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Libia. Il silenzio della voce del padrone

Libia. Il silenzio della voce del padrone

(5 Ottobre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

La guerra "umanitaria" alla Libia e le sue conseguenze

(364 notizie dal 7 Marzo 2011 al 30 Agosto 2020 - pagina 1 di 19)

Libia: uno spazio da difendere per il capitalismo italiano

Dal n. 92 di "Alternativa di Classe" La Libia per il capitalismo italiano è uno spazio vitale su cui mantenere la propria sfera di influenza, in concorrenza con gli altri Paesi imperialisti alleati. Ora, Germania, Francia e Italia sembrano avere più che nel recente passato possibili punti di convergenza: contenere la presenza turca in Libia, e puntare alla riapertura dei pozzi petroliferi,...

(30 Agosto 2020)

Alternativa di Classe

LIBIA, "NOSTRO (EX) GIARDINO DI CASA": BASTA CONTORSIONISMI!

O PER GLI INTERESSI DELLA NAZIONE (PIU' O MENO "TRADITI DALLA BORGHESIA") O PER GLI INTERESSI DELLA CLASSE

A piena voce lo diciamo nella cornetta acustica di chi sembra non sentire e capire, in realtà finge di non sentire e capire. Di chi pur denunciando il carattere brigantesco della contesa attorno alla Libia (e ci vuole poco di fronte alla sfacciata evidenza della lotta fra avvoltoi borghesi per la spartizione della torta libica) e chiamando alla sacrosanta mobilitazione contro gli impegni politici...

(24 Gennaio 2020)

NUCLEO COMUNISTA INTERNAZIONALISTA

LIBIA: LA LINGUA BATTE DOVE IL DENTE DUOLE

“Sovranisti”, “autentici patrioti”

Abbiamo ricordato come la Libia fosse e sia ancora per il capitalismo italiano “il giardino di casa”. Uno “spazio vitale” su cui mantenere e difendere la propria sfera di influenza e potere pena, per lo Stato di Roma, guai serissimi ad ogni livello dentro i suoi confini nazionali. Tutte le ramificazioni politiche al servizio della borghesia italiana riflettono e avvertono...

(15 Gennaio 2020)

NUCLEO COMUNISTA INTERNAZIONALISTA

STATO DI ROMA, BRIGANTE IMPERIALISTA, FUORI DALLA LIBIA!

Per il capitalismo italiano la Libia era ed è ancora spazio vitale, era ed è lebensraum. Quando nel 2011 il governo Berlusconi, forzato e ricattato, portò lo Stato di Roma a partecipare alla criminale guerra “per la libertà e per la democrazia” in Libia, invocata e plaudita dall’allora opposizione liberal-progressista alla cui coda era larga parte dell’”estrema...

(24 Dicembre 2019)

NUCLEO COMUNISTA INTERNAZIONALISTA

Anche noi pacifisti abbiamo rimosso il problema Libia

E' di un'ora fa la notizia data dal Viminale che un gruppo di migranti ha dirottato un mercantile che li stava riportando in Libia. Dirottare con la forza una nave che ti ha soccorso è un atto di pirateria, ma si può condannare chi reagisce perché viene riportato in un paese che non rispetta i diritti umani per gli stranieri che transitano dal suo territorio, rischiando violenze...

(27 Marzo 2019)

Marco Palombo

IL GOVERNO GIALLO-VERDE PROSEGUE E RAFFORZA L’ITALICA CAMPAGNA D’AFRICA
AVVIATA DAI SUOI PREDECESSORI

A novembre si è tenuta a Palermo la conferenza internazionale sulla Libia, voluta fortemente dall’Italia, nella quale i vari attori libici e i loro sponsor internazionali, questi ultimi unici responsabili della deflagrazione di questo Paese, dovevano decidere il percorso da intraprendere per mettere fine alle attuali divisioni e contrapposizioni armate. Come c’era da aspettarsi...

(13 Dicembre 2018)

RETE CONTRO LA GUERRA E IL MILITARISMO

Conferenza Libia: l'ONU vuole una sola Banca Centrale. Ora il petrolio finanzia la guerra civile

Da Le corvette dell' Isola d' Elba Cristiana Mangani sul Messaggero di martedì 13 novembre scrive che la principale questione al centro della Conferenza di Palermo sulla Libia è il piano ONU per avere una sola Banca Centrale Libica che gestisca tutte le entrate petrolifere. Quelle che arrivano dai territori amministrati da Tripoli e quelle che arrivano dai territori amministrati da Tobrouk. Gentiloni...

(13 Novembre 2018)

Marco P.

Lo scontro fra Italia e Francia nella crisi libica

Non stupisce più che la macchina comunicativa, messa in moto dal "governo del cambiamento", produca in tempo reale slogan che sintetizzano il messaggio che i vari ministri vogliono veicolare ad ogni loro azione politica. I problemi nascono quando il frenetico attivismo si risolve in una competizione che li porta a continui cambiamenti con annunci paradossali. La furiosa polemica antifrancese...

(9 Settembre 2018)

Rossana De Simone

Libia, uno, due e tre

Tripolitania, Cirenaica, fino al desertico Fezzan. Non c’è bisogno di ripercorrere le tappe della storia mediterranea e le più recenti vicende del colonialismo italiano da Giolitti a Mussolini, fino al colonialismo di ritorno praticato su versante energetico dall’Ente Italiano Idrocarburi nella versione più sofisticata di Mattei, mica dei boiardi Scaroni e De Scalzi,...

(5 Settembre 2018)

Enrico Campofreda

Libia, presente come passato

Assumono il volto peggiore, ma assai diffuso in tanto Medio Oriente, i nodi della lunga contraddizione libica. Bombe, agguati, mitragliamenti con morti e feriti (finora limitati a quaranta e un centinaio) ma si teme una ricaduta in quella guerra più per bande che civile, già scaturita dall’abbattimento di Gheddafi. E come nelle trascorse manovre i protagonisti sono vari, stretti...

(3 Settembre 2018)

Enrico Campofreda

Muoiono nel deserto i neri libici di Tawergha perseguitati dai “ribelli” della NATO

Fra i suoi innumerevoli crimini impuniti, l'operazione della Nato in appoggio a gruppi armati antigovernativi in Libia nel 2011 può annoverare una pulizia etnica in piena regola. Durante quei mesi di bombardamenti, le milizie islamiste della città di Misurata uccisero diversi abitanti della vicina Tawergha, la città dei libici di pelle nera, diedero fuoco alle case e spinsero...

(22 Febbraio 2018)

Marinella Correggia

Il mercato dei migranti in Libia

Nella scorsa estate sono avvenuti importanti sviluppi nella questione libica, in particolare tra i governi italiano e francese, comitati d’affari dei rispettivi capitalismi, maggiormente interessati alla spartizione delle enormi risorse petrolifere del paese. Riprendiamo la sintetica descrizione dei fatti dal nostro precedente articolo nel numero 382 di questo giornale. L’intervento...

(10 Febbraio 2018)

PARTITO COMUNISTA INTERNAZIONALE

L’associazione Vittime della Nato in Libia lotta contro l’impunità dei potenti

Dalla guerra in Iraq nel 1991 a oggi, nessun tribunale internazionale ha mai processato e giudicato i vincitori delle guerre di aggressione condotte dall’Occidente e dagli alleati del Golfo. E dire che la guerra di aggressione è bandita in modo assoluto dalla carta delle nazioni unite ed è considerata il «crimine internazionale supremo» sin dall’epoca del tribunale...

(28 Gennaio 2018)

Marinella Correggia - sibialiria.org

Minniti-Haftar: sempre dalla stessa parte

Lettera pubblicata da "il manifesto" L’ incontro-accordo fra il ministro degli interni italiano Minniti Domenico detto Marco e il generale libico Khalifa Haftar è solo apparentemente una svolta, se si considerano le posizioni dei due al tempo della disastrosa e bugiarda guerra della Nato alla Libia. Al tempo, ricordiamolo, Minniti era parlamentare e, come tutto il suo partito Pd e come...

(8 Settembre 2017)

Marinella Correggia

ACERBO (PRC-SINISTRA EUROPEA): «IL GENDARME MINNITI ALLA CONQUISTA DELLA LIBIA! INCONTRO CON HAFTAR E’ CINISMO POLITICO SENZA PARI»

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, ha dichiarato: «L’incontro con il generale Haftar, figura dominante in Cirenaica, l’area orientale della Libia che non risponde al governo di Tripoli, è frutto di un cinismo politico senza pari. Giunge dopo aver ristabilito le relazioni con il governo egiziano di Al Sisi – il vero...

(6 Settembre 2017)

rifondazione.it

Nel pantano libico il rimescolamento delle influenze imperialistiche

Il generale Haftar, uomo forte della Libia, sbaraglia equilibri politici e militari e provoca la crisi del governo di Al-Sarraj

Dal 2014 ad oggi un continuo rimescolamento delle carte tra milizie, tribù e interventi imperialistici. Oggi il generale Haftar, sostenuto da Egitto, EAU, Russia e Francia sbaraglia tutte le forze in campo, costruisce il proprio ruolo di bonaparte libico, e mette in seria crisi la pedina dell'Italia, degli USA e dell'ONU: il Governo di Accordo Nazionale di Al-Sarraj, sempre più isolato,...

(18 Agosto 2017)

Cristian Briozzo - pclavoratori.it

Libia, né con Salvini né con Napolitano

Napolitano dice che è stato Berlusconi, Salvini che è stato Napolitano. La realtà è che l’aggressione alla Libia è stata decisa da un’amplissima maggioranza trasversale che è la stessa che ora ha dichiarato guerra a ong e migranti. Lo scaricabarile sul sì dell’Italia all’aggressione militare contro la Libia è stucchevole....

(5 Agosto 2017)

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

DIVISIONE A SINISTRA (IN PARLAMENTO): ANCORA LA GUERRA

La sinistra parlamentare italiana si divide ancora una volta sul tema più cruciale: quello del finanziamento delle missioni di guerra. Perché tale si deve considerare quella libica preparata dal governo Gentiloni. Ne più , né meno. Su 43 deputati del gruppo Mdp (formato da ex-PD ed ex-Sel) hanno votato sì in 20, no in 5 (come ha votato il gruppo di Sinistra Italiana)...

(3 Agosto 2017)

Franco Astengo

LA PRIORITA’ DELL’OPPOSIZIONE: FERMARE IL GOVERNO NELLA TRAGEDIA LIBICA

Altro che la stupidaggine dei vitalizi! La priorità di una vera opposizione politica e sociale deve essere quella di fermare il governo italiano in questa tragedia libica. Tragedia che assume il significato concreto delle migliaia di sofferenti che cercano di risalire il Mediterraneo in cerca di salvezza e dei tantissimi che sul suolo africano soffrono i disastri della guerra. L’Italia...

(31 Luglio 2017)

Franco Astengo

L’impossibile pacifica spartizione della Libia fra i capitalismi europei e mondiali

In Libia sono in gioco due importanti questioni: la prima tratta principalmente di oro nero, la seconda dei nuovi assetti strategici nel vasto scacchiere del Mediterraneo orientale. Naturalmente gli accordi più importanti tra gli Stati su questi temi vengono stipulati lontano dai clamori dei mezzi di informazione, incaricati di deviare l’attenzione su temi pretestuosi: la lotta al terrorismo...

(17 Aprile 2017)

PARTITO COMUNISTA INTERNAZIONALE

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