">
Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni (Visualizza la Mappa del sito )
(14 Ottobre 2004)
Cari compagni, ho appena ricevuto l'informazione, certa e dettagliata, di un grave attacco portato ad una serie di giovani lavoratori e delegati sindacali vittime della più classica ritorsione padronale.
Alla Unicab (call center di Roma), Giordano, Silvia (Delegata Nidil Cgil) e un altro lavoratore non sono stati riconfermati insieme ad altri 200 lavoratori a tempo determinato che hanno invece avuto la riconferma.
Quindi solo tre su 200 sono stati licenziati di fatto.
E perchè?
Perchè i compagni e Silvia si sono sempre battuti contro la precarietà in maniera combattiva e democratica per migliorare concretamente le condizioni dei lavoratori precari, contribuendo anche al radicamento del sindacato (Nidil Cgil).
Questo grave atto di ritorsione nei confronti dei due lavoratori e della compagna delegata è un segnale inequivocabile che spiega la volontà di far abbassare la testa a tutti i lavoratori e del tentativo di relagare in un angolo il sindacato per ridurlo a semplice struttura collaterale e subalterna.
Per questo è importante non solo solidarizzare con la compagna e i compagni ingiustamente estromessi dal loro posto di lavoro, ma sensibilizzare e mobilitare il sindacato e non solo, su questo tema.
Per questi compagni non esiste "articolo 18". Sono di fatto lasciati al libero arbitrio del padrone.
Ma se attaccano uno di noi è come se ci attaccasse tutti quanti.
Per questo è importante solidarizzare con loro per fare in modo che i compagni non si sentano soli mentre col Nidil Cgil di Roma portano avanti la battaglia contro questi licenziamenti.
Per inviare i messaggi di solidarietà vi invio gli indirizzi di posta elettronica della delegata e di un lavoratore silviaruggieri@libero.it, purple_sky@libero.it e per conoscenza quello del Nidil CGIL di Roma nord, romanord@nidil.cgil.it
Stefano Pol
Coordinamento Nazionale Nidil CGIL
9058