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(7 Luglio 2009)
Questa mattina all'alba le forze di polizia, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Torino, hanno effettuato diverse decine di perquisizioni nei confronti di studenti e attivisti. 21 di loro sono stati posti sotto custodia cautelare: 15 in carcere, 6 agli arresti domiciliari. Questa è la risposta del governo e della Procura, guidata da Caselli, alla grande mobilitazione che si è svolta a Torino il 18 e 19 maggio contro il G8 dell'Università.
Si tratta di un'evidente sospensione di qualsiasi forma di garanzia democratica: i capi d'imputazione contestati, infatti, non giustificano in alcun modo la custodia cautelare a quasi 2 mesi dai fatti.
Quello a cui ci troviamo di fronte è dunque un evidente tentativo di intimidazione nei confronti dell'Onda a pochi giorni dall'inizio di un vertice, il G8 dell'Aquila, ormai conclamatamente delegittimato.
La risposta dell'Onda è stata immediata. Da subito in tutte le città italiane gli studenti hanno dato vita a cortei, occupazioni, blocchi stradali e iniziative contro la gravissima operazione di polizia. La parola d'ordine è una sola: liberi tutti e subito!
Nell'Onda non ci sono buoni e cattivi: è un unico grande movimento, che in questi mesi ha espresso la principale forma di opposizione sociale in questo paese. Pretendiamo che le istituzioni accademiche prendano immediatamente posizione, in modo chiaro e inequivocabile, contro i provvedimenti di arresto. In caso contrario saranno i rettori ed i loro uffici ad essere posti sotto custodia cautelare dall'Onda.
Per questo abbiamo cominciato ad occupare i rettorati delle nostre università, e non ci fermeremo finchè l'ultimo degli studenti arrestati non verrà rilasciato.
Generalizziamo l'Onda, generalizziamo la libertà! Liberi tutti e subito!
Onda Anomala
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