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Tutti i comuni della costa: no a Ombrina

(8 Marzo 2013)

Sindaci coalizzati da Vasto a Pineto. Perplesso solo D’Ottavio (Ortona): sono contrario, ma il progetto può portare lavoro

PESCARA. La Costa dei Trabocchi si schiera con forza contro la piattaforma petrolifera Ombrina Mare. Se il Parco nazionale della Costa teatina divide, di certo l'ipotesi di petrolizzazione di uno dei tratti più suggestivi del litorale abruzzese è capace di unire come nessuna urgenza ambientale ha saputo fare finora.

Il coro di no è unanime: la costa frentana, da Ortona a Vasto, e più su fino a Pineto che ha già ufficializzato il suo no ad Ombrina Mare, sta reagendo con forza per contrastare il progetto di perforazione e raffinazione di idrocarburi della società inglese Medoil gas. Tutti i comuni della Costa dei Trabocchi si stanno attrezzando con consigli comunali straordinari e mozioni di contrarietà ad Ombrina Mare. Ovunque spuntano comitati e gruppi di attivisti.

Sui social network gira già la prima petizione contro il progetto che ha raccolto in poche ore oltre 500 firme. E si scaldano i motori per la grande manifestazione prevista il prossimo 14 aprile. «E' ora di sporcarsi le mani», ammonisce l'associazione Nuovo Senso Civico che ha visto come prima grande battaglia popolare proprio l'opposizione al petrolio contro la raffineria del Centro Oli di Ortona.

Il comune di San Vito, quello che più da vicino soffrirebbe la presenza di Ombrina Mare ad una manciata di chilometri dalle spiagge, ha già approvato una delibera all'unanimità per avviare ogni forma di contrasto al progetto. Stessa cosa si apprestano a fare Vasto, che contro il petrolio è scesa in campo anche in difesa delle Isole Tremiti assieme a San Salvo, e Rocca San Giovanni. «La nostra opposizione sarà energica», promette il sindaco di Rocca, Gianno Di Rito, «sono pronto a riconsegnare la fascia se il progetto dovesse progredire».

E un secco no arriva anche da Torino di Sangro. «Non possiamo acconsentire a questo scempio», dice il sindaco Domenicantonio Pace , «alla petrolizzazione noi rispondiamo con tre campi fotovoltaici: abbiamo il sole e il turismo come risorse sostenibili da sfruttare. Inoltre l'Adriatico è un mare chiuso, non possiamo permettere che si rischino incidenti e che dai trabocchi si guardino i fumi e le ferraglie di Ombrina Mare».

L'amministrazione comunale di Fossacesia - che già al 2010 aveva inoltrato al ministero dell'Ambiente le proprie osservazioni contro Ombrina Mare e che nel dicembre scorso aveva allertato le associazioni ambientaliste dell'imminente via libera della commissione di valutazione di impatto ambientale - questa sera (ore 21) nel teatro comunale, organizza la manifestazione di protesta del 14 aprile.

Resta in bilico Ortona che, a causa dei forti investimenti sul porto promessi dalla Medoil gas, è l'unico comune che oltre al danno ambientale e turistico avrebbe un qualche tornaconto economico diretto. «Personalmente e come espressione del Pd», spiega il sindaco Vincenzo D'Ottavio, « sono fortemente contrario al progetto. Ma la questione è delicata. Va fatta una riflessione seria all'interno della maggioranza e dei gruppi che la compongono, tra cui Sel, Idv e Udc. Da un lato c'è la promessa fatta agli elettori di contestare la petrolizzazione sotto ogni forma, dall'altro c'è la crisi di lavoro di queste zone e l'indotto che un progetto petrolifero potrebbe portare. Affronteremo la questione al più presto. Sicuramente prima del 14 aprile».


07 marzo 2013

Daria De Laurentiis - Il Centro

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