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Fiat voluntas Pomigliani

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(19 Giugno 2010) Enzo Apicella
A Pomigliano ci si prepara al referendum truffa che dovrebbe sancire il ricatto padronale

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Fiat. A Mirafiori accordo separato. Fiom, è una vergogna

(24 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Scritto da Alessandra Valentini
Venerdì 24 Dicembre 2010 08:23

Per gli industriali è un ottimo accodo, per la Fiom-Cgil è una vergogna. Così a Mirafiori come a Pomigliano oggi è ancora accordo separato tra Fiat e sindacati. Anche a Mirafiori la Fiom non ci sta a firmare un accordo che in un solo colpo cancella il contratto nazionale, riduce la democrazia nei luoghi di lavoro e rende il sindacato un orpello utile e accettabile solo se fa comodo ai padroni. Ma la Fiat, confortata da Uil, Cisl e Ugl, va avanti, ignorando il sindacato di categoria più rappresentativo. Per Marchionne Mirafiori «inizia oggi una nuova fase della sua vita» e fa la sua joint venture con Chrysler. Il segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini, parla, invece, di «accordo vergognoso. Per la prima volta si cancella di fatto l'esistenza del contratto nazionale e si ledono i diritti dei lavoratori, impedendo ad un'organizzazione, tra l'altro la più rappresentativa del comparto e non solo della Fiat, di avere uomini e rappresentanze». Landini conferma che le condizioni dell’accordo «peggiorano quanto fatto a Pomigliano. Si riducono le garanzie per i lavoratori e si conferma che non si vogliono pagare i primi giorni di malattia, con sanzioni che possono arrivare fino al licenziamento per i lavoratori che dovessero decidere di scioperare. Tutto questo è grave e riteniamo che non sia vero che c'è bisogno di fare questo per fare gli investimenti: i turni, così come la flessibilità, si possono aumentare anche con questo con questo contratto nazionale. Come Fiom abbiamo sempre detto che siamo disposti a discutere prima di scioperare. Ma abbiamo sempre avuto a che fare con una controparte che vuole solo un sindacato corporativo e aziendalista, superando l'idea del sindacato confederale. Così facendo, si lede la libertà di ogni singolo lavoratore di aderire all'organizzazione sindacale che meglio lo può rappresentare».
Ora l’intesa sull’accordo sarà sottoposta a referendum tra i lavoratori, anche qui un referendum stile Pomigliano. Per Landini un referendum in tali condizioni «è illegittimo, perché si chiede ai lavoratori di rinunciare ai diritti, siamo oltre il ricatto».

24-12-10

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