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La fatalità

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(25 Novembre 2008) Enzo Apicella
Per Berlusconi è stata una fatalità il crollo che ha ucciso Vito Scafidi nel liceo Darwin di Rivoli

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La giornata mondiale di mobilitazione studentesca

La diretta di Radio Città Aperta dalla piazza romana

(17 Novembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

17/11/2011 - Nel giorno della fiducia in Senato al governo Monti, gli studenti scendono in piazza in decine di città italiane. A Roma la rivendicazione del diritto a manifestare malgrado e contro i divieti di Alemanno affianca i contenuti della protesta contro la gestione della crisi e i diktat dell’UE.

Ore 10,00 – E’ in corso il concentramento in piazza Aldo Moro, gremita di universitari e di studenti medi in “quantità enorme”, afferma ai microfoni di Radio Città Aperta il nostro corrispondente Walter Cecotti, che ha avvicinato Federico, studente dell’Università di Roma 3: “critichiamo le politiche governative e la gestione del paese – ha detto Federico, aggiungendo –l’incompetente Gelmini ha affossato l’istruzione pubblica, ma siamo convinti che il nuovo governo continuerà sulla stessa linea. Non abbiamo governi amici. La nostra protesta dialoga con le lotte dei lavoratori per una diversa gestione della cosa pubblica. Per questo sfideremo i divieti di Alemanno”. Diversi striscioni contro l’esecutivo guidato da Monti fanno riferimento alla macelleria sociale imposta dai dettami dell’Unione Europea e della BCE.

Ore 10,30 – Mentre la piazza si riempie anche degli universitari che arrivano dalle facoltà occupate, compaiono i “book block” che si preparano a mettersi alla testa del corteo. Il clima è tutt’altro che festoso dopo le dimissioni di Berlusconi perché “i problemi rimangono”, dice ai nostri microfoni Francesco, del Liceo artistico di Via di Ripetta, che denuncia il nodo dell’insicurezza delle strutture scolastiche e la scarsità dei materiali a disposizione degli studenti. Gli studenti sono consci che c’è, come recita uno striscione, un pesante “Profumo di austerity” che arriva dal dicastero dell’Istruzione.

11,15 - Il corteo degli studenti è partito da piazzale Aldo Moro, si trova in via Castro Pretorio. Lo striscione di apertura è dedicato al nuovo ministro dell'Istruzione: "Profumo di austerity", ci racconta Pablo Castellani. Seguono gli scudi dei "books block". Al momento la situazione è tranquilla. Oltre agli universitari ci sono anche migliaia di studenti medi . Si intravedono molti striscioni contro il governo Monti.

Ore 12,00 - "Stiamo andando al Senato": così Maurizio, della facoltà di Ingegneria de La Sapienza, ci comunica l'intenzione del corteo studentesco che si trova a piazza della Repubblica. "Vogliamo contestare il governo Monti, obbediente al mandato della BCE, che ha già detto di voler proseguire sulle politiche della Gelmini e di Marchionne. Berlusconi - ha aggiunto Maurizio - non è caduto a causa delle mobilitazioni sociali ma a causa della "Troika", UE. BCE e FMI, che dopo la Grecia ha commissariato l'Italia. La popolazione non vuole accettare le politiche di tagli e privatizzazioni dei beni comuni". Il clima per adesso è tranquillo, anche se tra i manifestanti si è diffusa la notizia delle cariche al corteo milanese e la rabbia è tanta.

Ore 12,30 - Il corteo è a Via Cavour dopo aver accolto un piccolo spezzone dei Cobas a piazza della Repubblica con lo striscione "La crisi va pagata da chi l'ha provocata". "Gli slogan degli studenti - ci racconta Walter Cecotti - insistono sul non pagamento del debito e sull'evidente continuità delle politiche del governo precedente con il nuovo esecutivo, per quanto riguarda l'istruzione e la repressione del dissenso. C'è da rilevare - continua Walter - l'assenza della componente docente dal corteo e, per adesso, una limitata presenza delle forze dell'ordine, in testa al corteo con due blindati".

13,15 - Il corteo è appena arrivato su Via dei Fori Imperiali percorrendo il tratto finale di Via Cavour con in testa il cordone di Book Block. Le forze dell'ordine sono ancora "defilate", ci racconta Pablo Castellani. Dal camion di apertura gli studenti continuano a urlare slogan contro il nuovo governo che non dà segnali di discontinuità rispetto al precedente. Gli studenti ribadiscono l'intenzione di raggiungere il Seanto.

Ore 13,35 - Gli studenti hanno svoltato in piazza S. Marco, adiacente a piazza Venezia, per dirigersi verso Largo Argentina e quindi in direzione del Senato.

Per gli aggiornamenti dalle altre città consulta http://www.contropiano.org/it/sindacato/item/4781-studenti-in-piazza-%E2%80%9Cnon-ci-fidiamo-del-governo-monti%E2%80%9D

Radio Città Aperta - Roma

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