anche se pare che agli immigrati ci pensino ancora cc e ps uccidendoli nel corso di “normali controlli di polizia”. Una cade dal tetto, l’altro dalla finestra, l’altro annega nel Po, all’altro sparano in testa per sbaglio…

Ma l’esperienza che ha marchiato a fuoco questa città è la strage degli operai della Thyssen & Krupp. 7 operai bruciati vivi e nessuno che proponga uno sciopero generale. È questo quello che resta della torino operaia. I sindacati di stato CGIL, CISL e UIL indicono subito uno sciopero dei soli metalmeccanici per limitare al massimo i disagi per la produzione industriale. I sindacati di base CUB e COBAS non hanno il coraggio politico e la statura etica di indire lo sciopero generale. I lavoratori da soli mostrano di non saper intraprendere lo sciopero selvaggio, nonostante i 7 bruciati vivi.

È una grande vittoria padronale, forse superiore alla famosa marcia dei 40000 crumiri FIAT. Dai risvolti politici e sindacali gravissimi che ci godremo molto presto. Ma per ora gli stessi padroni, sbirri e sindacalisti istituzionali sono ancora stupiti dalla nullità delle capacità di difesa e contrattacco dei lavoratori.

Ma l’acuto repressivo è ancora una volta appannaggio dello stato. L’agguato combinato messo a punto per colpire le residue libertà di manifestare, per sopprimerle, è quasi completamente riuscito.

I processi per saccheggio e devastazione di genova e milano contro i manifestanti accusati di essere i più accesi, sono andati in porto. Unica nota stonata proprio torino, dove gli uomini della repressione cercavano di chiudere il triangolo repressivo. Il gioco non è riuscito perfettamente. L’accusa è caduta contro gli antifascisti torinesi (comunque condannati). Da questo momento torino è sparita dal palcoscenico mediatico della repressione, con grande rammarico dei vari Laudi, Tatangelo, Dodero e dell’eterno Maddalena, che cercheranno di rimediare al più presto sfornando qualche nuova montatura, magari dalle “prove granitiche”.

A genova dove cc e ps hanno assassinato Carlo Giuliani e torturato alla scuola Diaz e a Bolzaneto, i magistrati complici dei birri, hanno ignorato la sentenza di torino appena sfornata, dando un bell’esempio di cosa sia la vendetta di stato. Infliggendo centinaia di anni di condanna a chi è stato riconosciuto fra i manifestanti contro il G8 del 2001. il colmo è la condanna a 11 anni per l’anarchica Marina Cugnaschi colpevole appunto d’aver partecipato alla manifestazione. Il reato è il solito saccheggio e devastazione, quello che i teoremi repressivi dei PM han cercato di far passare a torino e a milano. L’obiettivo: la criminalizzazione di tutte le manifestazioni non istituzionali sgradite al potere, che dopo una breve carica decisa dagli sbirri, potranno essere incriminate di saccheggio e devastazione, da addossare agli elementi considerati più attivi.

Inutile dire che gli sbirri più sputtanati nel massacro di genova sono già stati gratificati dai loro mandanti ai vertici dello stato, con vistose promozioni.

Se dovesse essere confermata la clamorosa sentenza contro Marina Cugnaschi e gli altri imputati, si sancirebbe la perdita della libertà di manifestare per tutti.

Anche sul fronte della lotta del popolo NOTAV l’orizzonte si oscura.

La partecipazione della componenente istituzionale del movimento (sindaci e amministratori vari) all’Osservatorio Virano, sbandierata come una grande vittoria ottenuta grazie alla riconquista del cantiere di Venaus (8 Dicembre 2005) si è rivelata un tranello di stato in cui i sindaci sono caduti volentieri e sembra facciano molta fatica ad uscirne. Intanto, grazie alle assicurazioni dell’Osservatorio l’europa ha concesso un finanziamento di 670 milioni di euro per la realizzazione del tunnel tra francia e italia. Infatti se i sindaci, che rappresentano la popolazione, trattano, il TAV si potrà fare. Le “ sacche di estremisti NOTAV ” si elimineranno con le maniere forti. Non è così. Ma il finanziamento è partito e, per mettere le mani su quei soldi devono iniziare i lavori. I nostri mafiosi del cemento di destra e di sinistra manderanno avanti lo stato con i suoi carabinieri e con i suoi poliziotti, come ci ha promesso Prodi. Hanno 2 anni di tempo sennò i fondi saranno revocati. Hanno fretta di rubare e per rubare devono devastare l’ambiente con le loro colate di cemento. Per noi è di nuovo ora di mettere gli scarponi.

http://tuttosquat.net/
http://www.inventati.org/fenix/links.php

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