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Il seme

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(18 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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(Ora e sempre Resistenza)

10 aprile 1945 - 10 aprile 2012

67° anniversario della Liberazione della città di Massa

(10 Aprile 2012)

Noi non dimentichiamo …
le stragi, le distruzioni, le sofferenze, la fame provocate dal nazi-fascismo.
Siamo stati, siamo e saremo sempre, con gli uomini e le donne che: - si opposero per vent’anni al fascismo, che pagarono con il carcere e la vita la loro voglia di libertà e di giustizia; - combatterono sui monti e nelle città, per 19 mesi (settembre ’43 - aprile ‘45), il nazi-fascismo; - condussero la lotta di Liberazione fino alla vittoria del 25 Aprile 1945.

Noi non dimentichiamo …
e ricordiamo i partigiani (uomini e donne) che contribuirono alla liberazione del nostro paese e della città di Massa, che pagarono di persona questa loro scelta di vita come Aldo Salvetti e Arnaldo Pegollo.
Aldo, la sera del 18 settembre ’44, con la sua formazione attaccò una postazione tedesca nei pressi di Castagnola. Aldo fu ferito, catturato, seviziato e crocifisso perché non rivelò i nomi dei suoi compagni di lotta. Le sue ultime parole: “Li conoscerete i loro nomi, quando verranno a rendermi giustizia …”.
Arnaldo, nei giorni 8 e 9 aprile ’45, partecipò ai combattimenti contro i tedeschi di Kesselring. Il giorno successivo, la mattina del 10 aprile a Massa liberata, fu centrato e ucciso all’istante da un colpo di artiglieria sparato dai tedeschi davanti al Palazzo Ducale.

Aldo e Arnaldo sono stati insigniti della medaglia d’oro al valor militare

Noi ricordiamo, sempre …
Rosario Bentivegna, comandante Sasà dei Gruppi di azione patriottica (Gap), deceduto il 2 aprile scorso. Con il nome di battaglia “Paolo”, fu prima vice-comandante militare della IV zona garibaldina di Roma centro, poi comandante dei Gap “Carlo Pisacane” e comandante militare del Cln nella zona dietro il fronte tedesco di Cassino fino al giugno ’44.
Rosario prese parte all’azione di via Rasella a Roma il 23 marzo 1944 contro un battaglione di SS. Nel suo ultimo libro, “Senza fare di necessità virtù”, ha rivendicato la giustezza della lotta armata contro il nazi-fascismo, assumendosi la responsabilità delle azioni armate contro gli occupanti tedeschi e i collaborazionisti fascisti.
“Io a via Rasella ci sono stato perché ci volevo essere, ci sono sempre rimasto e ci sono ancora”. Per questo, diciamo grazie al comandante Sasà.

Massa, 10 aprile 2012

- Centro di Documentazione Gino Menconi “Renzi”
Via Cairoli, 13 - Massa
- Circolo “Partigiani Sempre” Tristano Zekanowski
Via del Terninetto 35 - Viareggio

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