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Pro mutuo mori

Pro mutuo mori

(19 Settembre 2009) Enzo Apicella
In un attentato a Kabul, sono colpiti due blindati italiani, uccidendo 6 parà della Folgore

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Stragi in Iraq: sono bombe "intelligenti" che fanno 150 morti e milioni di lobotomizzati

(3 Marzo 2004)

Chi è impegnato a contrastare l'occupazione militare sul suo territorio compie operazioni di guerra contro obiettivi militari, non azioni "simboliche": la guerriglia irachena è, con ogni evidenza, una struttura militare che ha l'obiettivo di combattere e sconfiggere le forze di occupazione sul territorio irakeno. Qualsiasi distrazione di uomini e mezzi dalle operazioni contro obiettivi militari e strutture (intelligence, logistica ecc..) che li spalleggiano, porrebbe quesiti in merito alla lucidità dei capi della guerriglia stessa, tenuto conto che le risorse non devono essere illimitate e che tutti gli attentati orientati contro obiettivi civili (moschee sciite, morti civili non collaborazionisti, iraniani ecc...) indebolirebbero il fronte anti-occupazione.

Non c'è molto altro da dire: le stragi sono americane (o anglo-americane-israeliane, fa lo stesso)quelle alla moschea in Turchia, come quelle di "sciiti" o contro la Croce Rossa in Iraq.

Non abbiamo le prove?
Le avremo, quando non ci sarà più bisogno di imbonire un'opinione pubblica che, anche se non sa esprimere altro che pacifismo acritico e irresponsabile, potrebbe coltivare nel suo seno la serpe dell'intelligenza, quella che produce il germe culturale del dubbio e, a seguire, della resistenza al capitalismo.

Le avremmo, le prove, se i giornalisti facessero il loro mestiere. Le avremo, come le abbiamo avute - a molti anni di distanza - per la corazzata Maine, Pearl Harbour, l'incidente del Golfo del Tonchino, le incubatrici di Kwait City, le stragi del mercato di Sarajevo, quella di Racak: tutti falsi d'autore, falsi riportati, ripetuti, reiterati dall'informazione di regime, falsi che sono stati e sono armi di guerra, di distruzione di massa.

Basta la logica: fomentare guerre civili è pratica delle potenze capitaliste, i popoli fanno le rivoluzioni.

Valeria e Licia
dei Comitati contro la Guerra - Milano

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