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Ventiquattro ore senza di noi

Ventiquattro ore senza di noi

(1 Marzo 2010) Enzo Apicella
Sciopero generale dei lavoratori migranti

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(12 Marzo 2010)

Finalmente ripristinata la legalità! Il genitore “clandestino” può essere espulso, la famiglia divisa, i minori scolarizzati non subiranno nessun disadattamento psico-fisico, perché vivono in situazione di « essenziale normalità » ( come se avere un genitore irregolare, che lavora in “nero” e che deve vivere il terrore dell’espulsione, fosse normale ).

La legalità a tutti i costi! La chiede un paese con la più alta percentuale di evasione fiscale, dove si entra in politica per adempiere a propri ed altrui sporchi affari, dove la “mazzetta” è reddito differito ed “ungere”, donazione esentasse.

Un paese dove non deve essere prevista la « sola salvaguardia delle esigenze del minore », perché il “clandestino” viola i nostri patri confini, non importa se poi schiavizzato da italianissimi e legalisti imprenditori, che mai verranno espulsi dalla società, perché garantiti da complicità e compiacenze.
Non importa poi, se questi “benemeriti” e cavalieri, come ( a loro ) poco amati istituti di credito, ottengono agevolazioni e salvataggi di ogni genere, mentre l’altra classe, composta da operai e ceti proletarizzati ( di cui anche lo straniero fa parte ), deve sopravvivere alla giornata, deve subire il ricatto per mantenere il posto di lavoro, deve occupare case sfitte, incatenarsi e salire sui tetti, suicidarsi, in un’ottica di ribellione ( e rassegnazione ) sempre più individualista e solitaria.

Un paese, sempre primo ad accorrere a fianco del fiero alleato nell’occupare terre altrui.
Un paese, dove l’opposizione, non va oltre « un’energica presa di posizione » o un’elezione.
Ancora una volta sono i più deboli a pagare, perché pochi li difenderanno o perché ascolteremo uno stanco cerimoniale di parole.

Pensiamo sia ora di rialzare la testa, rimettersi a lottare per gli interessi di classe, che accomunano in Italia, come in tutto il mondo e mantenere la vigilanza verso un reale pericolo di “fascistizzazione”.

Luciano Di Gregorio
Sportello immigrati Roma Rdb-CUB

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