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Oscar Romero

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(13 Settembre 2011) Enzo Apicella

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(America latina: un genocidio impunito)

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A 28 anni dal colpo di stato militare in Argentina

24 marzo 2004: incontro, memoria, veritá e giustizia

(18 Aprile 2004)

Documento presentato nella manifestazione in Plaza de Mayo a Buenos Aires il 24 Marzo 2004

CARCERE AI RESPONSABILI DEI GENOCIDI DI IERI E DI OGGI

RESTITUZIONE DELLA PROPRIA IDENTITÁ AI 500 FIGLI DI DESAPARECIDOS “RUBATI” DAI MILITARI DURANTE LA DITTATURA ‘76-‘83
ANNULAMENTO DEGLI INDULTI AI RESPONSABILI DEI GENOCIDI
AMNISTIA O ANNULLAMENTO DEI PROCESSI AI MILITANTI SOCIALI

NO AL PAGAMENTO DEL DEBITO. NO ALL’ACCORDO CON IL FMI.

NO ALL’ALCA (Area del Libero Commercio delle Americhe).


Siamo oggi qui riuniti in questa storica piazza del popolo per ripudiare ancora una volta il nefasto colpo di Stato del 1976, che instaurò la dittatura più sanguinosa che la nostra storia abbia conosciuto.

Ci incontriamo qui diverse generazioni per riaffermare la memoria del genocidio; per trasmettere la verità; per mantenere vivo il ricordo dei nostri 30.000 detenuti desaparecidos; per esigere il castigo dei responsabili ed esecutori del genocidio; e per continuare a lottare per gli ideali per cui diedero la propria vita i nostri compagni: un’Argentina senza oppressione né sfruttamento, una patria liberata.

Quest’anno ci ritroviamo qui con una vittoria: siamo riusciti ad ottenere con la nostra instancabile lotta per la giustizia, l’annullamento delle leggi del PUNTO FINALE e dell’OBBEDIENZA DOVUTA, e la dichiarazione di imprescrittibilità dei crimini della dittatura. C’è già una sentenza giuridica che rappresenta un precedente, per ciò riusciremo ad ottenere, seguendo un cammino di unità senza concessioni, l’annullamento degli indulti e il carcere per i repressori.

Un punto di svolta nella lotta popolare è stato l’Argentinazo del 19 e 20 dicembre del 2001, quando il popolo si riversò sulle strade perché non era più disposto a sopportare un altro stato d’assedio, né era disposto a continuare a vivere in questo stato di oppressione.

Questo atto popolare ha dimostrato che il popolo ha memoria e che, nonostante le tergiversazioni, ha fatto il suo bilancio di ciò che la dittatura è stata.

Il colpo di stato militare del 76 aveva come obiettivo imporre un progetto di paese e, per realizzarlo, ricorse al genocidio con il fine di distruggere le organizzazioni popolari, sterminando i militanti sociali e sottomettendo con il terrore tutti gli argentini.

Le classi dominanti continuarono a imporre le loro politiche durante i successivi governi costituzionali. Il genocidio come terrorismo di Stato continuò con il genocidio economico. Durante questi anni, l’imperialismo, i possidenti terrieri e i grandi gruppi economici nazionali e stranieri hanno dettato le politiche socioeconomiche applicate nel nostro paese, che approfondiscono la crisi strutturale dell’Argentina e ingigantiscono la diseguaglianza fra i pochi che accumulano enormi ricchezze e i milioni che non riescono nemmeno a percepire un’entrata minima che garantisca loro la sopravvivenza.

In questi anni abbiamo visto sorgere una nuova Argentina: quella della vendita delle nostre imprese strategiche dell’acqua, dell’energia, del petrolio, del gas, la linea di bandiera, le ferrovie, ecc.; quella della chiusura delle fabbriche, quella dei piccoli e medi coltivatori rovinati e dei vecchi e nuovi proprietari terrieri argentini e stranieri ingranditi; quella degli affamati; quella dei milioni di disoccupati e quella degli operai con salari al di sotto del livello di povertà e precarizzati. L’Argentina della salute e dell’educazione ormai al collasso. Quella della corruzione e della mendicità. L’Argentina dell’impunità, dove i successivi governi hanno protetto le forze armate, la polizia e i civili responsabili e autori dei crimini della dittatura.

Impunità che ha generato nuove impunità: quella dei crimini del grilletto facile; quella dei repressori e assassini dei manifestanti e militanti sociali. E abbiamo visto nascere anche l’Argentina dell’insicurezza”, in cui le forze “legali”, della “sicurezza”, e la vecchia “mano d’opera disoccupata” appaiono sempre più implicate nella maggior parte dei cosiddetti “ illeciti”.

Qual è la situazione attuale?

Nell’Argentina commossa dall’Argentinazo, il governo di Kirchner ha intrapreso alcune misure che hanno risvegliato aspettative in una parte importante della popolazione: ha mandato in pensione 39 membri della cupola delle forze armate, ha derogato il decreto che impediva l’estradizione dei militari, ha propiziato il giudizio politico a membri della Corte Suprema di Giustizia e, infine, ha sospeso l’operazione militare congiunta con gli yankee “Águila III”. Ha, inoltre, avvallato l’annullamento delle leggi di impunità e annunciato la chiusura dell’ESMA (Scuola di Meccanica della Marina)

Nel contempo, non è stata sanzionata l’amnistia o l’annullamento dei processi ai militanti operai e sociali, che risolverebbe la situazione di più di 10.000 compagni; le persecuzioni continuano e tutti i giorni si iniziano nuove cause contro coloro che lottano. Parallelamente, si è scatenata una campagna di demonizzazione del movimento piquetero (movimento di disoccupati organizzati), tacendo il fatto che il dramma della disoccupazione, all’origine della maggior parte dei suoi reclami, non è stato risolto, anzi, al contrario, si approfondisce ogni giorno di più.

La lotta dei piqueteros, nata a Cutral Co, si è estesa da Jujuy alla Terra del Fuoco e oggi possiamo dire che siamo tutti piqueteros e che questa manifestazione è un gran piquete popolare.

D’altra parte, la brutale repressione e gli assassini del 19 e 20 dicembre 2001, così come il massacro del ponte Pueyrredón, culminato negli omicidi di Darío Santillán e Maximiliano Kosteki, continuano a restare impuniti. In questo periodo si sono susseguiti gli assassini di Cristian Ibáñez e Marcelo Cuellar a Jujuy, sono state duramente represse numerose sommosse popolari, e per la prima volta dalla fine della dittatura, è stata collocata una bomba durante una manifestazione nella Plaza de Mayo. Anche questi crimini continuano ad essere impuniti.

Noi, tutte le organizzazioni popolari, oggi qui riunite in questa piazza, sappiamo bene che la lotta per porre fine all’impunità dei responsabili del genocidio della dittatura - che continueremo senza esitazioni fino a quando vedremo tutti i colpevoli dietro le sbarre - non si esaurisce qui. Sappiamo che questa lotta include - come esprime bene la prima parola d’ordine con la quale abbiamo convocato questo atto – la fine dell’impunità dei responsabili dei genocidi di oggi: quelli che uccidono con la fame, la miseria, il freddo , la disoccupazione.

E sappiamo, inoltre, che questo governo ha firmato un accordo con il Fondo Monetario Internazionale, il peggiore della nostra storia, con il quale si è impegnato a pagare il 3% del prodotto interno lordo agli usurai internazionali. Assicurando maggiori benefici ai creditori privati, il nuovo accordo, firmato in questi giorni, accumulerà pagamenti ancor più onerosi.

Kirchner ha convalidato un debito illegittimo e fraudolento e lo sta pagando. Pagare il debito al Fondo Monetario, significa pagarlo oggi e in futuro sulla fame e la miseria del popolo. La fame è una realtà che persiste; l’infanzia denutrita e le conseguenze di questa denutrizione, al di là delle morti attuali, si vedranno in maggior misura nella prossima decade.

La legge finanziaria per quest’anno, per quanto riguarda la salute e l’educazione, non cambierà le disastrose condizioni in cui si trovano ospedali, sale operatorie e dispensari, così pure i gravi problemi della scuola e delle università pubbliche. Il dramma della disoccupazione e dei salari al di sotto della soglia di povertà non permetteranno di porre fine all’abbandono scolastico.

La situazione dei bambini e degli anziani è di totale vulnerabilità.

Le poche fabbriche recuperate dagli operai hanno ottenuto la regolarizzazione della propria situazione e sovvenzioni statali per continuare la produzione.

Risolvere i gravi problemi del nostro paese e del nostro popolo richiede misure di intervento che questo governo non sta prendendo. La ricchezza continua ad essere concentrata in mano a pochi e per l’immensa maggioranza della popolazione le sofferenze si sono acuite. L’annunciato aumento generalizzato delle tariffe e il continuo rialzo dei prezzi dei prodotti di prima necessità, aggraverà questa situazione. A ciò si aggiunge la nuova Legge del Lavoro – in sostituzione della tristemente nota “Legge Banelco”- che, con la legislazione antioperaria attualmente in vigore, approfondisce la precarietà e l’insicurezza del lavoro. Allarmante è il taglio dei sussidi, nazionali e provinciali, ai disoccupati.

In questo periodo reclami di giustizia non hanno cessato di manifestarsi. Santiago del Estero ne è un esempio. Qua e là sono state realizzate marce per il lavoro, l’aumento del salario, contro l’impunità delle forze di polizia, contro gli abusi su minori e donne, per la soluzione e il castigo dei nuovi omicidi causati dalla repressione. Qua e là il popolo è disposto a uscire in strada per trovare soluzioni ai suoi problemi più gravi.

In America Latina, sono stati aperti nuovo processi politici e sociali. Nel nostro paese, il popolo ha accompagnato con simpatia la lotta dei fratelli boliviani, ha manifestato la sua solidarietà a Cuba e alla resistenza al golpismo reazionario in Venezuela.

L’imperialismo yankee è di nuovo intervenuto in un paese dell’America Latina. Haiti è oggi un paese occupato. Esigiamo che il governo Argentino, nel rispetto dell’autodeterminazione dei popoli, non invii nemmeno un soldato a Haiti e non continui alcuna cooperazione militare con gli Stati Uniti. Diciamo NO all’ALCA e NO alla militarizzazione della regione.

L’anno scorso e quest’anno sono state massicce le marce contro la guerra genocida dell’imperialismo yankee e dei suoi alleati in Iraq e la sua successiva occupazione. La lotta di questo eroico popolo contro gli invasori, la sconfitta subita in Spagna da Aznar e dal suo partito, dimostrano che i popoli si oppongono alle potenze imperialiste e che è possibile lottare contro di esse.

Qui, in Argentina, persistono i principali problemi che hanno portato all’Argentinazo. Noi, qui riuniti, siamo parte di un popolo che da molti anni sta lottando per un paese dove siano possibili il pane, il lavoro, la terra, la salute, l’educazione, un’infanzia e una vecchiaia protette, una gioventù con futuro, giustizia e pieno rispetto dei diritti umani. Siamo parte di un popolo che vuole vivere con dignità, in una Argentina liberata.

Per questo, così come ogni 24 marzo, siamo presenti in questa piazza per la Memoria, la Verità e la Giustizia, e ci impegniamo a continuare a dare il nostro contributo alla lotta fino a quando la patria che sognarono i nostri detenuti desaparecidos diventi realtà.


Organismos de DD.HH

Abuelas de Plaza de Mayo
Amnistía Internacional Argentina
APDH-Capital
APDH-La Plata
Asociación Anahí
Asociación de Ex Detenidos-Desaparecidos
Asociación Madres de Plaza de Mayo
CEPRODH
Comité de Acción Jurídica (CAJ)
Coordinadora Contra la Represión Policial e Institucional (CORREPI).
Equipo Argentino de Trabajo e Investigación Psicosocial (EATIP)
Familiares de Desaparecidos y Detenidos por Razones Políticas
H.I.J.O.S.
Hermanos de Desaparecidos por la Verdad y la Justicia
LIBERPUEBLO
Liga Argentina por los Derechos del Hombre (LADH)
Madres de Plaza de Mayo Línea Fundadora
Movimiento Ecuménico por los Derechos Humanos (MEDH)
Servicio Paz y Justicia (SERPAJ)
Asociación Compromiso por la Vigencia de los DD.HH y Sociales
Asociación Internacional de Refugiados Solidaridad
Colectivo de Militantes por los Derechos Humanos de El Bolsón
Comisión de DD.HH. de Uruguayos en Argentina
Comisión de DDHH de Trenque Lauquen
Comisión de DDHH por la Memoria, Verdad y Justicia del Hospital Posadas
Comisión de Homenaje a los Desaparecidos y Mártires Populares
Comisión por la Memoria, la Verdad y la Justicia de Liniers, Villa Luro y Mataderos
Comisión Víctimas del 26 de junio de 2002
Comité para la Defensa de la Salud, la Etica y los Derechos Humanos (CODESEDH)
Equipo de Derechos Humanos de la Parroquia Santa Cruz
Foro por los Derechos Humanos la Identidad y la Memoria Popular de Quilmes
Plataforma Contra la Impunidad, Barcelona, España
Ass. Argentina VIENTOS DEL SUR, Udine-Italia
Familiares de los Argentinos Asesinados en Chile (AFEPOC

Organizaciones Sociales, Barriales, Culturales

Acción Política LGTTTB
Agrupación Juana Azurduy
Agrupación Manuel Dorrego
Agrupación Martín Fierro
Agrupación Oesterheld
Agrupación por el Esclarecimiento de la Masacre Impune de la AMIA (APEMIA)
AMMAR Asociación Mujeres Meretrices de la Argentina
Artistas Agrupados
Artistas y Técnicos en Piquetes (ARTEPI)
Asamblea Cid Campeador
Asamblea de Parque Chacabuco
Asamblea de Rivadavia y Castro Barros
Asamblea Entre Ríos y San Juan
Asamblea Plaza Primero de Mayo
Asamblea Popular Chacarita-Colegiales-Villa Ortúzar
Asamblea Popular de Temperley
Asamblea Popular Plaza Irlanda
Asamblea Popular San Telmo - Plaza Dorrego
Asociación de Travestis Libertarias
Asociación Artistas Visuales de la República Argentina (AAVRA)
Asociación Sol y Mutual Sentimiento
Autoconvocatoria No al Alca
Casa de la Cultura Los Compadres del Horizonte
Casa de la Juventud de Avellaneda
Casa de la Memoria y la Resistencia Jorge Nono Lizaso
Casona Colombres 25
Centro Popular Hernández Arregui La Plata
Centro Cultural y Biblioteca Popular Niños Pájaros, Pcia. de Jujuy
CIVITAS, Fundación para la Formación del Ciudadano, Buenos Aires y San Martín de los Andes
Comedores La Fiaca Floresta y Villa 21
Comisión de Exiliados Políticos (COEPRA)
Comisión de los Wichi
Comité del Foro Social Mundial en Buenos Aires
CONAT
Congreso Bolivariano de los Pueblos
Convergencia, por un Judaísmo Humanista y Pluralista
Corriente 20 de Diciembre de ALAMES en Argentina
Cristian@s de Base
Diálogo 2000
Foro por los Derechos Reproductivos
Frente Barrial 19 de Diciembre
Frente de Artistas del Borda
Frente Murguero
Fundación Investigación y Defensa Legal Argentina (FIDELA)
GARRA
Grupo Musical Santa Revuelta
ICUF Federación de Entidades Culturales Judías de la Argentina
Instituto de Relaciones Ecuménicas
Instituto Movilizador de Fondos Cooperativos (IMFC)
Juventud Rebelde 20 de Diciembre
Lesbianas en Lucha
Marabunta
Memoria Activa
Memoria y Esperanza, Programa de Radio
MOPASSOL
Movimiento Alejandro Olmos
Movimiento de Apoyo al Teatro (MATe)
Mujeres de Izquierda, Capital
Mujeres del Tercer Milenio
Multisectorial Vecinos de San Cristóbal 19 de Diciembre
NAC&POP
Periódico EL ESPEJO
Proutista Universal
Red de Mujeres Solidarias
Resumen Latinoamericano
Taller de Gráfica Popular
Vecinos de San Cristóbal Contra la Impunidad

Organizaciones de Trabajadores Ocupados y Desocupados

CTA Nacional
CTA Barcelona, España
CTA Capital
CTA en asentamiento ex Suchard
CTA Provincia de Buenos Aires
CTA Regional La Plata, Berisso y Ensenada
Cuerpo de Delegados de A.P.O.P.S ANSES, sede Paseo Colón 239, Alsina 250 y Paranà 451
ADEMYS
APOSME Asociación del Personal de la Obra Social del Ministerio de Economía
Asociación Argentina de Actores
Asociación Argentina de Actores, Delegación La Plata
Asociación de Docentes de la U.N. de La Plata (ADULP)
Asociación de Profesionales del Hospital Posadas
Asociación del Personal No Docente de la Universidad Nacional de General Sarmiento
Asociación Docentes Universidad de Luján
Asociación Gremial Docente de la UBA (AGD-UBA)
Asociación Gremial Docente de la UBA (AGD-UBA), CD Ingeniería
Asociación Personal Aeronáutico (APA)
CICOP Asociación Sindical de Profesionales de la Salud, Pvcia. de Buenos Aires
Comisión Gremial Interna del Personal del Banco Credicoop
Comisión Gremial Interna La Caja de Ahorro y Seguros
Comisión Gremial Interna No Docentes, Facultad de Arquitectura, UBA
Comisión Interna Nuevo Banco de Entre Ríos, Sucursal Buenos Aires
FOETRA Sindicato Buenos Aires
Sindicato Empleados de Comercio de Tres Arroyos
SUTEBA General Sarmiento
SUTEBA Lomas de Zamora
SUTEBA, Secretaría de DDHH
Unión Ferroviaria Seccional Gran Bs As Oeste
UTE
Agrupación De Igual a Igual de Trabajadores del Banco Credicoop
Agrupación Rojo Granate, No Docentes, UBA
Asociación de Profesionales en Lucha en el Polo Obrero
Coordinadora de Trabajadores Docentes Azucena Villaflor
Corriente Clasista y Combativa
Juventud de la CTA Capital
Juventud Territorial Germán Abdala, CTA
Marcha Grande en la CTA
Movimiento Barrial en la CTA
Movimiento de Empresas Recuperadas
Asamblea Nacional de Trabajadores (ANT)
ATD Asamblea de Trabajadores Desocupados de Jujuy
Bloque Piquetero Nacional
Coordinadora de Unidad Barrial en el Bloque Piquetero Nacional
Movimiento Barrios de Pie
Movimiento de Trabajadores Teresa Rodriguez (MTR)
Movimiento sin Trabajo Teresa Vive
Movimiento Territorial Liberación
MTD Aníbal Verón
MTD La Verdad

Organizaciones Universitarias y Estudiantiles

Cátedra Análisis de las Prácticas Sociales Genocidas, Fac. de Cs. Sociales, UBA.
Cátedra Libre de DD.HH. Facultad de Filosofía y Letras, UBA
Cátedra Libre de Salud y DD.HH, Facultad de Medicina, UBA
Cátedra Libre Poder Económico y DD.HH, Facultad de Cs. Económicas, UBA
Comisión Permanente por la Reconstrucción de la Memoria, Fac. de Ingeniería, UBA
Comisión por la Reconstrucción de la Memoria, Fac. de Cs. Económicas., UBA
Programa de Investigaciones en Conflicto Social, Inst. Gino Germani, Fac. de Cs. Sociales, UBA
Federación Universitaria Argentina (FUA), Secretarías General y de DDHH
Federación Universitaria de Buenos Aires (FUBA)
Centro de Estudiantes de Arquitectura y Diseño, UBA
Centro de Estudiantes de Filosofía y Letras, UBA
Centro de Estudiantes de Ingeniería, UBA
Centro de Estudiantes del Colegio Nacional de Buenos Aires (CENBA)
Centro de Estudiantes del Colegio Nacional de Quilmes
Centro de Estudiantes del Instituto Joaquín V. González, Secretarías General y de DD.HH.
Centro de Estudiantes Facultad de Derecho, Secretaría de DDHH, UBA
Agrupación Estudiantil La Vertiente, ARI, UBA
Agrupación Estudiantil Socialista La Palacios, Fac. de Derecho, UBA
Agrupación Estudiantil TNT Amortizados, UBA
Agrupación Estudiantil Venceremos
Agrupación Rodolfo Walsh de Filosofía y Letras (UBA)
Agrupación Santiago Pampillón
Agrupación Universitaria Tupac
Corriente Estudiantil Popular Antiimperialista (CEPA)
Frente Universitario de Luján (FUL)
Movimiento Universitario de Izquierda (MUI)

Organizaciones Políticas

Agrupación de DDHH 1º de mayo, Partido Socialista
Agrupación Humanos
Agrupación J W. Cooke, Moreno, Prov. Bs. As.
Agrupación Joven Independiente 20 de Agosto, U.N. de Jujuy
Anarquistas Organizados en AUCA
ARI Avellaneda
ARI Capital
Corriente de Articulación ARI
Corriente Soberanía Popular
Espacio Nacional Independiente.
Federación Juvenil Comunista (FJC)
Frente para la Democracia Avanzada - ARI
Izquierda Unida
Jóvenes K
Jóvenes por la Igualdad, ARI
Juventud Socialista del MST
Movimiento Autonomía Popular
Movimiento Socialista de los Trabajadores en Izquierda Unida
Organizaciones Libres del Pueblo (OLP)
Partido Auténtico Federal
Partido Comunista Congreso Extraordinario
Partido Comunista en Izquierda Unida
Partido Comunista Revolucionario
Partido de la Liberación
Partido de la Revolución Democrática, PRD
Partido Obrero
Partido Revolucionario de la Liberación, PRL
Patria Libre
Polo Obrero
PTS
Socialismo Libertario
Tendencia Clasista 29 De Mayo
Unión de Militantes por el Socialismo (UMS)

Ass. Argentina "Vientos del Sur"
Udine-Italia

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