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(5 Aprile 2002)
Con le dichiarazioni e le azioni di queste ore il Governo Sharon sta scegliendo la strada della guerra totale con i palestinesi. Una strada senza uscita, una scelta irresponsabile.
Con la sua politica aggressiva Sharon non sta nemmeno tutelando la popolazione israeliana dagli attentati suicidi che avvengono contro i civili israeliani.
Sollecitiamo il Governo Italiano a prendere posizione, così come hanno fatto già i governi francese, belga e tedesco.
Alle generiche dichiarazioni sui diritti del popolo Palestinese, devono seguire fatti concreti:
1. l'invio di forze internazionali d'interposizione;
2. il ritiro immediato delle forze armate israeliani dai territori palestinesi;
3. l'applicazione allo stato di Israele di tutte le pressioni e le sanzioni, sul piano delle relazioni diplomatiche e di cooperazione economica, previsto dallo Statuto dell'Onu e dell'Unione Europea, per quei paesi che violino i diritti umani e la legalità internazionale.
4. sia immediatamente convocata una riunione dei Ministri degli Esteri europei per l'applicazione degli accordi di Barcellona.
Sabato 6 aprile 2002 alle ore 16,30 in Piazza dei Signori.
Corteo per le vie del centro e conclusione in Prato della Valle.
Assieme alla Comunità palestinese del Veneto: Associazione per la pace; Associazione per la Cooperazione Decentrata; Beati Costruttori di Pace; Comitato Lasciateci in Pace; Comitato Salvador; CGIL; Donne in nero; Democratici di Sinistra; G.L.O.; Giovani Comunisti; Legambiente; Rifondazione Comunista; Rete Radiè Reish; Rete Lilliput - nodo di Padova; Sinistra Giovanile; Studenti.net; seguono altre
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