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(Il saccheggio del territorio)

Padova: Percorso privatizzazione APS

la delibera del Consiglio comunale del 13 gennaio

(20 Gennaio 2003)

COMUNE DI PADOVA
SEGRETERIA GENERALE

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 2003/0002 di Reg. Seduta del 13/01/2003
OGGETTO: PERCORSO DI PRIVATIZZAZIONE APS.

L’anno 2003, il giorno tredici del mese di gennaio alle ore 19.15, convocato su determinazione del Presidente con avviso spedito nei modi e termini di legge, il Consiglio Comunale si è riunito presso la sede di Palazzo Moroni, nella sala delle adunanze aperta al pubblico.
Alla trattazione dell’argomento in oggetto, in seduta pubblica , risultano presenti ed assenti:

Il Sindaco MISTRELLO DESTRO GIUSTINA

e i Consiglieri:

01. NARNE SURENDRA Ag
02. MINASOLA DOMENICO
03. NICOLINI BENEDETTA
04. ZOTTI GIANCARLO
05. TONIOLLI LIONELLO
06. CAVATTON MATTEO
07. TERRIBILE PIERMARIA
08. MAZZEO MATTEO
09. PIETROGRANDE ALESSANDRO
10. PERUZZI GIORGIO
11. DORO LIANA
12. FOCH IVANO
13. TOGNONI RENATO
14. NOVENTA GIORGIO
15. D'AMBROSIO PIERINO
16. CAPUZZO PIERLUIGI
17. BALDO ANTONIO
18. GUERRESCHI GIULIANO
19. ZANON GABRIELE
20. BARBIERO MAURIZIO
21. MAZZUCATO RANIERO
22. CALABRESE GIOVANNI
23. FRANCIOSI FILIPPO
24. RAUSA GIUSEPPE
25. ZANONATO FLAVIO
26. BOSELLI ANNA DETTA MILVIA
27. NACCARATO ALESSANDRO
28. MOLINARI ORAZIO
29. LENCI GIULIANO
30. MANGANARO LILIA
31. BALDUINO ARMANDO
32. MARINI DARIO
33. PESCAROLO LUCIA Ag
34. GAMBELLI GILBERTO
35. BOSCHETTI ANGELO
36. PIPITONE ANTONINO
37. SINIGAGLIA CLAUDIO
38. MARIANI LUIGI
39. ROSSI IVO
40. GASPERINI LUCIANO Ag

e pertanto complessivamente presenti n. 38 e assenti n. 3 componenti del Consiglio.

Sono presenti gli Assessori:

ANCONA ERMANNO
CASTELLANI GIORGIO
PISANI GIULIANO
GRADELLA ALVARO
PERLASCA FRANCO
SAIA MAURIZIO
TREVELLIN BRUNO
MARIN MARCO
RICCOBONI TOMMASO
BORDIN ROCCO
MENORELLO DOMENICO

Presiede: Il Presidente del Consiglio Giancarlo Zotti
Partecipa: Il Vice Segretario Generale Laura Paglia
La seduta è legale.

Sono designati a fungere da scrutatori i Consiglieri signori:
1) Terribile Piermaria
2) Mariani Luigi

Il Presidente pone in discussione l'argomento iscritto al n. 7 dell'O.d.g., dando la parola al Consigliere Raniero Mazzucato, il quale illustra la seguente relazione in precedenza distribuita ai Consiglieri:

IL CONSIGLIO COMUNALE DI PADOVA

VISTA l’allegata relazione a firma del Sindaco e dei Consiglieri: Raniero Mazzucato, Gabriele Zanon, Lionello Toniolli, Giorgio Noventa e Giuliano Guerreschi

SENTITE le relazioni del Sindaco e del Consigliere Mazzucato

ESPRIME condivisione in ordine al percorso di privatizzazione di Azienda Padova Servizi S.p.A. delineato nella relazione allegata, da ritenersi quale atto di indirizzo

IMPEGNA il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Padova Servizi all’attuazione del percorso previsto, fermo restando al Consiglio Comunale il potere di verifica periodica del percorso e di deliberarne i passaggi più significativi.

Raniero Mazzucato

Il Presidente dichiara aperta la discussione.

O M I S S I S

Intervengono i Consiglieri Mariani, Marini, Zanonato, Toniolli, Noventa, Rossi, Gambelli.

Dopo l’intervento del Sindaco, alle ore 22.20 il Presidente sospende temporaneamente la seduta per consentire l’esame delle proposte di emendamento alla relazione allegata, denominata “Percorso di privatizzazione APS”, presentate nel corso della discussione dal gruppo di Alleanza Nazionale (agli atti sotto la lettera A) e dai gruppi di minoranza (agli atti sotto la lettera B).

I lavori riprendono alle ore 23.45 con l’appello dal quale risultano presenti n. 37 componenti del Consiglio, essendo nel frattempo uscito il Consigliere Lenci.

La discussione ricomincia con l’intervento del Consigliere Mazzucato che presenta un nuovo gruppo di emendamenti in sostituzione dei precedenti (e agli atti sotto la lettera C).

Intervengono successivamente i Consiglieri Naccarato, Zanon, Rossi, Noventa, Zanonato (OMISSIS).

Il Consigliere Rossi dichiara che l’emendamento presentato dai gruppi di minoranza viene modificato in “controproposta” e ne illustra i contenuti.

Tale controproposta viene posta in votazione e risulta così respinta:

Presenti n. 37

Voti favorevoli n. 13
Voti contrari n. 24 NON APPROVATA

A questo punto il Presidente sottopone all’esame del Consiglio la proposta all’ordine del giorno con allegata la relazione modificata dagli emendamenti proposti dal Consigliere Mazzucato che trovano il favore anche degli altri firmatari della proposta originaria.

Intervengono i Consiglieri Naccarato, Marini, Balduino, Boschetti, Mazzucato e il Vice Segretario Generale dr. Paglia (OMISSIS).

Esce il Consigliere Balduino – presenti n. 36 –

Il Presidente pone quindi in votazione, con il sistema elettronico, l’argomento in trattazione, modificato e integrato dagli emendamenti accolti (agli atti sotto la lettera C).

Con l’assistenza degli Scrutatori si accerta il seguente risultato:

Presenti n. 36

Voti favorevoli n. 24
Voti contrari n. 12 (Zanonato, Boselli, Naccarato, Molinari, Manganaro, Marini, Gambelli, Boschetti, Pipitone, Sinigaglia, Mariani, Rossi)

Il Presidente proclama l’esito della votazione e dichiara approvata la proposta in oggetto; di seguito si riporta il testo della relazione allegata, integrato con gli emendamenti approvati dal Consiglio Comunale:

PERCORSO DI PRIVATIZZAZIONE APS

PREMESSA

Il processo di privatizzazione che pervade ogni prospettiva di riforma dell’intervento pubblico in Italia ed in Europa ha condizionato anche la ristrutturazione delle strutture di erogazione dei servizi pubblici locali.

Il passaggio da un regime di monopolio pubblico ad uno di mercato può comportare sia problemi di monopolizzazione privata, sia problemi di depauperamento dei connotati d’interesse pubblico legati all’erogazione di servizi primari quali l’offerta di energia elettrica, gas naturale, acqua, smaltimento rifiuti, trasporti, telecomunicazioni, ecc.

Anche il nostro Comune è pienamente coinvolto in queste problematiche quale socio di maggioranza di un’azienda multiutilities che svolge l’attività di erogazione dei principali servizi pubblici della città.

E’ interesse di tutti: del Comune, di APS e della collettività tutta salvaguardare la qualità dei servizi da erogare e nel contempo rafforzare e valorizzare adeguatamente l’azienda, affinché essa sia competitiva nel mercato, soprattutto nel momento in cui verrà a cessare l’attuale situazione di “mercato protetto”.

In tale direzione, il protocollo d’intesa sottoscritto con le OO.SS. lo scorso 28 giugno, sottolinea l’esigenza di favorire percorsi di valorizzazione dell’azienda attraverso azioni di consolidamento del rapporto con il territorio padovano, unitamente a processi di aggregazione di società a partecipazione pubblica e consorzi.

Inoltre, il Comune, APS e le OO.SS., con il protocollo citato, mirano a concorrere, mediante la previsione di stipula di adeguati contratti di servizio, alla creazione di un rapporto trasparente e conveniente per i cittadini, in grado di coniugare l’equilibrio economico dell’azienda con la necessità di salvaguardare la qualità dei servizi, valorizzando l’attuale risorsa lavoro.

PIANO DI SVILUPPO

Sintesi

Il piano di sviluppo di APS si colloca all’interno di uno scenario normativo incerto; basti pensare alle vicende legate all’art. 35 della L.448/01 (finanziaria), nei confronti del quale pende un procedimento avanti alla Corte costituzionale promosso da alcune Regioni, nonché oggetto di contestazione da parte della Commissione Europea. A ciò si deve aggiungere la mancata emanazione entro il termine previsto del regolamento attuativo dell’art. 35, che avrebbe dovuto peraltro fornire l’elencazione dei servizi a carattere industriale, nonché l’esatta definizione del concetto di reti, impianti e dotazioni patrimoniali.

In questa situazione di incertezza normativa, coniugata alla crisi del mercato borsistico, è essenziale assumere decisioni che non abbiano carattere irreversibile e quindi è quasi obbligatorio adottare un atteggiamento di cautela che non deve significare “inerzia” né immobilismo progettuale, ma ponderata valutazione di tutti gli scenari possibili. Conseguentemente, il piano di sviluppo dovrà mantenere salva un’opportuna flessibilità strutturale, mediante la predisposizione di percorsi che prevedano una serie di opzioni, da scegliere e da attivarsi in relazione all’evoluzione della normativa in atto, nonché alla situazione del mercato economico-finanziario.

Alla luce di questi fattori, il piano di APS mira, in primo luogo, a non subire passivamente i processi in atto (divenendo, per tale via, oggetto dei processi di ristrutturazione e concentrazione dei mercati), ma agire da catalizzatore, promotore dell’innovazione e del cambiamento degli assetti del mercato nell’area territoriale di riferimento.

Rispetto alle esigenze competitive (nelle quali si riflettono anche i cambiamenti normativi), lo scenario finanziario presenta, oggi, elementi di difficoltà, che non agevolano la definizione di una struttura finanziaria coerente con le ambizioni competitive delle aziende locali. In particolare, è noto che la crisi dei mercati borsistici ha avuto pesanti negativi riflessi sulle quotazioni delle public-utilities (che scontavano ampiamente le potenzialità di sviluppo, solo in parte realizzate, della net economy). Nonostante le non favorevoli dinamiche borsistiche, il mondo della finanza mantiene elevato l’interesse sul settore delle utilities locali in Italia, percependo l’attrattività del settore connessa alle suddette possibilità di ristrutturazione e concentrazione competitiva. Occorre, però, porre grande attenzione ai facili entusiasmi e alle rapide disillusioni del mondo della finanza, che si scontrano con l’orizzonte temporale e l’impegno necessari per costruire significative realtà aziendali nel mondo delle utilities. In altri termini, è opportuno e necessario sfruttare il potenziale della finanza, ma sulla base di un chiaro disegno operativo, per porre le strategie finanziarie al servizio dello sviluppo e della funzionalità duratura dell’azienda, dei suoi attori interni (soci e personale) e del territorio di riferimento.

Il percorso

Alla luce di questi elementi di scenario e tenuto conto dell’attuale situazione di APS, si è delineato un percorso di sviluppo, che si realizza attraverso una serie di passi successivi, che mirano a sfruttare al meglio le possibili evoluzioni dello scenario normativo, competitivo e finanziario.

Il percorso proposto si specifica nei seguenti passi tra loro collegati:

a) Articolazione dell’insieme delle attività di APS in tre macro-aree: Utilities, Mobilità, Logistica – e focalizzazione delle linee di sviluppo (e delle connesse alleanze).

Per l’area Logistica è necessario verificare, prima di una decisione, con un’analisi di tipo strategico-finanziario, se vi sono le condizioni per APS di uno sviluppo in tale settore con ulteriori partner oppure se APS deve ritirarsi da tale settore, anche con la cessione delle quote, se sarà ritenuto non strategico.

b) Perseguimento delle possibili alleanze territoriali, tese a rafforzare l’attrattività strategica dell’azienda e a conferire alla nuova realtà una maggiore autonomia operativa (rispondenti anche alle esigenze tutelate ex art. 35 comma 3 Legge Finanziaria).
Per alleanze territoriali si intendono le aggregazioni con soggetti operanti nei “servizi” e che apportino in APS “utenti”, in modo da consentire di raggiungere una dimensione ritenuta adeguata per il perseguimento dei successivi obiettivi.

c) Avvio di partnership strategico-finanziarie volte a rafforzare la struttura finanziaria dell’azienda ed a favorire il disegno di sviluppo territoriale.
Per partner strategico-finanziari si intendono i soggetti che sottoscrivono aumento di capitale in modo che APS abbia le risorse finanziarie per lo sviluppo programmato.

d) Individuazione di uno o più partner finanziario-industriale, con cui condividere il disegno di sviluppo, fino all’eventuale quotazione. La partnership, oltre all’apporto di ulteriori risorse finanziarie e relazionali, rafforzerà anche la flessibilità strategica dell’azienda.

e) Avvio di trattative con analoghe società di servizi operanti in altre province e/o Regioni limitrofe a maggioranza attualmente pubblica e già quotate in borsa o con procedure di quotazione già concretamente avviate, per addivenire ad una fusione, con garanzie (patto di sindacato) per il mantenimento in Padova di tutto il personale dipendente e di significative attività di gestione del Gruppo. A tali trattative APS dovrà cercare di portare anche altre ex municipalizzate operanti nel Veneto, in modo, se possibile, di garantire una vasta area di utenze in territori contermini mantenendo comunque la maggioranza pubblica.

Qualora risultasse opportuno, si valuterà la costituzione di una S.p.A., a maggioranza del Comune di Padova, cui conferire la proprietà o le concessioni delle reti e degli impianti primari concernenti l’erogazione di acqua e gas e dei servizi di fognatura ed illuminazione pubblica; a tale società potranno successivamente partecipare altri Comuni della Provincia o di province limitrofe che intendano conferire le reti di loro proprietà e gestire congiuntamente a Padova le gare di appalto per i servizi relativi. La quota rimanente potrà inizialmente restare in mano ad APS, che dovrà peraltro cederla ai Comuni o a terzi nella deprecabile ipotesi che non abbia realizzato la quotazione in Borsa entro il 31 dicembre 2003. La permanenza delle reti in capo ai Comuni rappresenterà comunque un’ulteriore garanzia per i cittadini per l’ottenimento di servizi di qualità e per i dipendenti di APS per il mantenimento di posti di lavoro qualificati.

A questo punto del percorso si possono delineare due opzioni alternative di sviluppo da scegliere (fermo restando le possibili nuove norme legislative, come indicato in premessa, che potrebbero modificare ulteriormente gli scenari).

- Per primo, realizzazione del procedimento di quotazione pendente, entro i termini previsti dalla normativa (attualmente il 31.12.2003), in presenza delle opportune e necessarie condizioni interne e di mercato;

- In subordine, scorporo delle reti (ed, eventualmente, della loro gestione) e selezione di partner industriali nella gestione dei servizi.

Specificazioni

Il disegno di sviluppo prevede, come si è detto, la focalizzazione di APS su tre macro-aree di attività, per le quali si individueranno specifiche linee-guida di sviluppo.

Infatti, sono oggi (correttamente) premiate dai mercati e dai partner finanziari strategie di focalizzazione nei settori ove l’azienda possa manifestare il più elevato livello di competitività, attuale e futura, tenuto conto dello scenario di riferimento.

Tuttavia, APS in questi ultimi anni ha attivato anche una strategia di diversificazione in altri settori (esempi: pubblicità, sicurezza, global-service, information technology, ecc.) tali da configurare l’APS come “Gruppo Multi-Utility” che, nell’attuale contesto di mercato (competitivo e finanziario), può essere ulteriormente valorizzata solo attraverso scelte di condivisione con altri partner industriali, per le specifiche aree di attività, che ne aumentino la potenzialità e redditività mediante apporto di know-how, utenti e capacità manageriali.

Una particolare specificazione merita l’area “Mobilità”:

Si conferma e ribadisce che questa costituisce un’attività strategica (c.d. “core business”) di APS, per la quale si punta ad un significativo disegno di sviluppo.

Si osserva, altresì, che la Mobilità presenta una serie di specificità, diverse dall’area “Utilities” che si possono così riassumere:

- una natura significativamente “pubblica” dei servizi offerti (con la conseguente presenza di sistematici contributi pubblici a “copertura” dello strutturale differenziale negativo tra prezzo e costo di produzione);
- la presenza di partner focalizzati in quest’area di attività, a livello locale, nazionale e internazionale;
- sovrapposizioni, nello stesso ambito territoriale, di offerte del servizio.

In ragione di tali specificità, che non consentono un percorso di sviluppo integrato nell’area utilities, come è altresì dimostrato in tutte le altre analoghe realtà italiane ed europee, si mira a un progetto di sviluppo focalizzato che si fonda su una concezione “integrata” del business “gestione della mobilità” comprensivo della gestione del trasporto, delle aree funzionali di sosta e degli altri servizi complementari (informazione, sicurezza, pagamenti).

Le azioni di sviluppo dovranno essere tese a superare la frammentazione tra trasporto urbano ed extra urbano, attraverso le necessarie, specifiche alleanze di territorio e di competenza.

Si suggerisce il preventivo affidamento ad APS della gestione dell’appalto per la costruzione della linea SIR 1, nonché della proprietà dei veicoli e delle attrezzature di servizio che saranno in tale ambito acquisite. Si prevede, inoltre, il successivo scorporo della divisione APS Mobilità e costituzione di una S.p.A., a maggioranza APS, insieme agli altri operatori del territorio con l’obiettivo di assicurare un servizio di trasporto pubblico integrato su base provinciale, con significativi vantaggi per l’utenza e per il traffico nell’area metropolitana. Nella nuova società le quote APS dovranno essere superiori al 50%. La nuova società dovrà fondersi o allearsi con APS Parcheggi srl. Tale società dovrà cercare in futuro alleanze e/o aggregazioni con altre società di trasporto pubblico locale operanti in province contigue, anche rivisitando l’assetto e le quote societarie.

Tale societarizzazione continuerà ad avere il Comune di Padova tra i suoi principali attori (ad esempio: inteso come maggioranza azionaria o patto di sindacato), attraverso la partecipazione in APS, e ciò al fine di garantire la qualità del servizio erogato, il controllo sul sistema tariffario e la garanzia a tutela dei lavoratori.

Considerazioni finali

All’atto del collocamento in Borsa dovrà essere garantita ai cittadini di Padova ed ai dipendenti di APS la possibilità di acquisire, a condizioni di favore, quote della Società o Gruppo.

In ogni caso e per tutte le aree di attività di APS, il Comune non può e non intende sottrarsi al suo diritto-dovere di controllo sulla erogazione dei servizi (acqua, gas, rifiuti, trasporto, ecc.), mediante la predisposizione ed i controlli dei “contratti di servizio” che garantiscano tutti i cittadini ed in particolare le fasce più deboli, così come sarà assicurata la salvaguardia dell’occupazione e la tutela dei diritti dei lavoratori, raccomandando l’utilizzo dei lavoratori a tempo indeterminato e garantendo che nei bandi di gara si faccia riferimento (clausola sociale) a quanto previsto nel protocollo d’intesa del 28.06.02 che fa parte integrante del presente documento, per quanto riguarda le relazioni sindacali oggetto di accordo con l’Amministrazione Comunale.

Con il presente documento si intendono tracciare le linee guida per l’avvio della privatizzazione di APS che il Consiglio di Amministrazione dovrà attuare secondo le proprie competenze, fermo restando il diritto-dovere del Consiglio Comunale di verificarne periodicamente il percorso e deliberarne i passaggi più significativi.


Si dà atto che la relazione denominata “PERCORSO DI PRIVATIZZAZIONE APS” viene allegata alla presente:
- nel testo originario
- nel testo approvato dal Consiglio Comunale, revisionato a cura degli uffici comunali.

Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Giancarlo Zotti

IL VICE SEGRETARIO GENERALE
Laura Paglia

La presente deliberazione, viene pubblicata, mediante affissione all'Albo Pretorio il giorno 16/01/2003 rimanendovi per 15 gg. consecutivi, ai sensi e per gli effetti dell'art. 124 del D.Lgs 18/08/2000 n. 267, e cioè a tutto il 30/01/2003


IL VICE SEGRETARIO GENERALE
Laura Paglia

E' divenuta ESECUTIVA, ai sensi dell'art. 134 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267 il giorno 27/01/2003.


p. IL SEGRETARIO GENERALE
IL CAPO SETTORE
Fiorella Schiavon

Fonte: Percorsi - Sistema consultazione banche dati Comune di Padova (file formato .doc)

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