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ITALIAni BRUCIAno

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(21 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Carré (VI): licenziato perché studente

(8 Giugno 2002)

Succede che alla MARIANI SaS di Carrè, nel 98, sia stato assunto Roberto Vezzaro, dipendente “operaio meccanico” con la disponibilità alla trasferta all’estero tranne che per “provati e particolari motivi”.

Dopo tre anni lo stesso chiede di essere esonerato dall’effettuare le trasferte in quanto lavoratore studente presso l’ITIS De Pretto di Schio, iscritto al 3° anno, progetto Sirio, fra l'altro con ottimi risultati scolastici. Evidentemente frequentare e andare in trasferta all’estero, non sono situazioni compatibili.

Così la Direzione aziendale dopo due contestazioni per non aver ottemperato a un ordine di trasferta in Spagna e in Europa per periodi quindicinali, licenzia l’interessato e lo manda definitivamente a casa.

Il fatto appena accaduto è particolarmente grave anche perché, da tempo, i compagni di lavoro lo avevano eletto come Rappresentante Sindacale.

In altre parole, ci si deve adattare ai cambiamenti, è richiesta a tutti la massima flessibilità ma quando è il lavoratore a chiederla guai a cambiare. Se sei stato assunto per andare in trasferta e non vai, quello è il cancello per l’uscita!!

A nulla sono valse le firme, a suo tempo raccolte dei colleghi di lavoro, che esprimevano solidarietà e disponibilità a sostituire il lavoratore interessato. Non è stata accolta la richiesta di essere spostato ad altra mansione, non è stata accettata la disponibilità alla trasferta nell’area regionale e limitrofa o durante i periodi di minor attività di studio (le vacanze estive e invernali, quelle di Pasqua ecc..). Neanche lo sciopero dei compagni di lavoro ha smosso la ferrea decisione aziendale. Al Sindacato non resta che impugnare il licenziamento davanti al Giudice del Lavoro.

Nel frattempo l’azienda ha perso una buona occasione per dimostrare che più di servitori, magari ignoranti, necessita di uomini formati e intelligenti.

Peccato che i tanti discorsi che su questo tema i rappresentanti delle Istituzioni, degli industriali fanno, non siano diventati comportamento concreto comune.

Di certo a oggi l'azienda si è liberata di un trasfertista che voleva discutere le regole firmate al momento dell'assunzione e di un rappresentante sindacale scomodo. Due piccioni.. con una lettera di licenziamento.

Però, non finisce così, c'è sicuramente ancora molta strada da fare.

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