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Vigili del Fuoco: no a parata 2 giugno, mandateci in Emilia

(31 Maggio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Vigili del Fuoco: no a parata 2 giugno, mandateci in Emilia

foto: www.dirittidistorti.it

In molti avevano chiesto la cancellazione della tradizionale parata del 2 giugno alla luce della grave emergenza che sta vivendo l’Emilia. Sembra infatti fuori luogo una cerimonia in grande stile come è quella della Festa della Repubblica in questo momento drammatico per il Paese. E ancora più fuori luogo sembra lo spreco di risorse economiche che la parata comporta e che potrebbero essere messe a disposizione delle zone terremotate.

“Credo che la Repubblica non possa rinunciare a celebrare la sua nascita e che il paese debba dare in un momento molto doloroso esempio di fermezza e serenità” ha risposto alle polemiche il presidente Napolitano, deciso a non sostituire la parata con celebrazioni più raccolte. Dello stesso avviso il ministro Cancellieri, sì alla parata, con “sobrietà”.

Ma la richiesta per la sospensione della parata arriva anche da parte di chi vi deve partecipare ed invece vorrebbe essere in prima linea per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. L’Unione sindacale di base dei Vigili del Fuoco, in un comunicato ufficiale, chiede a governo e presidenza della Repubblica che “il corpo nazionale non venga mandato ad esibirsi in una sfilata, ma a prestare la propria opera di soccorso tecnico urgente alla popolazione delle zone terremotate”. Per l’USB VV.F., i Vigili del Fuoco sono un ente sociale, che non ha mai avuto alcun motivo di partecipare a parate militari o carnevalesche. “Ancora più incomprensibile ed inaccettabile in questo momento la scelta di impegnare un folto gruppo di lavoratori per la sfilata del 2 giugno, lasciando al contempo alcune zone terremotate prive di operatori. Non basta dichiarare il lutto nazionale per mettere a tacere la coscienza sulla tragedia che sta colpendo l’Emilia”. Il sindacato di base punta l’attenzione anche sulle difficoltà del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che subisce continui tagli lineari. Oggi, infatti, il soccorso tecnico urgente alla popolazione è assicurato solo ed esclusivamente con il raddoppio dei turni del personale VV.F. e con la certezza che i lavoratori non saranno retribuiti, perché il Dipartimento non ha fondi. In questo momento i Vigili del Fuoco sono il primo ente preposto alla incolumità privata e pubblica e a ricercare la catena di responsabilità di chi ha autorizzato la lavorazione in capannoni con travi poggiate sui pilastri senza essere ancorate. I Vigili del Fuoco, come lavoratori prima di tutto, richiamo l’attenzione sulla sicurezza che ancora una volta non è stata garantita.

La parata comunque sembra che si farà, mentre Cgil-Cisl e Uil hanno deciso di revocare la manifestazione prevista per il pomeriggio dello stesso giorno, così da potersi recare sui luoghi del terremoto.

31-05-2012

Valentina Valentini
DirittiDistorti

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