">
Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra (Visualizza la Mappa del sito )
(23 Giugno 2009)
Gli obiettivi della "rivoluzione" in corso in Persia non sono libertà, democrazia eguaglianza sociale, laicizzazione dello Stato e separazione della religione dalla politica. Niente di tutto questo certamente assai presente nell'animo dei tantissimi giovani che sfidano il Regime è presente e ravvisabile nelle parole d'ordine imposte da chi ha fatto la "griffe" ed ha assegnato un colore (verde) alla rivolta. Le parole d'ordine sono: Morte ad Ahmaninejd e potere a Mousovi. La rivoluzione è scoppiata a causa di una profonda frattura interna all'estambliscement del Regime da coloro che aspirano alla collaborazione con Israele e l'occidente, a spartire con le multinazionali la ricchezza escludendone il popolo e lo Stato a vantaggio di una oligarchia già assai potente. La rivoluzione è nelle loro mani. I giovani sono soltanto carne da macello da immolare per svergognare il Regime.
Uno dei capi del tentato golpe è tra le prime cariche dello Stato. Rafsanjani è il ricchissimo proprietario di trecento università private. Mousavi è noto per avere foraggiato i contras contro il legittimo governo sandinista del Nicaragua.
E' legittimo supporre che abbiano stretti legami con i servizi segreti occidentali che puntano ad insediare in Iran un Quisling, un Petain da aggiungere ai Quisling ed ai Petain al vertice di Iraq ed Afghanistan e della Cisgiordania., Se il golpe sarà sconfitto (la cosa non è certa) non è da escludere iniziative militari dirette o indirette dello Occidente per ridurre l'Iran al servizio degli interessi geostrategici e delle multinazionali dell'imperialismo.
vedi: http://www.altrainformazione.it/wp/2009/06/17/una-connessione-tra-mir-hossein-mousavi-e-lirangate/
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
4321