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Vicenza: sciopero dei migranti contro la legge Bossi-Fini

la decisione all'assemblea di domenica 10 marzo

(12 Marzo 2002)

Domenica pomeriggio si è tenuta un'assemblea convocata dalle comunità straniere, da Cgil, Cisl e Uil e dall' associazione "Isola che non c'è" al teatro della parrocchia dei Carmini in corso Fogazzaro.

Sono state tre ore di dibattito, discussioni e proposte per ribadire il "no" alla legge Bossi-Fini, dibattito a cui hanno preso parte numerosi migranti provenienti da diversi comuni della provincia.

Alla fine dell'assemblea è stata presa la decisione di convocare uno sciopero dei lavoratori migranti della provincia di Vicenza per martedì 16 aprile.

Nel giorno dello sciopero si terrà anche una manifestazione: "la via crucis dello straniero" che prevede un corteo con sosta nei principali uffici frequentati degli immigrati per regolarizzare la loro posizione: prefettura, assessorato agli Interventi Sociali e Ufficio provinciale del lavoro.

Tra le altre iniziative è stato anche annunciato un presidio di fronte agli uffici della questura dal 18 marzo al primo aprile, la costituzione di un forum provinciale delle comunità immigrate, di una Conferenza sull'immigrazione entro il prossimo giugno e di una rete di "auto-aiuto" contro l'intolleranza.

Nel corso dell'assemblea Omar Ba, co-presidente dell'associzione "Oltre le frontiere", ha denunciato i numerosi licenziamenti che stanno avvenendo in alcune aziende beriche: «Si tratta di stranieri che lasciano il lavoro, chiedono i contributi versati finora e tornano nel proprio paese. Temono che, una volta approvata la legge, non potranno più rivendicare i contributi se non al raggiungimento dell'età pensionabile. La situazione è difficile. Le iniziative dei sindacati sono interessanti, ma non so se basterannno per modificare la legge».