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(13 Novembre 2008)
Per gli operai delle fabbriche della zona di latina e del pontino, anche la fine del 2008 porta ancora licenziamenti, cassa integrazione, scontri con i padroni, ambiguità e subordinazione dei sindacati al volere dei padroni. E' una crisi che dura senza soluzione di continuità dalla fine del 1999 , cioè da quando cominciò la lunga e dura lotta dei 500 operai della goodyear . Ve la ricordate la loro lotta contro la chiusura di una fabbrica in attivo e contro le morti per amianto e le altre sostanze cancerogene ? Lotta fatta con un comitato di lotta indipendente, dai sindacati e partiti, supini ai voleri dei padroni della multinazionale.
A distanza di ben 8 anni da quella vertenza ancora sacrifici e lotta per gli operai della zona. Negli ultimi giorni e settimane è toccata agli operai della Wyert Lederle (aprilia), della Pontigel (pontinia), della Coop. e team Service , rispettivamente con 144 operai in mobilità, con 10 altri licenziamenti; con 20 operai della 'La tecnica' che lavora all'interno della fabbrica del settore chimico-farmaceutico Pfizer, che rischiano il licenziamento, anche perchè la stessa Pfizer sarà venduta dalla direzione aziendale ad altro padrone, forse tedesco o cinese. Per non parlare degli operai della Gilt (ex arsol) di latina scalo, che con un accordo tra le parti sociali, vanno in cassa integrazione (12 operai) . Tutto questo accade in una situazione generale , che vede nella zona di latina, la presenza di 22 mila disoccupati, di cui 4 mila solo da 8 mesi a questa parte !
La crisi dell'ex , oramia, 3° polo industriale italiano, riflette la crisi generale dei sistema produttivo e finanziario internazionale, ed è quindi una crisi che viene da lontano e che non si ferma. Di certo non la fermeranno nè i politici locali, nè tantomemeno i sindacati nazionali e a livello locale, ache perchè stanno oggettivamente con la politica dei padroni.
Sta agli operai tutti e in particolare della zona di latina, di frosinone , del lazio , organizzarsi in proprio e resistere nelle fabbriche; ma sta agli operai tutti fare anche un salto di qualità nella lotta con i padroni e i loro governi: costruire e organizzare l'unico partito che li può rappresentare. Il partito degli operai.
roma 13 novembre 2008
aslo roma
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