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NO MUOS

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(10 Agosto 2013) Enzo Apicella
Un centinaio di manifestanti no-Muos è riuscito a sfondare la recinzione e ad entrare nella base militare americana di Niscemi, in Sicilia.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Verona: San Bernardino non è il quartiere dei razzisti e dei nazisti !!!

Lettera aperta a tutti gli abitanti del quartiere

(11 Settembre 2003)

NON FACCIAMOCI STRUMENTALIZZARE

Da quando il comune ha spostato una ventina di bambini e bambine e rispettive mamme (i cosiddetti rom) dal campo nomadi del quartiere Stadio all’asilo nido di San Bernardino, il nostro quartiere è diventato terra di crociata e di conquista.

Da alcuni giorni, un gruppo di baldi giovanotti bivacca fino a notte fonda, tra una birra e l’altra, di fronte all’asilo. Bestemmiano, urlano, minacciano le “puttane rom e i loro “bastardi” e incitano giovani e anziani del quartiere a “darghe fogo”.

Cari concittadini pensate forse che questi muscolosi giovanotti abbiano a cuore la vivibilità di San Bernardino o i problemi degli anziani? Vi sbagliate di grosso.

A costoro, di S. Bernardino e dei suoi problemi non importa proprio nulla; hanno solo colto l’occasione per fare un po’ di casino e propaganda a “Forza nuova” che è il loro partito; sono specialisti dell’odio e dell’aggressione. Lo fanno in ogni quartiere, trovano sempre qualche “barbone”, “puttana”, “tossico” omosessuale, comunista ecc. ecc. da malmenare. La violenza è il loro credo.
Sono quelli dello stadio e degli scontri con la polizia!

Che c’entra questa gente con noi e con i nostri problemi?
Perche farsi strumentalizzare facendo una conferenza stampa con loro?
Dietro le finestre dell’asilo ci sono gli sguardi impauriti dei bambini e delle donne. L’asilo è presidiato dai carabinieri. Ma vi rendete conto: stanno (stiamo) terrorizzando dei bambini. QUESTA SI E’ UNA VERGOGNA.

E se questo succede siamo un po’ colpevoli anche noi. Stanno (e stiamo) trasformando un non problema (meno di 20 bambini e mamme, provvisoriamente collocati all’asilo), in una guerra.

Certo, lo sappiamo che non si vive più come una volta e che c’è un degrado del quartiere; che qualche immigrato non trova di meglio da fare che “rompere” o spacciare nei giardini, che ogni tanto qualcuno si accoltella, che i poveri bussano alla porta dei frati, che molte donne schiavizzate e sfruttate da mafie italiane o straniere si prostituisce, che ai semafori o in centro raccolgono la carità usando i bambini ecc, ecc.

Lo sappiamo, e ne discutiamo in continuazione a casa, in piazza, dalla “rosa” e dal tabaccaio. Ma sappiamo anche che non sarà una ridicola fiaccolata contro i bambini a risolvere questi problemi. CI STANNO USANDO. NON LASCIAMOCI USARE !
Il Don Calabria e il comune stanno facendo qualche cosa. Come tutti sappiamo non è facile. Ma un conto è criticare e manifestare contro i comportamenti del comune, un altro è manifestare contro i bambini e le loro mamme davanti all’asilo.

Quelli che sbraitano oggi, invece, sono gli stessi che per tanti anni non hanno fatto niente per il quartiere. Sbraitano e basta. E infatti il degrado è visibile.

Dobbiamo discutere insieme, con serietà, e chiedere al sindaco di ascoltarci perché di cose da dire ce ne sono proprio tante. Una cosa è certa: pagliacciate e fiaccolate sono inutili e questi giovani muscolosi, pieni di birra e di odio, possono solo danneggiare il quartiere di S. Bernardino e farci vergognare del nostro comportamento.

Verona 1 settembre 2003

Un gruppo di abitanti di San Bernardino (Verona)

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