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L'ombra nera

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(20 Agosto 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri il disoccupato Angelo di Carlo, che si era dato fuoco per protesta 8 giorni fa davanti a Montecitorio

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Tempi moderni…di crisi, anche per il settore delle comunicazioni

(11 Gennaio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Nell’era dei social network, dei telefoni super tecnologici, delle notizie che viaggiano su Twitter, delle code per accaparrarsi l’ultimo modello di I-Pad sembra paradossale la crisi che sta attanagliando il settore Ict, delle tecnologie, cioè, dell’informazione e della comunicazione.
Eppure è la realtà che stanno vivendo migliaia di lavoratori in Italia, a partire dai dipendenti Agile ed Eutelia.

Domani è previsto un incontro al ministero dello Sviluppo economico ma le speranze sono davvero poche. Eutelia ed Agile, inizialmente una cosa sola, sono state vendute come due aziende separate, la prima acquistata dalla cordata Piero della Francesca, guidata da Mark De Simone di Cloud Italia che punta solo sulla telefonia ed ha specificato come non ci sia spazio per i lavoratori Agile. Venerdì sarà presentato il piano industriale ma sembra che verranno riassunti solo un terzo dei 365 lavoratori Eutelia.
Futuro ancora più nero per quelli dell’Agile, con il compratore Tbs Group pronto, secondo il piano presentato a dicembre, ad assumere solo 200 lavoratori su un totale di 1350 e a chiudere 7 sedi su 11. A rincarare la dose dal primo gennaio sono stati messi in cassintegrazione altri 100 lavoratori, oltre i 900 che ci sono già da due anni.
Vertenza in corso anche per il lavoratori Jabil (ex Nokia Siemens Networks) che ha scelto di delocalizzare la produzione chiudendo così lo stabilimento di Cassina de Pecchi, in provincia di Milano.
Intanto la Alcatel ha annunciato nuovi tagli all’organico e ha annunciato la chiusura, entro il 2012, degli stabilimenti di Genova e Rieti.
La crisi non risparmia nessuno ed i tagli delle aziende non risparmiano i lavoratori. Ma, ed ecco un altro paradosso, i lavoratori delle tecnologie della comunicazione si mobilitano e lanciano campagne di solidarietà proprio dai social network, facendo della comunicazione una moderna arma di protesta.

11-01-2012

Valentina Valentini
DirittiDistorti

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