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La Gelmini ha ragione

La Gelmini ha ragione

(26 Novembre 2010) Enzo Apicella
Manifestazioni studentesche contro la "riforma" Gelmini in tutte le città.

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

Delegati Università si riuniscono per rilanciare le lotte

(12 Settembre 2013)

Dopo la firma di un appello per rilanciare le mobilitazioni dei lavoratori nel comparto Università si avvia il percorso di confronto tra delegati di numerose Università italiane. Un percorso di lotta che intende unire le vertenze dei lavoratori stabilizzati contro i pesanti tagli ai salari e le carenze di organico con quelle dei precari e degli esternalizzati (pulizie, portierato, biblioteche) per l'internalizzazione.

Questo appello è promosso da delegate e delegati RSU di diversi Atenei con l’obbiettivo di costruire una mobilitazione nazionale che sensibilizzi l’opinione pubblica su ciò che accade all’interno delle Università.

L’Università è stata investita da cambiamenti radicali, tutti calati dall’alto. La cosiddetta riforma Gelmini e una progressiva riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario, lungi dal migliorare alcunché, ne hanno reso più difficile la stessa gestione. Tuttavia ricordiamo che nonostante i finanziamenti inadeguati il nostro sistema universitario ha una qualità media nella ricerca e nella didattica dimostrata in tutti i ranking internazionali, nel suo complesso si colloca al 10° posto al mondo ed al 5° in Europa (fonte: ranking QS SAFE dei sistemi universitari nazionali anno 2010).

Le Università sono spinte dalla riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario ad aumentare le tasse universitarie, a tagliare occupazione e ricerca, a precarizzare il lavoro riducendo l’offerta formativa e trasformando gli studenti in clienti.

Noi invece riteniamo che l’Università Pubblica non possa essere governata in modo autoritario né debba essere gestita con criteri ragionieristici. L’Università deve essere una risorsa ed un investimento per il futuro e non un costo ed il lavoro di tutti coloro che ne garantiscono l’attività deve essere riconosciuto e tutelato.

Al contrario quel che accade è che:

dopo campagne brunettiane “antifannulloni”, tagli alle assunzioni, riduzione degli organici ed il conseguente aumento dei carichi di lavoro, aggregazioni e federazioni tra Università che gettano le premesse per gli esuberi e la mobilità dei lavoratori, esternalizzazioni di servizi, proliferare di appalti al ribasso in mano a cooperative o società senza scrupoli che fanno lauti profitti con fondi pubblici ma applicano contratti peggiorativi.
anche la contrattazione per il trattamento accessorio del personale tecnico-amministrativo già resa difficoltosa dai vincoli imposti dalle recenti Finanziarie, è sempre più relegata a una questione “tecnica”.
Ormai in molte Università le restrittive circolari interpretative del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e zelanti Collegi dei revisori dei conti offrono alle Amministrazioni degli Atenei uno scudo dietro il quale nascondersi per non riconoscere più nemmeno il diritto alla contrattazione e neanche minimi aumenti del trattamento accessorio. Sempre più spesso i Rettori e i Direttori Generali disapplicano il CCNL e arriverebbero addirittura a far restituire i soldi a lavoratori che hanno salari tra i più bassi di tutta la Pubblica Amministrazione. C’è chi vorrebbe trasformare la contrattazione in una presa d’atto di decisioni già assunte altrove, dimenticando che non si lavora meglio con meno diritti e stipendi più bassi, ma quando il lavoro è riconosciuto, rispettato e valorizzato.

Molti Atenei stanno in questi mesi attivando la programmazione per le assunzioni del prossimo triennio, che riserverà, come sempre, gran parte dei posti previsti alle carriere dei professori e poche briciole a chi fa funzionare le strutture. A rimanere fuori saranno precari ed esternalizzati, che vedono sempre più lontana ogni ipotesi di stabilizzazione.

Come delegati e delegate RSU firmatari di questo appello diciamo basta con la riduzione dei diritti e con i vincoli ed i tagli sul salario. Basta con gli Atenei che fanno carta straccia del Contratto nazionale! Basta con il calvario della precarietà e dei contratti al ribasso!

Firmiamo questo appello per costruire una campagna più generale per lo sblocco dei salari e il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il ripristino delle progressioni economiche e di carriera, per frenare i processi di esternalizzazione di precarizzazione che stanno dilagando negli Atenei, per le assunzioni e le stabilizzazioni di tutti i lavoratori delle Università. Un percorso di lotta che sappia unirsi alle lotte studentesche per rimettere al centro il ruolo pubblico dell’Università e la sua trasformazione in un luogo aperto al sapere critico e non rinchiuso in programmi didattici modulati su interessi baronali o delle imprese. Luogo di produzione di ricerca di base e utile al benessere della collettività e non ai profitti delle aziende.

Proponiamo un primo momento di incontro tra i firmatari per costruire una giornata comune di mobilitazione fuori dagli Atenei.

I firmatari di questo appello si impegnano a riunirsi in un primo incontro domenica 7 luglio per avviare il confronto e definire le prime scadenze di mobilitazione. L’incontro si terrà in una città da definire in base alle adesioni raccolte e che permetta la massima partecipazione possibile a tutti/e i/le delegati/e.

L’INVITO AD ADERIRE E’ PARTICOLARMENTE RIVOLTO A DELEGATI E DELEGATE RSU, RAPPRESENTANTI PTA DEI SENATI ACCADEMICI E DELEGATI SINDACALI DEI LAVORATORI ESTERNALIZZATI DELLE UNIVERSITA’. PUO’ NATURALMENTE ADERIRE CHIUNQUE INTERESSATO A SOSTENERE ED ESTENDERE LA MOBILITAZIONE.

PER ADERIRE CLICCA SULLA PAGINA ADERISCI
OPPURE INSERISCI DIRETTAMENTE NELLO SPAZIO QUI SOTTO RISERVATO AI COMMENTI:

NOME COGNOME UNIVERSITA’ RUOLO (EVENTUALMENTE SINDACATO DI RIFERIMENTO).

LA LISTA COMPLETA DELLE ADESIONI SARA’ AGGIORNATA ALLA PAGINA DELL’APPELLO SUL BLOG. E’ IMPORTANTE CHE CHI ADERISCE PARTECIPI ALL’APPUNTAMENTO DEL 7 LUGLIO (LUOGO E DATA DA DEFINIRE DI COMUNE ACCORDO TRA I PRIMI FIRMATARI SARANNO RESI NOTI IN SEGUITO).

CONSULTA A QUESTO LINK I PROMOTORI E LA LISTA COMPLETA DELLE ADESIONI: http://unicoord.wordpress.com/about/

RED UNICOORD

Fonte

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