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(691 notizie dal 30 Novembre 2006 al 13 Dicembre 2022 - pagina 1 di 35)
La recente visita del presidente cinese Xi Jnping in Arabia Saudita, per presenziare alla prima edizione di due summit multilaterali - uno tra Cina e paesi arabi e un altro tra Cina e Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc) – ha aperto un nuovo corso nelle relazioni tra Pechino e Ryad con l’ufficializzazione di una partnership sulle Nuove Vie della Seta e su Vision 2030, i rispettivi...
(13 Dicembre 2022)
Fabrizio Casari -altrenotizie
Stanno crescendo negli ultimissimi giorni le polemiche per i mondiali in Qatar. Qualche esempio tra i più recenti: Fiorello “Si dovrebbero ritirare tutti da questo Mondiale – Un Paese dove tutti gli abitanti, ‘i qataresi’ (ride, ndr), sul loro zerbino hanno scritto ‘Diritti umani’. E loro li calpestano ogni giorno. Avete sentito cosa hanno detto degli...
(15 Novembre 2022)
Marco Palombo
Il recente annuncio della presidenza egiziana sulla cancellazione dello "Stato di emergenza" è pura formalità. Lo sottolinea una delle ong (Arabic Network Human Right Information) che tuttora si batte per la difesa della libertà di espressione in quel Paese. La mancata scarcerazione dei sessantamila detenuti, l’abolizione del blocco a oltre seicento fra quotidiani online...
(27 Ottobre 2021)
Enrico Campofreda
La gravissima crisi economica in cui è precipitato da un paio d’anni il Libano è in parte responsabilità delle potenze occidentali e regionali, interessate più a combattere i propri rivali strategici sul territorio del “paese dei cedri” che a provvedere ai bisogni di una popolazione allo stremo. A questo proposito, una singolare competizione si sta disputando...
(10 Settembre 2021)
Mario Lombardo - altrenotizie
Accadeva già nel 2011, dopo il 25 gennaio, con la crescente contestazione all’Egitto di Mubarak. Nei giorni seguenti la grande manifestazione di Tahrir, quando la repressione militare diretta dal peggior mukhabarat in circolazione, il generale Suleiman, attuava arresti di massa, i giovani fermati finivano nel campo della Montagna Rossa, schiacciati a terra e bastonati. Privati dei vestiti...
(16 Luglio 2021)
Enrico Campofreda
Mohamed Beltagy prima di entrare nel Parlamento egiziano, incarico che ha ricoperto dal 2005 al 2010, dunque durante l’ultima presidenza Mubarak, era un medico. Oltre alla professione, l’attenzione per questioni sociali l’aveva già spinto verso l’attivismo politico aderendo alla Fratellanza Musulmana. Da deputato attento alle questioni internazionali Beltagy nel maggio...
(15 Giugno 2021)
Enrico Campofreda
Al Cairo nel fine settimana i servizi di sicurezza egiziani hanno messo le mani sulla “primula rossa” della Fratellanza Musulmana finora sfuggita agli arresti. E’ Mahmoud Ezzat, 76 anni, che nel gruppo aveva rimpiazzato Mohammed Badie dopo la sua cattura avvenuta nelle settimane seguenti la grande repressione dell’estate 2013. Sebbene Ezzat fosse noto, e nonostante il radicato...
(31 Agosto 2020)
Enrico Campofreda
Gli effetti delle esplosioni che il 4 agosto hanno devastato il porto di Beirut hanno ulteriormente posto sotto tensione gli equilibri di una specifica realtà capitalistica e accentuato i suoi conflitti, le sue contraddizioni, le tendenze all’aggravarsi di determinate fragilità. Va chiarito, da subito, un dato di fondo. La società libanese ha sempre più maturato nel...
(13 Agosto 2020)
Prospettiva Marxista
La devastazione prodotta dalle esplosioni nel deposito al porto di Beirut, con i suoi morti e feriti e le decine di migliaia di sfollati rimasti senza casa e senza nulla, non ha fatto che accelerare e approfondire in modo ancor più drammatico i danni e le contraddizioni di un lungo periodo di crisi economica e instabilità sociale che ha investito lo stato libanese. La popolazione immiserita...
(9 Agosto 2020)
La redazione de "il programma comunista"
Le imponenti sollevazioni popolari in corso da quasi sei mesi in Iraq, Iran e Libano non hanno trovato risonanza nei media occidentali ed hanno lasciato quasi indifferenti le componenti sociali e politiche che più avrebbero dovuto essere sensibili al configurarsi di un movimento rivoluzionario che, qualunque sia l’esito del conflitto interno a breve termine, porterà ad una evoluzione...
(29 Aprile 2020)
valeria poletti
Nessun coccodrillo per la morte di Mubarak. Coccodrillo era lui, e fingeva di piangere mentre divorava i suoi figli. Non Gamal e Alaa, i due discendenti legittimi e viziati perché rampolli del raìs, e al suo fianco ladri di risorse e futuro per i coetanei e per i più giovani ancora. Diversamente da altre satrapìe mediorientali il babbo non riuscì a piazzarli al posto...
(25 Febbraio 2020)
Enrico Campofreda
Qual è la colpa di Patrick George Zaky, ventisettenne egiziano, attivista e ricercatore all’Università di Bologna? Per il regime del presidente-torturatore Al Sisi lui è: un diffusore di notizie false, un istigatore di proteste di piazza, un attentatore del sistema politico e della sicurezza nazionale egiziani. In una parola un terrorista. Per questo quando la scorsa settimana,...
(10 Febbraio 2020)
Enrico Campofreda
Mentre il parterre internazionale con Putin, Erdogan, Macron, Merkel, sino al premier italiano Conte, era nei giorni scorsi in fibrillazione sulla questione libica e conduceva trattative coinvolgendo il carceriere dell’altra sponda mediterranea il presidente-golpista Al Sisi, in Egitto il 2019 s’era chiuso con la notizia della prima donna morta in prigione. Decesso avvenuto prima di Natale...
(24 Gennaio 2020)
Enrico Campofreda
La speranza e la paura sembrano viaggiare a fianco nel Libano ribelle. Il primo sentimento è risuonato sin dai primi passi della protesta, nata per una tassa sulla messaggeria Whatsapp presa da molti ragazzi come un’usurpazione e per i meno abbienti per uno dei tanti balzelli del governo Hariri. Quindi giorno dopo giorno, a nord e a sud, sunniti, maroniti, drusi, sciiti alzavano la voce...
(26 Novembre 2019)
Enrico Campofreda
Mentre nel Kurdistan iracheno venivano gravemente feriti cinque militari italiani dall’esplosione di uno Ied, a Baghdad prosegue la mattanza della gente. Ieri sei vittime per le strade che dall’inizio delle proteste, il 1° ottobre, raggiungono quota 319 con 15.000 feriti. Immagini d’agenzia al vaglio delle forze dell’ordine mostrano persone in borghese che sparano ad altezza...
(11 Novembre 2019)
Enrico Campofreda
Pubblichiamo qui delle note sui movimenti di lotta in corso in Libano e in Algeria, sostanzialmente oscurati dai mass media e purtroppo trascurati dalla quasi totalità dei compagni e degli attivisti dei movimenti, che già rimasero largamente indifferenti alle grandi sollevazioni popolari del 2011-2012. Mentre tutta l’attenzione è catalizzata sulla bruciante sconfitta subita...
(27 Ottobre 2019)
Il Cuneo rosso
Reclamano da giorni la cacciata di Hariri junior, la caduta d’un governo corrotto, la fine d’un sistema che non li rappresenta e sono per una volta uniti i libanesi sunniti, sciiti, cattolici, maroniti, drusi, comunità divise in un Paese che fra le tante contraddizioni (quattro milioni di abitanti, due milioni di profughi) condivide col premier Saad Hariri, un destino comune per...
(21 Ottobre 2019)
Enrico Campofreda
Ormai formano un puzzle, tanti volti, sorridenti nella pagina che li riunisce sui social media, ma che possono apparire sfigurati dai trattamenti subìti nel corso degli interrogatori dei mukhabarat. Sono gli avvocati egiziani, elementi coraggiosi, che rischiano in proprio nel Paese sottoposto al dominio di Sisi e dei suoi fedelissimi. La persecuzione di queste persone segue quella di oppositori...
(4 Ottobre 2019)
Enrico Campofreda
La seconda settimana di protesta anti regime fa più male della prima. Così il generalissimo, ormai con più estimatori all’estero che in patria, fa arrestare alla vigilia dell’odierno venerdì di mobilitazione circa duemila concittadini, compreso qualche oppositore noto fra quelli che periodicamente sono costretti a fare i pendolari attraverso carceri. L’ultimo...
(27 Settembre 2019)
Enrico Campofreda
Doppia sorpresa nel primo passaggio elettorale delle presidenziali in Tunisia: l’astensione è risultata meno marcata di quanto la dichiarata disillusione politica della popolazione avrebbe fatto attendere. Così il 45% dell’elettorato recatosi ai seggi, controllatissimi da settantamila militari, è di molto inferiore al 64% registrato cinque anni fa, ma non sconfortante...
(16 Settembre 2019)
Enrico Campofreda
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