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Daì da mangiare allo scimmiotto e non fare altro!

A proposito dei test Invalsi

(7 Giugno 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

Daì da mangiare allo scimmiotto e non fare altro!

foto: www.comunistiuniti.it

“Daì da mangiare alle scimmiotto e non fare altro!” E' la conclusione di una vecchia barzelletta in cui un ingegnere ed uno scimmiotto vengono addestrati per andare nello spazio, ma lo scimmiotto fa tutto, e l' ingegnere deve solo schiacciare il bottone per dare da mangiare allo scimmiotto.

Vecchia barzelletta che però risulta paradigmatica se riferita alle prove INVALSI , al loro scopo, alla loro utilità.

Invalsi, ovvero Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. Detto così sembra una istituzione seria, in realtà è un carrozzone, con le ruote a terra, che si è servito dei presidi-padroni, i quali con minacce, imbrogli e blandizie hanno fatto svolgere nelle scuole gli ignobili, grotteschi e distruttivi quiz, che insultano la scuola pubblica, ogni didattica di qualità, la professionalità dei docenti e qualsiasi serio apprendimento da parte degli studenti.

I quiz poi saranno usati per classificare le scuole, i docenti, gli studenti, e per differenziare gli stipendi degli insegnanti.

Che potrebbe anche essere una buona pratica (forse) se praticata correttamente e seriamente, ma che ha dimostrato nei fatti di essere e avere dei risultati disastrosi: in tutti i paesi dove questa assurda e penosa pratica è stata applicata (con una opposizione crescente che oramai li mette pesantemente in discussione dappertutto), la didattica è stata stravolta e, invece di insegnare sul serio le materie, i docenti sono stati costretti in modo umiliante e catastrofico a trasformarsi in addestratori da quiz, con libelli appositi e con pratiche da scuola-guida per la patente. È una scuola in cui l'insegnante si limita a trasmettere i risultati come manuali d'istruzioni senza proporne quasi mai la prova logica, ma insegnando solo la risposta corretta da indicare tramite una crocetta. E' superfluo dire che questa scelta, oltre a produrre un tipo di insegnamento nozionistico - che soltanto un estremo semplicismo rende accettabile - atrofizza le capacità logico-deduttive dello studente.

Emblematico è il caso della situazione che si è venuta a creare in Finlandia, luogo conosciuto per il modello innovativo scolastico e ritenuto, fino a poco tempo fa eccellente, e che ora sta facendo marcia indietro rispetto ad un modello didattico basto sui test. Ebbene in questo “ così detto paradiso didattico, è emerso, dal 2003, quando sono state svolte ricerche per valutare gli effetti del curriculum matematico finlandese, proponendo a ragazzi di 15-16 anni alcuni test che erano stati già proposti nel 1981, che la moltiplicazione (1/2×2/3) che il 56,4 per cento riusciva a fare nel 1981, veniva eseguita correttamente nel 2003 soltanto dal 36,9 per cento; ancor più impressionante il crollo relativo alla corretta esecuzione della divisione (l/5):5 si passa dal 49,2 per cento al 27,5 per cento. E le ricadute nella realtà, nella vita che si svolge fuori dalle scuole è paradossale: chi entra oggi in una macelleria finlandese e chiede 3/4 di kg di carne non viene capito: occorre dire 750 grammi.

Ridotto in pratica i test invalsi servono a infilare nella scuola un modello didattico che nulla ha di educativo, ma è solo addestrativo : insegna all'ingegnere a schiacciare il pulsante per dare da mangiare allo scimmiotto, e se fa qualcosa di diverso, lo elimina!

Lucia Fano

Fonte

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