">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Ventiquattro ore senza di noi

Ventiquattro ore senza di noi

(1 Marzo 2010) Enzo Apicella
Sciopero generale dei lavoratori migranti

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

APPUNTAMENTI
(Capitale e lavoro)

SITI WEB
(L'unico straniero è il capitalismo)

Contro il CPT di Gradisca d'Isonzo

Manifestazione sabato 2 aprile

(1 Aprile 2005)

SABATO 2 APRILE MANIFESTAZIONE CON CORTEO PARTENZA DALLA STAZIONE FS DI SAGRADO ALLE ORE 15 ARRIVO AL COSTRUENDO CPT DI GRADISCA D'ISONZO - GORIZIA -


APPELLO PER IL 2 APRILE GIORNATA EUROPEA DI MOBILITAZIONE E LOTTA DEI MIGRANTI

PER LA LIBERTA' DI MOVIMENTO E IL DIRITTO DI RESTARE


A Roma, il 4 dicembre 2004, decine di migliaia di migranti hanno portato in piazza la loro voce, in una manifestazione che ha mostrato la forza e la crescita del movimento dei migranti in questo paese. A Roma sono scese in piazza parole d'ordine chiare: la libertà dei migranti che lì abbiamo rivendicato significa, infatti, non solo la chiusura definitiva dei Centri di Permanenza Temporanea e il blocco di tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione, ma anche il rilascio e il rinnovo immediato di tutti i permessi e le carte di soggiorno e la regolarizzazione permanente di tutti i migranti presenti in Italia. Non solo una legge in materia d'asilo che tuteli realmente i richiedenti e i rifugiati, ma anche la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro. Non solo l'abrogazione della legge Bossi-Fini, ma anche l'impossibilità di tornare alla Turco-Napolitano e della cultura che l'ha ispirata.

La voce che i migranti hanno portato a Roma il 4 dicembre in Italia si intreccia ogni giorno alle mobilitazioni che in tutta Europa stanno crescendo e radicandosi, e che insieme saranno in piazza il 2 aprile 2005 PER LA LIBERTA' DI MOVIMENTO E IL DIRITTO DI RESTARE, come un'alternativa al processo costituzionale europeo, uno spazio politico fatto di lotte e di trasformazione sociale, aperto innanzitutto perché capace di comunicarle.

La cittadinanza europea che si sta costruendo non è affatto nuova, perché è ancora basata sulla produzione e riproduzione delle frontiere: quelle geografiche che ogni giorno, nonostante tutto, centinaia di uomini e donne continuano ad attraversare. Quelle giuridiche, costruite in Italia attraverso il contratto di soggiorno per lavoro, che corrispondono alla produzione di una gerarchia dei diritti e in un nuovo modello di gestione della forza lavoro centrato sulla precarizzazione e sullo sfruttamento. I migranti sperimentano in anticipo condizioni di vita e di lavoro che l'intera forza lavoro, pur con differenze innegabili, vive ormai in tutta Europa. Ma d'altra parte, le loro pratiche di mobilità esprimono una serie di rivendicazioni e domande che, nella vita di ogni giorno, indicano un'Europa diversa.

Queste rivendicazioni e queste domande hanno attraversato il movimento europeo, dal Forum di Parigi del 2003 a quello di Londra dello scorso anno, agli incontri di Berlino e di Atene di quest'anno.

Noi chiamiamo alla mobilitazione in due luoghi politicamente cruciali, le due "porte" italiane all'Europa: la Sicilia, aderendo all'iniziativa promossa dalla Rete Antirazzista Siciliana che avrà luogo a Ragusa, nel cui Cpt, vengono rinchiusi coloro che sopravvivono alle traversate del Mediterraneo, e il Friuli, dove la rete che segna il confine che divide la città di Gorizia è attraversata ogni giorno da centinaia di migranti e dove, nella vicina Gradisca d'Isonzo, è prossimo all'apertura uno dei più grandi Cpt italiani. Per noi si tratta di una tappa di quel percorso che ha portato al 4 dicembre 2004, che non si è mai interrotto, come dimostrano le molte mobilitazioni territoriali che hanno avuto luogo fino a oggi, e che vogliamo vedere crescere, dopo il 2 aprile, con ancora maggiore forza. Una forza che crescerà proprio perché non solo qui ma ovunque, in Europa, i migranti saranno in piazza per rivendicare la loro LIBERTA' DI MOVIMENTO E IL DIRITTO DI RESTARE!

Tavolo migranti dei social forum italiani

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «L'unico straniero è il capitalismo»

4546