Capitale e lavoro :: Lavoratori di troppo

Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della MNC-Bottazzin di Noventa Padovana

(3 Marzo 2005)

109 lavoratrici e lavoratori della MNC-Bottazzin saranno messi in mobilità per la chiusura dello stabilimento di Noventa Padovana.

Il consiglio di amministrazione sostiene che la chiusura è dovuta alla crisi del settore, ma la produzione in questo ultimo periodo non è diminuita.

Ai proprietari però, chiudere conviene comunque, perché la fabbrica è inserita in un’area residenziale e la sua chiusura permetterà di speculare sulla vendita del terreno.

ANCORA UNA VOLTA I PADRONI SCARICANO LA CRISI SUGLI OPERAI

Nel ricco nord-est, dopo la delocalizzazione della De Longhi (perdita del posto di lavoro per 315 lavoratori) e della Zanussi che colpisce altre centinaia di posti di lavoro, oggi ci tocca vedere che oltre alla delocalizzazione anche la speculazione edilizia fa la sua parte nell’arricchire i padroni a scapito degli operai.

OPPORSI ALLA CHIUSURA DELLA MNC È GIUSTO E POSSIBILE

In una situazione come questa di crisi generale di sovrapproduzione capitalistica la storia del movimento operaio ci ha insegnato che il posto di lavoro si difende solo attraverso la lotta e la solidarietà. E non con la concertazione e la pace sociale.

È necesaria una mobilitazione di tutti i lavoratori della Riviera del Brenta, con la consapevolezza che il caso Bottazzin non è un caso isolato e che solo una forte solidarietà di classe può incidere verso una soluzione in difesa del posto di lavoro.

L’utilizzo dell’assemblea permanente, la chiamata alle propie responsabilità dell’amministrazione comunale e delle organizzazioni sindacali possono essere dei segnali positivi per l’avvio di una trattativa in cui venga affermato il diritto al lavoro.

Padova 1/3/2005

SCARPENOTIZIE