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Fiat: lacrime e sangue

Fiat: lacrime e sangue

(14 Agosto 2010) Enzo Apicella

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Al fianco dei metalmeccanici di Melfi

Contro la violenza liberticida della polizia, della Fiat, del governo Berlusconi

(26 Aprile 2004)

La violentissima carica della polizia a Melfi che ha sfondato il picchetto operaio, mandando una decina di lavoratori all’ospedale, per permettere a qualche decina di capi di entrare nella fabbrica completamente ferma, è stata direttamente concertata tra il ministero dell’interno e la direzione Fiat.
La direzione Fiat ed il governo Berlusconi non possono tollerare che i lavoratori e le lavoratrici scioperino da oltre una settimana per rivendicare elementari diritti, quali la parità salariale con gli altri dipendenti Fiat, ritmi e condizioni di lavoro meno massacranti (no alla doppia battuta, cioè due settimane obbligatorie consecutive di notti lavorate), un clima interno meno dispotico (negli ultimi tre anni 9.000 sanzioni disciplinari si sono abbattute contro i lavoratori della FIAT di Melfi).

La Fiat e Berlusconi, con lo scatenamento della repressione poliziesca con la connivenza di Fim, Uilm e Fismic, attaccano lo stesso fondamentale diritto di sciopero, per mantenere inalterati ed aggravare ulteriormente rapporti di sfruttamento ferocissimi, per imporre condizioni di lavoro sempre più simili alla schiavitù, per sancire di fatto e di diritto un mercato del lavoro fondato sulla flessibilità totale e sulla gabbie salariali, su salari di fame e zero diritti per i lavoratori.

Tutti i lavoratori e le lavoratrici non possono che essere dalla parte degli operai di Melfi, non solo per un principio elementare di solidarietà, ma perché a Melfi si gioca una partita importantissima tra capitale e lavoro, tra chi cerca di affermare parità di salario ed eguaglianza di diritti e chi invece vuole i lavoratori in feroce concorrenza gli uni con gli altri, comprati e venduti al prezzo più basso possibile e soggiogati alla catena di condizioni lavorative sempre più disumane.

Per questo la Confederazione Cobas chiama alla lotta e alla solidarietà tutti i lavoratori ed indice per mercoledì 28 aprile quattro ore di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche.

per la CONFEDERAZIONE COBAS
Pino Giampietro

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