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Arsenico Lupin

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(6 Dicembre 2010) Enzo Apicella
Emergenza in Lazio per le concentrazioni di arsenico nell'acqua superiori ai livelli stabiliti dalla UE

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I buchi nell’acqua … i comuni affogano ed acqualatina non paga!

(13 Giugno 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

Comunicato del 12 giugno

Facciamo le pulci all’acqua pontina

Per giustificare la “privatizzazione” del servizio idrico, che sta facendo arricchire le multinazionali dell’acqua ed impoverire gli utenti e gli enti pubblici, si continua a dire che le vecchie gestioni pubbliche erano dei carrozzoni inefficienti, che davano più da mangiare che da bere e creavano debito pubblico. Vero, … in parte e non dovunque, ma la gestione privata non sta facendo certo meglio, anzi l’esperimento nella nostra provincia è lì a dimostralo.

Commistione tra interesse pubblico e privato, gestione sotto tutela partitica per non far saltare la pentola, inefficienze giornaliere, utenza isodisfatta e vessata, investimenti rimandati e ridotti, tariffe elevate e non commisurate alla legge ed all’efficienza di gestione.

Se non bastasse la bolletta per i debiti scaricati sul “pubblico” con l’attuale gestione è drammatica ed i numeri dicono più di mille parole:

€ 47.303.000 il debito “CERTO” del gestore verso i comuni dell’ATO4 per i mutui pagati dagli enti, sugli impianti ceduti in gestione, e non restituiti, e per il canone di concessione non pagato (tabella 1);

€ 25.705.000 il debito “OCCULTO” che ricade su ENTI PUBBLICI (Comuni + Regione) a causa del canone non corrisposto da Acqualatina ai consorzi di bonifica per l’utilizzo di canali di scolo e quello sostenuto e non restituito alla Regione Lazio per il trasporto d’acqua alle isole di Ponza e Ventotene (tabella 2). Tutti debiti derivanti da impegni contrattuali sottoscritti all’esito di gara e messi alla base della determinazione del monte tariffa d’ambito che il gestore può riscuotere ogni anno per recuperare i costi (vedasi Estratto del Piano tariffario aggiudicazione gara 2002 in allegato);

€ 23.544.443 debito “BLOCCATO” verso utenti, derivante dal blocco delle penali previste per mancato raggiungimento del livello dei servizi (parametro MALL- tabella 3).

In tutto ben € 96MILIONI552MILA443euro di debiti che sono stati fatti ricadere sul pubblico: comuni, regione, utenti.

A questi vanno aggiunti altri € 9.880.000 derivanti dallo squilibrio di gestione 2003-2005 che i comuni hanno garantito di coprire[1], se il gestore non riesce a ripianarlo entro il 2010 attraverso il piano recupero dispersioni amministrative, messo in campo già dal 2006.

Alla fine del 2010 la situazione economica-finanziari che ricade solo sul pubblico, è drammatica ed il conto finale potrebbe arrivare fino a

106 MILIONI 432MILA 443euro!!!

Tutto ciò nonostante il contratto di servizio doveva portare ad una gestione economica, efficiente ed efficace!

Ma perché i sindaci, ed in testa il COMMISSARIO PREFETTIZIO, al comune di Latina non richiedono indietro i € 47.303.000 di debito “CERTO”, visto che hanno bilanci in rosso e si prevede di aumentare le tasse locali?

Perché la Regione, non chiede indietro i 14 milioni pagati per il trasporto d’acqua alle isole, visto che sono impegni assunti a contratto dal gestore e riconosciuti con delibera regionale[2]?

Perché “i sindaci” conniventi con la modalità di gestione dell’acquapoliticapontina continuano ad approvare delibere in conferenza dei sindaci dell’ATO, in modo che il gestore Acqualatina ne esca “illeso”, scaricando le responsabilità sulla parte pubblica?

Deve intervenire la Procura della Corte dei Conti per far aprire le orecchie a chi dovrebbe tutelare gli interessi degli enti pubblici?

Non si accorgano i sindaci “distratti” di essere 2 volte stupidi, perché un domani risponderanno all’erario ed ai cittadini per tutte queste nefandezze?

Comitato acqua pubblica Aprilia

[1] delibera ATO4 n.5 28/9/2005

[2] DGR n.59 del 21 GEN 2005 Protocollo INTESA RL-ATO4-AQL Trosporto acqua ISOLE PONTINE

www.comunistiuniti.it

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