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(18 Agosto 2011) Enzo Apicella
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Il partito razzista che piace al Vaticano

(3 Maggio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cattolicesimo-reale.it

“La Lega è l'unico partito che veramente ha radici cristiane”, dichiarò Bossi il 30 agosto 2009. Che non fosse uno dei soliti deliri del capo leghista lo ha assicuratomons. Rino Fisichella affrettandosi a dichiarare, subito dopo le ultime elezioni regionali, che la Lega manifesterebbe “quanto ai problemi etici… piena condivisione col pensiero della Chiesa” (v. “Adista”, n. 30).

Lo “sconcerto” è diffuso...


Queste dichiarazioni hanno stupito quanti sanno bene che di problemi la Lega ne ha uno solo e per niente “etico”: assicurarsi sempre maggior potere, sia con i più opportunistici rovesciamenti di idee e alleanze, sia e soprattutto alimentando le paure della gente per indirizzarle di volta in volta contro un “nemico” da cui la Lega millanta di saperla difendere (1).

Sconcerto per le affermazioni di Fisichella, secondo cui la Lega si fonda su valori cristiani, ha espresso anche Claudio Magris sul Corriere dell’11 aprile (Se per la Lega i valori cattolici diventano strumento di potere) osservando che “Tutto l'atteggiamento del medesimo partito nei confronti degli immigrati… costituisce la negazione dello spirito cristiano, in quanto la Lega …spesso fomenta un volgare rifiuto razziale, che è la perfetta antitesi dell'amore cristiano del prossimo” e concludendo: “Non occorre ricordare infelici e violente battute nei riguardi di chi ha una pelle di colore diverso, pronunciate da vari esponenti di quel partito e mai smentite né deplorate. Le chiedo formalmente se Lei considera tali atteggiamenti compatibili con i principi cristiani”.

... ma Fisichella non demorde

Ma il 16 aprile, in una risposta seccata al limite dell’insulto, sempre sul “Corriere” (Chiesa e Lega d'acordo sui temi wetici. Se capita, dov'è lo scandalo?), il sussiegoso prelato torna sul punto. Pur precisando di non essere “difensore d'ufficio della Lega Nord “ e di non aver mai detto che tale partito “si fonda su valori cristiani”, ripete che la Lega è d’accordo con la Chiesa “sulla legge 40 e sul referendum”, “sul tema della famiglia come descritta degli articoli 29-31 della Costituzione”, sul testamento biologico e sulla RU486. Che gli scodinzolii della Lega sui temi etici siano strumentali e volti solo a cattivarsi la simpatia del vaticano, come tutti pensano, non sfiora nemmeno l’ottimo Fisichella che, non essendo totalmente stupido, sembrerebbe in malafede. Lo conferma anche il modo gesuitico con cui glissa senza rispondere sull’immigrazione.

Né Fisichella è l’unico a guardare con simpatia Bossi, elogiato per il suo radicamento da Bertone, ricevuto da Bagnasco e, pronubo Tremonti, da Scola.. Pare quindi opportuno cercare di far conoscere il più possibile quali siano i veri “valori” di un partito che si rafforza “sotto l’ala protettrice della Chiesa” (Schiavone). E' quanto faremo con la rubrica il catto-razzismo, antologia a puntate sulla Lega nord, che comincia oggi in questo blog (vedi Dal "mafioso di Arcore" al "patto d'acciaio").

(1) Su questi caratteri della Lega si vedano, fra i molti, gli articoli di A. Mangano, Ma i fatti di Rosarno non sono serviti a nulla (“terre libere”, 3 aprile); C. Saraceno La lega e i bambini senza diritti (“La Repubblica”, 9 aprile); G. De Luna, L’imbroglio dei territori (“il manifesto”, 10 aprile); A. M. Rivera Niente mensa per i bambini poveri, però in dialetto (“Liberazione”, 11 aprile); A. d’Orsi, Appunti sul leghismo (“Micromega on line”, 12 aprile); don G. Morlin, Il vento del Nord, il fascismo e i valori non negoziabili, “Adista”, n. 30; F. Merlo, La lingua come un randello, “La Repubblica”, 24 aprile; E. Scalfari, Ma l’unità del paese è solo un ricordo (ib., 25 aprile); A. Schiavone, Il cavaliere sfregiato ( ib., 26 aprile); M. Travaglio, L’importanza di chiamarsi Umberto (“il fatto”, 25 aprile); E. Carnevali, Dal rosso cardinalizio al verde leghista, in “Adista” n. 35.

www.cattolicesimo-reale.it

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