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Scuola. 5000 lavoratori addetti ai servizi di pulizia a rischio licenziamento

(29 Marzo 2010)

Mobilitazioni e sciopero in vista l'8 aprile per il personale addetto ai servizi di pulizia. Infatti, quando si parla di scuola si parla di tagli, e non solo quelli al personale docente, al sostegno, al personale Ata, ai mezzi per svolgere una corretta attività didattica, questa volta i tagli coinvolgono il personale, ex Lsu, impegnato nei servizi di pulizia negli edifici scolastici.

Questa la conseguenza del decreto n.195 del Presidente del Consiglio dei Ministri, che prevede lo stanziamento di soli 260 milioni di euro per le pulizie scolastiche, anziché i 370 che occorrerebbero per garantire il mero mantenimento delle attuali condizioni già precarie.

“Un ennesimo e inaccettabile attacco ai lavoratori e al servizio nelle scuole”, così commenta Emidia Papi della Federazione Nazionale RdB.

Un attacco al quale la RdB ha risposto proclamando per il 2 aprile una prima giornata di mobilitazione nazionale con assemblee regionali e presidi e fissando per l’8 aprile uno sciopero nazionale di tutti gli ex-LSU ATA, con manifestazione a Roma.

“Questo ulteriore taglio secco del 30% ai finanziamenti per i servizi di pulizia – spiega Papi - rischia di comportare la perdita di un terzo della forza lavoro con pesanti ripercussioni sul servizio e, soprattutto, sulle condizioni materiali di 18.000 lavoratori e delle loro famiglie proprio in questo periodo di crisi”.
Le ditte appaltatrici stanno pensando all’avvio delle procedure per il licenziamento di 5.000 lavoratori ex-Lsu, ai quali si dovrebbero aggiungere anche i Co.co.co. che operano nelle segreterie scolastiche.

27-3-10

A. V.
(DirittiDistorti)

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