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Golf Club Lampedusa

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(31 Marzo 2011) Enzo Apicella
Berlusconi a Lampedusa promette di cacciare i migranti e di costruire sull’isola un campo da golf e un casinò

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(La tolleranza zero)

Tecnicamente, un lager

(23 Febbraio 2012)

Rubrica “Democrazia km zero” pubblicata sul manifesto di giovedì 23 febbraio 2012

lager tecnico

Sarebbe interessante sapere per quale via burocratico-tecnica il presidente del consiglio, Monti, è arrivato a firmare, il 28 gennaio, una ordinanza che dispone la riapertura dei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) di Santa Maria Capua Vetere, in Campania, e di Palazzo San Gervasio, in Basilicata, regioni fino a qui felicemente sprovviste di gabbie per migranti. E’ una decisione sorprendente, perché viola il protocollo che i partiti hanno – per quanto illusoriamente – imposto al governo, ovvero che si debba esercitare solo su questioni “tecniche”; perché contraddice il segnale che si era voluto dare con la nomina di Andrea Riccardi a ministro dell’immigrazione; perché su questa materia il nuovo governo si comporta come il vecchio; perché l’ordinanza firmata dal presidente del consiglio e non, com’è stato costume dai tempi di Napolitano a quelli di Maroni, dal ministro degli interni; perché il governo che spreme soldi ovunque, e conferma ad esempio la tassa estorsiva a danno dei migranti che devono rinnovare il permesso di soggiorno, decide di spendere 17,7 milioni di euro per ristrutturare e gestire due lager che dovrebbero – ma probabilmente è falso – chiudere a fine 2012.

Quello di Santa Maria Capua Vetere non era nemmeno un Cie ma un non-si-sa-cosa destinato a rinchiudere soprattutto tunisini, e fu messo su in tre giorni, dotato di tende e attrezzature tali da rendere le condizioni di detenzione “inumane”, come dice il sindaco della città, Biagio Di Muro, fu in pratica distrutto da una rivolta dei reclusi, il 21 aprile del 2011. La rivolta, per altro, fu l’atto finale di una serie di proteste, dentro e fuori della ex caserma “Andolfato”, scelta per l’”emergenza” causata dal crollo dei dittatori amici sull’altra sponda del Mediterraneo. Perfino Maroni, quindi, aveva dovuto convenire che un tale buco non era sostenibile.

La decisione di Monti è talmente immotivata, che non solo il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, alle prese per altro con lo smantellamento dell’opsedale locale, si è appellato al presidente del consiglio, ma una parlamentare del Pd, Pina Picierno, ha rivolto un’interrogazione alla ministra più ricca del governo, Cancellieri, per avere lumi. Non risulta che vi sia ancora stata una risposta. Ma la domanda più interessante è quella che qualunque persona di buon senso si porrebbe: a che serve il ministro Riccardi? Ovvero: qual è la politica dei “tecnici” nei confronti dlel’immigrazione, a parte far capire che il lavoro a basso costo serve eccome, e dove sta la differenza con le politiche razziste della Lega? Andrea Riccardi, già personaggio eminente della Comunità di Sant’Egidio e ministro più povero del governo, dato che dichiara solo la pensione da professore universitario, è un autentico mistero. Di lui già si parla, nella politica politicante, come di un probabile candidato a sindaco di Roma, l’anno prossimo, grazie a una grossissima coalizione formata da cattolici e Vaticano, “terzo polo” e veltroniani. Al momento, sembra che la sua principale attività sia lasciar maturare questa candidatura, visto che i Cie vengono riaperti senza che lui abbia nulla da dire.

Pierluigi Sullo

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