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Ratzinger sapeva

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(26 Marzo 2010) Enzo Apicella
Il New York Times rivela che Ratzinger era stato informato del caso di un prete che aveva molestato 200 bambini non udenti.

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(L'oppio dei popoli)

La visita del papa a Cagliari: un vero e proprio sperpero di fondi pubblici

(10 Settembre 2008)

Il Circolo UAAR di Cagliari (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) esprime il proprio forte dissenso riguardo ai costi in termini economici e logistici della visita del papa a Cagliari.

Innanzi tutto poniamo l’accento sulle ingenti spese sostenute dalle amministrazioni pubbliche locali in questa occasione. Le cifre rese note, 1,4 milioni di euro dalla Regione, 200.000 euro del Comune e 20.000 euro della Provincia, che si sommano a quelle comunicate con minore trasparenza da parte di altre istituzioni pubbliche, appaiono sproporzionate all’evento, specie in considerazione dei problemi economici della nostra regione.

Si tratta infatti di un vero e proprio sperpero di fondi pubblici a favore di una organizzazione, la chiesa cattolica, cui lo Stato Italiano versa già in forme diverse parte delle tasse pagate anche da chi non ne condivide la filosofia né i dogmi e che auspica che il principio di laicità significhi anche che siano i soli credenti a finanziarne l’opera.

Alle perplessità di carattere puramente economico-finanziario si aggiunge anche la forte disapprovazione dell’ossequio che la politica rende alla chiesa e al suo capo, quasi che la benedizione di questi debba essere maggiore dell’investitura – unica realmente importante – dell’elezione popolare.

Non ultimo, l’UAAR intende segnalare il disagio che l’evento ha apportato ai cittadini di Cagliari e dell’hinterland, costretti a giorni di strade bloccate, divieti di parcheggio e persino abbattimento di alberi a causa di “esigenze televisive”. È difficile accettare che poche ore di presenza del papa debbano significare giorni e giorni di controlli da regime militare.

Sarebbe desiderabile che finalmente le religioni escano dalla vita pubblica e siano confinate nella sfera privata dei singoli: ciò permetterebbe alla società di essere libera da dogmi e da verità imposte come assolute che, proprio per questa loro indiscutibilità, non possono che entrare in contrasto con punti di vista diversi e costruire barriere fra le persone invece che avvicinarle e favorirne la pacifica convivenza.

UAAR - Circolo di Cagliari
cagliari@uaar.it

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