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(26 Ottobre 2015)
Marghera, 25 ottobre 2015
Cari compagni,
Ci fa piacere informarvi che l'iniziativa convocata ieri, 24 ottobre, a Marghera dal Comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri contro l'esercitazione Trident e contro le molteplici spinte alla guerra che stanno rafforzandosi nel mondo, in concomitanza con la manifestazione organizzata a Napoli, è riuscita.
Numeri limitati (una trentina di partecipanti), ma una sequenza di interventi significativi di compagni della Fincantieri, del Petrolchimico, della scuola, del pubblico impiego, del terzo settore, degli organismi di sostegno alla Palestina, con la presenza di studenti immigrati e non. Il tema forte dell'assemblea, già dalla sua introduzione, è stato quello del carattere di classe, anti-proletario delle spinte verso la guerra/le guerre, dello strettissimo intreccio tra le guerre 'esterne' scatenate o condotte direttamente dalle potenze imperialiste e la guerra di classe dall'alto, dei capitalisti contro i lavoratori, in atto in tutti i paesi occidentali. La denunzia dell'operato del governo Renzi sia sul piano "esterno" (conferma delle spese militari e degli acquisti degli F-35, partecipazione attiva alle due grandi esercitazioni NATO, mantenimento delle truppe in Afghanistan, etc.) che su quello interno (Jobs Act, iniziative contro il diritto di sciopero e il contratto nazionale, militarizzazione strisciante dei territori, impiego dei richiedenti asilo come lavoratori di pulizia senza nessuna forma di salario, detassazione del capitale, etc.) è stato un altro tema ricorrente del dibattito, che ha svolto anche una critica senza sconti alla "sinistra". Insomma, un'analisi di stampo per nulla geo-politico, e che ha messo capo all'impegno di rivedersi a breve per portare queste tematiche in un'area assai più ampia di lavoratori e di giovani, con la fiducia di fondo in un duplice dato di fatto di enorme importanza: 1) la profondità della crisi di sistema del capitalismo, il suo carattere irrisolto, che moltiplica le difficoltà del nostro nemico di classe; 2) la compiuta internazionalizzazione della nostra classe, dentro un processo di proletarizzazione del mondo, che moltiplica oggettivamente la nostra forza, nonostante le divisioni e la debolezza del momento.
Saluti fraterni
I compagni del Comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri
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