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(21 Maggio 2015)
Marino: palazzina che dovrebbe ospitare i rifugiati
Stamattina ci siamo recati presso il presidio di via Colizza a Marino. Ci siamo presentati e, ad una delle giovani donne che parlavano a nome del “Comitato” abbiamo rivolto una proposta e lasciato i nostri estremi per essere rintracciati. La proposta e di svolgere una grande assemblea pubblica dove parlare del merito delle cose. Non sappiamo se sarà vagliata o accolta tale proposta. Sicuramente non ci sono buoni segnali dalle coincidenze aberranti. Abbiamo già denunciato che non è un buon segnale un Vicesindaco che “se ne lava le mani” e chiede al Prefetto di derogare dal considerarci parte della comunità castellana per questo problema. La parola d’ordine è “si esiste, ma risolvetelo altrove”. Nell’approccio all’area, poi, è singolare che anche (o soprattutto?) i costruttori che devono vendere palazzine, appartamenti e locali commerciali siano in pre-presidio a controllare in ingresso e dall’alto con le medesime parole d’ordine “risolvano altrove”. Una ulteriore coincidenza è che “all’allarme” urlato da Palozzi, che con dovizia di particolari dice di come autarchicamente lui i rifugiati non li vuole a Marino (siamo alla potestà del Feudo?), ed anzi ha fatto partire all’arrembaggio quel bravo lanzichenecco di Gasparri armato di interrogazione; ebbene tale alzata dell’asticella razzista, ha coinciso con la devastazione di parte degli appartamenti destinati all’accoglienza! Quindi, si può osservare che il disegno costruttivo (a cura della politica di Palozzi quando era sindaco), coincide con la volontà odierna di costruttori che non vogliono rifugiati vicino ai loro immobili ancora da vendere, che coincide con la devastazione degli immobili all’uopo designati, che coincide con giunta decapitata (causa arresto sindaco) e politica attuale di Palozzi e destra che vogliono stoppare il prefetto nell’adempimento della propria funzione. Che dire? Restano quesiti da rivolgere circa un po’ di mancanza di coraggio ed una breve riflessione. Quesiti: perché fare presenza e “mediare” accogliendo di fatto ragionamenti razzisti che mettono al primo posto, invece che le persone il dio denaro? Qualche piccolo politico locale lo fa! Perché (oltre al PCdI, e ai consiglieri Cacciatore e Ciamberlano) eletti di centrosinistra e dei moderati tacciono e non sono presenti? Perché la Caritas e il Vescovo, se non i preti, non sono presenti? Riflessione: tutti sanno che sono ateo. Molti sanno che sono spesso in sintonia con Papa Francesco. Ultimamente ha invocato – ai cristiani e a tutti, come ama dire lui – la Compassione e la Misericordia. Ognuno sa che il significato intimo di questi due concetti sono la partecipazione alle disgrazie altrui, e l’agire per farle venire meno. Ecco, chi si professa – e immagino siano stuoli tra residenti e politici moderati e di centrosinistra – cristiano, come fa a prendere in giro se stesso e la Chiesa se alla prima vera chiamata, alla prima vera azione, pensa ed agisce con egoismo e contro la cristianità? Per chi – comunista o meno – come me è ateo, non può non cogliere il portato positivo e rivoluzionario della compassione e della misericordia che consente di indicare di mettere al primo posto non il valore delle cose (case da vendere, carriere politiche, status simbol da mostrare) ma la bellezza delle persone. Non comprendere questo ha come conseguenza la fine della comunità. La vincita dello sfruttamento del chi più ha contro chi ha meno. Invece che sull’onda delle urla e del vociare senza senso, una buona riflessione, di ognuno, e poi pubblica, da condividere insieme aiuta a comprendere come si vive insieme. Altro che il fascismo interessato di Palozzi!
Maurizio Aversa - segretario del PCdI di Marino
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