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il pane e le rose

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Ai dirigenti della CGIL: Finchè manterrete l'equidistanza e complicità tra il carnefice sionista e le vittime palestinesi perdiamoci di vista .

(15 Gennaio 2009)

Credo che i testi di convocazione della fiaccolata indetta dalla CGIL e della manifestazione del 17 gennaio a Perugia operino una grave e colpevole mistificazione perché rappresentano l'aggressione israeliana come una reazione ai razzi palestinesi.

Personalmente ritengo legittima e sacrosanta la resistenza del popolo palestinese all'occupante sionista, razzi compresi .

Non si capisce per quale bizzarra, grottesca e ambigua ragione i palestinesi non abbiano diritto a possedere armi per difendere la propria patria e se stessi.

Vi domando, secondo voi un bambino ha il diritto di difendersi da un adulto che lo aggredisce ?

Anche il Lichtenstein o la Repubblica di San Marino avrebbero tutto il diritto di difendersi da un embargo che strema la loro popolazione, un embargo accompagnato da 117 attacchi militari israeliani durante i sei mesi di tregua proclamati e rispettati solo dai palestinesi.

Potreste obiettare sull'efficacia della reazione palestinese, non sulla sua legittimità.

Ma forse anche tra di noi ci sono due pesi e due misure, forse un'entità statuale la vediamo possibile solo per i nostri simili dai tratti europei e non per i palestinesi così tragicamente arabi !

Israele è uno stato occupante come lo è stata l'Italia in Eritrea, Somalia, Etiopia, Libia e Jugoslavia e come lo è stata la Francia in Algeria. In quei paesi i popoli hanno combattuto giustamente con ogni mezzo per ottenere la loro indipendenza. Voglio ricordare che l'Italia si è ubriacata di fascismo e di imprese coloniali risvegliandosi solo dopo la fallimentare campagna di Russia . Il fascismo e con esso il colonialismo italiano sono caduti anche grazie alla lotta di quei popoli .

Per questo alla solidarietà caritatevole ed interessata che arriva con le truppe di peacekeeping continuo a preferire la solidarietà partigiana ai popoli in lotta.

La dirigenza della CGIL è stata equidistante anche durante l'embargo a Gaza, non ha voluto riconoscere la dinamica della guerra permanente che si è consolidata in questi anni; prima l'embargo come forma di assedio e poi quando il nemico è provato, arrivano gli sciacalli in divisa a finire il lavoro .

Questa è la tattica che Stati Uniti ed Unione Europea hanno messo in campo , sia con governi di centro destra sia con governi di centro sinistra, per tutelare i propri interessi nell'area mediorientale.

Se l'ideologia sionista, cosa ben diversa dal giudaismo, non prevede diritti per i palestinesi e li raffigura e li tratta come esseri inferiori, se su questa ideologia si appoggia una nuova visione coloniale, noi democratici, antifascisti e amanti della pace tra i popoli dobbiamo allora denunciare l'uso strumentale che viene fatto della religione ebraica e dell'ideologia sionista per opprimere il popolo palestinese.

Avete paura del peso politico di Hamas e lo mettete al bando, ma non riuscite a condannare come assassini e terroristi Barak, Tipzi Livni e Peres .

Non parteciperò alla manifestazione di piazza Barberini, e tantomeno alla Perugia Assisi, perché mettere sullo stesso piano vittime e carnefici è complicità . Provo sdegno per l'involuzione morale e intellettuale espressa dalla CGIL.

Sabato 17 sarò a Roma al corteo che partirà alle 15.30 da piazza Vittorio, il corteo avrà le stesse parole d'ordine che stanno unendo milioni di persone in tutto il mondo contro il massacro del popolo palestinese e di condanna del terrorismo di stato israeliano .

Rigetto sin d'ora ogni stupida e insulsa accusa di antisemitismo e lo voglio fare con le parole del poeta israeliano Aaron Shabtai che con grande coraggio denuncia la deriva reazionaria dei suoi connazionali :

Se mi chiedete

Se mi chiedete
Di dare la caccia a un ragazzo
A 150 metri di distanza
Con un fucile a cannocchiale,
Se mi chiedete di sedermi in un tank e
Dalle altezze della moralita' ebraica,
Fare penetrare un obice
Nella finestra di una casa,
Mi togliero' gli occhiali
E borbottero' cortesemente:
'No, signori!

Rifiuto di spogliarmi
Per sguazzare con voi
In un bagno di sangue'.

Se mi chiedete
Di tendere le orecchie
Perche' voi ci caghiate dentro,
Scusandomi, diro':
'no, grazie!

Le vostre parole puzzano,
Preferisco sedermi
Sull'asse del mio cesso!'
Meglio dunque che la smettiate,
Perche' se vi ostinate,
Se continuate a insistere
Che io mi unisca alla vostra muta,
Per grugnire insieme,
Perche' insieme ci rotoliamo
E ci facciamo tutti crescere addosso
Setole di porco,
E insieme affondiamo
Le nostre narici di lupi
Nella carne cruda,
Perdero' la pazienza
E rispondero' con fermezza:
'Signor Primo Ministro,
Onorevole Generale,
Sua Eccellenza Deputato..

Sua Santita' il Rabbino,
Baciatemi il culo!'


Roma 14 gennaio 2009 19° giorno di aggressione al popolo di Gaza

Marco Benevento RSU FIOM

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