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(17 Aprile 2010) Enzo Apicella
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Pordenone: “Chi semina guerra raccoglie tempesta”

Blitz in P.zza XX Settembre dopo il flop del comune

(23 Giugno 2004)

Neppure il tempo è riuscito a trattenersi di fronte alla disgustosa parata istituzionale in “onore” all’Ariete di ier sera, voluta ed organizzata dal sindaco di Pordenone e sostenuta a gran voce e con il plauso di tutta la destra nazionalista della città.

Una grandinata tremenda ha infatti sanzionato la “festa” militarista dopo neppure 20 minuti dall’inizio della blindatissima cerimonia, costringendo al fuggi fuggi da P.zza XX settembre le varie cariche istituzionali e militari ed il resto della platea agghindata per l’occasione .

Che non ci fosse nulla da festeggiare noi di Resistenza AntiFascista lo avevamo detto da più di un mese, da quando l’infausta idea del sindaco cominciava a riempire le varie testate giornalistiche locali. Un mese d’intensa attività di comunicazione in città, fatta di volantinaggi, presidii ed azioni dirette fortemente simboliche, come i blitz delle vie (rinominate a degna causa) e dell’incapucciamento dei caduti del monumento in P.le Ellero dei Mille.

Un percorso schietto e determinato che s’è concluso in P.tta Cavour proprio in concomitanza con la sciagurata parata per contro-manifestare per la pace, l’antimilitarismo e contro tutte le guerre.

Un pomeriggio, il nostro, di vera “festa”, dove l’aggregazione e la libertà d’espressione hanno coinvolto molti giovani di diversa nazionalità. Ma anche un pomeriggio di rabbia, di lotta, dove i contenuti antimilitaristi hanno scandito le ore in un crescendo di contestazione, prima resa pubblica dalla divisione simbolica delle due piazze con una fascia biancorossa di pericolo “zona militare : divieto d’accesso” e dopo denunciando l’intimidazione ai danni di tre ragazzi strattonati a forza dai carabinieri e identificati perché “non graditi” nella piazza della vergogna mentre digos e polizia lasciavano transitare un gruppetto di militari nella piazza antifascista.

Provocazioni poliziesche non raccolte dalla piazza che ha contromanifestato dalle 16.00 fino alle 20.00 inoltrate e che ha lasciato il posto all’ira atmosferica, inaspettata ma sperata “compagna di lotta”.

Ed è così che, finito il diluvio, la R.AF. s’è ripresa anche piazza XX Settembre, quella zona rossa militarizzata dove si voleva inscenare la più terribile della rappresentazione, dove il sottofondo di sinfonie classiche avrebbero accompagnato i bomardamenti, le torture, l’assassinio di migliaia di civili iraqeni, per mano del militarismo anche italiano, dei “nostri bravi ragazzi” della Brigata Ariete.

Alla mezzanotte uno striscione campeggiava sul palco devastato dalla grandine come monito ad una platea ormai svergognata : “chi semina guerra raccoglie tempesta”.

A questo link trovate alcune foto: http://italy.indymedia.org/
E qui gli articoli della stampa locale: http://italy.indymedia.org/

R.AF. PN – Resistenza AntiFascista

Fonte

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