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Bolzano: esuberi nell'area industriale

(22 Aprile 2003)

Le prospettive che attendono le ultime quattro "storiche" aziende metalmeccaniche che ancora operano lungo via Volta a Bolzano sono alquanto incerte e costituiscono fonte di viva preoccupazione per i rappresentanti sindacali di una pattuglia ridotta ormai a circa 1500 occupati che ancor oggi sono presenti in Acciaierie, Iveco, Speedline e Alcoa.

I tempi in cui gli occupati erano quasi diecimila, e in cui oltre alle Acciaierie, all'Iveco (allora Lancia), all'ex Alumix (sulle cui ceneri si sono sviluppate Alcoa e Speedline), Montecatini, Magnesio, Ceda, Feltrinelli, Delaiti, Viberti appartengono ormai al passato.

SPEEDLINE: La Mazzucconi pare intenzionata a rilanciare la fabbrica e ha dichiarato di voler produrre un milione di ruote auto e 150 mila per camion. Alla Speedline il problema del recepimento di manodopera è considerevole. E' stato stabilito partendo dagli attuali 270 occupati, che anziché di 85 il numero degli "esuberi" individuati inizialmente, sarà 47.

IVECO: Il "gioiello di famiglia" del gruppo Fiat, lo stabilimento bolzanino Iveco Dvd (che conta attualmente 500 occupati) è quello che, in base alle commesse attuali, vive il momento migliore. Il portafoglio ordini coprirebbe infatti quasi tutta la produzione dello stabilimento fino a fine 2005 garantendo così la piena occupazione per i suoi dipendenti. L'unica preoccupazione viene da possibili iniziative di contestazione nei confronti della produzione bolzanina di mezzi da difesa da parte di no global e pacifisti.

ALCOA: Lo stabilimento che appartiene al colosso americano dell'alluminio impiega attualmente circa 150 dipendenti. Dopo la chiusura dei forni all'interno della fabbrica bolzanina, così come nelle altre del gruppo, esiste un grave problema di rapporti sindacali. L'azienda, in occasione della definizione del premio di risultato, intende infatti eliminare il potere negoziale del coordinamento sindacale.

Centro di documentazione e lotta - Roma

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