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(29 Luglio 2012) Enzo Apicella

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Sanità veneta: consiglieri centrosinistra interrogano su appalti ospedale di Legnago

(8 Agosto 2003)

(Arv) Venezia 6 ago. 2003 - I consiglieri regionali di opposizione Margherita Miotto e Gustavo Franchetto (Margherita), Mauro Tosi (RC), Nadir Welponer e Claudio Rizzato (DS) hanno presentato un'interrogazione alla Giunta sulle gare di appalto bandite nell'ospedale di Legnago per affidare a esterni privati alcuni servizi, dalle pulizie alla radiodiagnostica alla gestione del Cup (Centro Unico di Prenotazione) e ora forse anche quello di dialisi. In merito all'affidamento a privati della radiodiagnostica i cinque consiglieri chiedono al governo veneto di "attivare l'ufficio ispettivo regionale, il quale potrà avvalersi anche dell'ausilio dei revisori dei conti dell' Ulss 21 per controllare la corretta procedura dell' appalto-concorso, verificare la congruità dell'appalto in relazione ai costi che l'azienda avrebbe sostenuto nell'ipotesi di acquisto delle attrezzature a gestione diretta del servizio e, infine, verificare quale utilità esista nella esternalizzazione della TAC esistente a Legnago da molti anni".

Miotto, Franchetto, Rizzato, Welponer e Tosi chiedono inoltre di conoscere le reali motivazioni che hanno indotto ad appaltare a privati la radiologia di Legnago e "quali direttive la Giunta ha emanato per disciplinare queste materie e in particolare l'appalto di servizi che direttamente agiscono sui percorsi assistenziali e di cura dei malati". L'atto ispettivo dei cinque consiglieri regionali intende verificare con esattezza "quanti accertamenti diagnostici (risonanze magnetiche e Tac) sono stati effettuati direttamente, in "service" o presso strutture pre-accreditate nel corso del 2002 per pazienti ricoverati ed esterni dall'Ulss 21; se i medici radiologi "esterni" operano esclusivamente a Legnago oppure lavorano anche in strutture sanitarie pre-accreditate della Regione Veneto, ed eventualmente dove; se la radiologia in appalto garantisce la reperibilità e a quali condizioni organizzative ed economiche; quali regole garantiscono la coesistenza di operatori dipendenti dall'Ulss e dipendenti della ditta SOPEL, aggiudicatrice dell'appalto, e come si individua il responsabile del servizio di radiologia lungo le 24 ore"."A proposito dell'affidamento a privati della radiodiagnostica - informano i cinque consiglieri di opposizione - all'appalto-concorso hanno partecipato solo due ditte, la SOPEL di Verona e la FORA S.p.A. di Parma, e a ciascuna è stato appaltato un lotto. In particolare alla SOPEL Srl è stata appaltata la fornitura annuale di 4.000 risonanze magnetiche e 5.000 TAC, di cui 1.000 RM e 1.000 TAC saranno eseguite da medici radiologi dipendenti. L'offerta economica della SOPEL era di 2.426.930 ?, mentre quella della FORA Spa era di ? 2.124.480, tuttavia l'aggiudicazione è stata assegnata alla ditta SOPEL per le migliori caratteristiche tecnico-funzionali".

"L'apertura della busta per l'offerta economica - spiegano ancora nell' interrogazione - è avvenuta il 12 luglio 2002, ma già il 2 agosto 2002 la SOPEL proponeva una riduzione dell'offerta per ? 50.070,00; il 14 agosto 2002 veniva esclusa la fornitura parziale di alcuni accessori delle apparecchiature con un risparmio di ? 39.685 ed infine il 24 dicembre 2002 venivano modificate le condizioni per l'utilizzo del personale con una riduzione del valore di aggiudicazione annuale, fissato in ? 2.105.120 più IVA. Il contratto ha durata cinque anni".

"Il processo di cessione a terzi di reparti e servizi impegnati nella cura dei malati - commentano i consiglieri del centrosinistra e di Rifondazione - trasforma l'ospedale di Legnago in un "condominio" nel quale i percorsi assistenziali si spezzano quando il malato transita da un reparto ad un altro, trasformandosi da 'paziente' di medici interni in 'cliente' di strutture sanitarie esterne".

"Preoccupano inoltre - concludono i cinque firmatari - la scarsa trasparenza del processo di esternalizzazione e il progressivo processo di privatizzazione in atto che mortifica e disincentiva i dipendenti delle Ulss".

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