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(14 Marzo 2012)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it
foto: www.radiocittaperta.it
Noi vogliamo decidere sul nuovo Trattato economico europeo e sull’art. 81 della Costituzione
Negli ultimi mesi i governi di alcuni paesi europei (Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Francia) hanno varato manovre finanziarie per portare i rispettivi deficit di bilancio sotto il 3%, come imposto dai Trattati europei e ridurre il debito pubblico sotto la soglia del 60%.
In Italia, prima il governo di centrodestra di Berlusconi e poi il governo Monti hanno varato manovre per circa 80 miliardi da qui al 2014 per ridurre il deficit.
L’effetto di queste manovre sono pensioni, salari, stipendi, servizi pubblici tagliati e tasse aumentate per ripagare debiti pubblici esplosi a causa del salvataggio delle banche e per il pagamento ai grandi investitori finanziari di interessi usurai sui titoli pubblici.
Responsabili di questo grave attacco ai diritti sociali e alla democrazia sono il governo Monti e il Presidente della Repubblica Napolitano che ne condiziona e ne avalla le scelte.
Il nuovo Patto Europeo “Fiscal compact”, approvato il 30 gennaio a Bruxelles, impone all’Italia di abbattere il debito pubblico e di pagare in vent’anni circa 940 miliardi di euro, 47 miliardi ogni anno, vale a dire il 3% circa del PIL annuale. E’ evidente che istruzione, previdenza, sanità, ammortizzatori sociali saranno cancellati.
Ma il nuovo patto europeo impone anche che il pareggio di bilancio venga introdotto nella Costituzione modificandone l’art. 81. Introdurre nella Costituzione il pareggio di bilancio significa impedire che le istituzioni pubbliche possano investire nella gestione dell’economia per orientare l’uso delle risorse a difesa dei beni comuni naturali – l’acqua, il territorio, l’energia, l’aria – e dei beni comuni sociali – la salute, l’educazione e l’istruzione, la ricerca, la previdenza, i trasporti.
Il Comitato nazionale No Debito ha lanciato una campagna che chiede al Parlamento di respingere il patto europeo e la revisione dell’art. 81 e di sottoporli a referendum prima di essere approvati.
Su questo è in corso una raccolta di firme pubblica in diverse città italiane dove sono nati i Comitati No Debito per chiedere il referendum.
Con questa petizione chiediamo di far svolgere due referendum popolari perché tutti e tutte possano decidere del nuovo Trattato europeo e sulle modifiche dell’art. 81 della Costituzione per verificare se la maggioranza dei e delle cittadini/e:
- approva o respinge il nuovo trattato europeo
- approva o respinge le modifiche dell’art. 81 della Costituzione
Non lasciamo che siano i governi a decidere.
NOI VOGLIAMO DECIDERE
Per questo il Comitato No Debito di Roma organizza
DUE GIORNATE CITTADINE DI RACCOLTA FIRME
Tutte e tutte potranno firmare la petizione ai nostri banchetti che saranno nei seguenti luoghi:
Venerdì 16 marzo 2012
- III Municipio di Roma – Via Tiburtina angolo con via dei Sardi - 18,30-20,30
- V Municipio di Roma - Via Tiburtina davanti ex studi cinematografici De Paolis - 17,00-20,00
- VIII Municipio di Roma - Via della Tenuta di Torrenova davanti ASL RM B dalle 9,30 alle 13,30
- XV Municipio di Roma - Piazzale della Radio davanti Oviesse - 16,30-20,00
Sabato 17 marzo 2012
- I Municipio di Roma - Piazza Vittorio - 9,00-13,00
- V Municipio - Via Tiburtina davanti stazione metro Rebibbia - 9,00-13,00
- VI Municipio di Roma - Via Casilina angolo con Via Torpignattara - 9,00-13,00
- XII Municipio di Roma - Via Mezzocammino davanti al mercato - 9,00-13,00
Comitato No Debito - Roma
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