Capitale e lavoro :: Lavoratori di troppo

Verona: solidarietà ai lavoratori del lanificio Tiberghien

ordine del giorno approvato dal consiglio comunale (su proposta del PRC)

(30 Gennaio 2004)

In questi giorni la città è stata teatro di una vertenza sindacale che sembrava d’altri tempi: 115 lettere di licenziamento su 128 dipendenti, inviate senza nemmeno l’apertura della procedura prevista dalla legge e le maestranze costrette all’assemblea permanente.

Dopo quasi una settimana di presidio della fabbrica da parte dei lavoratori, l’accordo sottoscritto con i sindacati ha riportato la vicenda negli ambiti della regola e delle corrette relazioni industriali.

A tutti è parsa chiara la strumentalità dello scontro.
La contesa non era incentrata sui problemi legati alla produzione, quanto sul cambio di destinazione d’uso dell’area su cui insiste lo stabilimento.

Si chiude così un capitolo lungo quasi un secolo che ha visto fabbrica e paese prima, quartiere poi, uniti in un destino sempre molto intrecciato.

Il forte legame tra cittadinanza e “lanificio Tiberghien” è testimoniato dalla grande solidarietà che anche in questa occasione i lavoratori in lotta hanno ricevuto spontaneamente pure da semplici cittadini.

Che non si tratti di una fabbrica qualsiasi lo conferma anche il fatto che, in passato, l’amministrazione comunale è intervenuta direttamente per salvaguardare l’occupazione e la produzione in un momento di particolare crisi dello stabilimento.

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Verona nell’esprimere la propria solidarietà nei confronti dei lavoratori della Tiberghien, evidenzia come il problema della riconversione produttiva e del riutilizzo delle aree fino ad ora destinate agli insediamenti industriali evitando ogni logica speculativa, siano tra le questioni più rilevanti anche in vista delle scelte da adottare nell’ambito del nuovo piano regolatore generale della città.