Imperialismo e guerra :: Paese arabo

Violenza tiene bimbi lontani da scuola

(13 Novembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.forumpalestina.org

Yemen

Migliaia di bambini yemeniti sono stati costretti ad abbandonare le scuole perché possibili vittime di omicidi per vendette tribali. Lo denuncia l'agenzia di stampa delle Nazioni Unite, Irin, facendo riferimento ai risultato di un'inchiesta svolta dall'Ong locale, PY, che sta anche sta conducendo una campagna di sensibilizzazione in tutto il paese con l'obiettivo di contenere il fenomeno.

Lo slogan scelto da PY è: «A quelli che mi hanno ucciso il padre: non toglietemi anche l'educazione».

L'evasione scolastica per motivi di sicurezza si registra in particolare in tre dei 21 distretti in cui è suddiviso il paese. Secondo quanto riportato dal giudice Yahya al Mawri, della Commissione nazionale incaricata dal ministero degli interni a risolvere il problema, fra il 1998 e il 2008, le vittime di vendette e violenze tribali sono state 4.698. I dati degli ultimi due anni non sono stati ancora resi noti ma si prevedono altrettanto preoccupanti.

Nei tre distretti colpiti dal fenomeno si registra peraltro un alto tasso di analfabetismo. «Il 56% della popolazione maschile e il 70% di quella femminile non ha mai avuto una istruzione», riferisce il giudice al Mawri. Eloquenti sono i dati del 2009 pubblicati dall'Istituto Nazionale di Statistica: nei tre distretti centrali del paese il tasso di analfabetismo in media é del 63% mentre quello nazionale è del 41%.

Abdulhamid Amer, presidente dell'Associazione «Social Development and Peace Association», aggiunge che negli ultimi 5 anni molte scuole sono state chiuse e migliaia di bambini e bambine sono stati costretti ad abbandonare la frequenza scolastica. Tanti ex-insegnanti hanno intrapreso attività di mediazione fra le tribù in conflitto con lo scopo promuovere un cambio culturale fra le popolazioni.

Tuttavia in un paese dove girare armati è la norma, è molto difficile scalfire pratiche millenarie. «I genitori insegnano ai loro figli a sparare e ad uccidere.

Non sono interessati ad offrire loro opportunità educative», spiega Maher al-Qubati, insegnante in uno dei tre distretti ad alta evasione scolastica.

Secondo Amr al Dawsari, responsabile della campagna di sensibilizzazione di PY, i problemi che limitano l'efficacia del loro lavoro sono da imputare alla debolezza delle istituzioni nell'area, all'estrema povertà e alla carenza di infrastrutture. «Se le istituzioni locali partecipassero attivamente alla campagna, i risultati sarebbero sicuramente migliori», auspica al Dawsari.

(Fonte: Nena News)

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