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(31 Marzo 2011) Enzo Apicella
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Sull'approvazione della legge sulla sicurezza

(3 Luglio 2009)

L'approvazione della legge sulla sicurezza avvenuta ieri in via definitiva al Senato con voto di fiducia chiesto dal Governo pone problemi assai seri per la tenuta dello stesso sistema democratico e per la libertà e civiltà del nostro Paese. Il Senato e prima la Camera hanno approvato una legge che violenta principi fondamentali della Costituzione per volontà di una maggioranza che, per fare pesare ancora di più il proprio potere di maggioranza che non deve rendere conto a nessuno e ricorre al voto di fiducia chiesto da un Governo guidato da un gruppo di ministri che si presentano in divisa al Parlamento ed alle TeleCamere con tanto di cravatta verde e fazzoletto verde. Questo manipolo oramai abbastanza numeroso di legislatori e governanti in divisa ha fortemente voluto ed imposto l'istituzione di ronde con l'evidente scopo di farne una sorta di ampliamento nazionale della guardia padana e la milizia privata del Partito di Governo. Una milizia per ora disarmata ma non è detto che non lo sia in un futuro più o meno vicino. Questo obiettivo è palesato dal fatto che saranno le associazioni a fare le ronde e non singoli cittadini iscritti in un albo aperto a tutti.

La devastazione del diritto fatta dalla legge approvata ieri è tanta e tale da porre il problema di una riconsiderazione dei poteri del Parlamento rispetto la Costituzione. Può una maggioranza semplice stravolgere principi che riguardano la tutela della dignità e della libertà delle persone garantiti dalla Carta Costituzionale e da norme internazionali alle quali abbiamo aderito? A questa domanda si deve rispondere sottraendo tutte le proposte di legge i che investono i principi contenuti nella prima parte della Costituzione alla legiferazione ordinaria e stabilendo per esse la necessità di una maggioranza qualificata (due terzi) per la loro eventuale modifica.

Tutti le persone di origine straniera che stanno in Italia magari da moltissimo tempo vengono consegnate dalla normativa approvata ieri ai loro datori di lavoro che diventeranno arbitri assoluti della loro permanenza Basterà la minaccia di non rinnovare il contratto per piegare alle voglie più insane del padronato italiano i lavoratori stranieri dal momento che nessuna garanzia viene loro concessa per il rispetto dei loro diritti sindacali. Il permesso di soggiorno a punti è il sadico strumento di controllo e di schiavizzazione degi immigrati.

Colpisce inoltre l'enormità degli aggravamenti del regime di detenzione previsto dal 41 bis. Aumenta a dismisura il potere del Governo su quello della legge dal momento che si può aumentare il carcere duro ed inasprirlo su richiesta del Ministro degli Interni a quello della Giustizia.

Questa norma sembra fatta apposta per affermare un potere diretto del Governo sui mafiosi carcerati che sorpassa quello del giudice di sorveglianza e del sistema giudiziario in genere. Dal momento che sono assai scettico sulla reale volontà del centro destra di combattere la mafia (ricordate il Ministro Lunardi che invitò a convivere con la Mafia e Berlusconi che definisce eroe il suo mafioso "stalliere") penso che il carcere durissimo a disposizione del Governo possa diventare un pericoloso ed inquietante strumento di contrattazione e di aggiustamento con la criminalità mafiosa.

L'adesione dei giuristi democratici e della sinistra a suo tempo data al 41 bis sia pure condizionata dalla durata limitata e da procedure di garanzia credo sia stato un grave errore dal momento che le prigioni non possono diventare le segrete del governo come nei regimi totalitari e come lo furono nel nostro passato.

La pena carceraria non deve prevedere vari gradi e vari livelli di sofferenza inflitta. Deve essere eguale per tutti e distinta soltanto dalla durata di espiazione dettato dalla sentenza.

Il Presidente della Repubblica, custode supremo della Costituzione dovrebbe bocciare la legge approvata ieri per il degrado che introduce nel Diritto italiano. Spero che lo faccia ma ne dubito dal momento che, se avesse voluto, avrebbe potuto sconsigliarne la presentazione alle aule parlamentari. Dopo che Napolitano avrà messo il suo sigillo alla legge, l'Italia sarà molto più fascista di quanto non lo sia già oggi con una legge razziale che punisce sulla base dell'etnia e un carcere che sarà manovrato dal Governo come nello Stato Pontificio e nella Repubblica Serenissima che chiudeva ai Piombi chi era sospettato o inviso al Potere dei Dogi.

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