">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Crisi alla Finmek di Ronchi dei Legionari

Cassaintegrazione per gli operai e liquidazione del gruppo industriale, solidarieta’ e sostegno ai lavoratori in lotta

(5 Luglio 2005)

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime il massimo sostegno ai lavoratori della Finmek Access S.p.A. ed invita tutti, istituzioni in primis, a partecipare alla manifestazione di lunedì 4 luglio alle ore 8.30 davanti ai cancelli della fabbrica in difesa dei trecento posti di lavoro.

La situazione alla Finmek di Ronchi in queste ultime ore ha raggiunto livelli drammatici con la prospettiva della liquidazione di un gruppo industriale già sottoposto ad amministrazione straordinaria ed in un contesto difficile e complicato dopo gli annunciati 150 operai in cassaintegrazione a zero ore.

Tra le altre cose la Finmek sta espellendo operai dalle altre fabbriche in Italia per la crisi e sono diverse migliaia i posti messi in pericolo.

In provincia di Gorizia la crisi industriale non tocca solo i settori maturi dell’industria, come il tessile ma è anche il cosiddetto settore elettronico civile a subire i colpi della crisi.

I dati e la realtà sociale parlano di una clamorosa difficoltà del nostro apparato produttivo; è una situazione tanto più preoccupante in quanto investe quasi tutti i settori e minaccia una drammatica crisi occupazionale.

Il declino industriale dell’Italia è un fatto noto e documentato da anni. Non è, però, un fatto naturale, ma è stato il frutto dell'assenza di scelte politiche o di scelte politiche sbagliate.

La distruzione del settore informatico, il nanismo a cui è stato condannato il settore aerospaziale, lo sgretolamento della grande industria chimica e l'affossamento della chimica fine, la crisi dell'elettronica di consumo, le progressive dismissioni attuate da Finmeccanica in settori ad alta tecnologia, sono solo alcuni esempi; tale declino è fotografato in modo impietoso dalle classifiche delle più grandi imprese del mondo, che vedono scivolare sempre più in basso le imprese italiane. Un paese che non possegga una grande industria manifatturiera, l'industria in senso stretto, rischia di diventare una sorta di colonia, subordinata alle esigenze economiche, sociali e politiche di altri paesi che tale industria posseggono.

Occorrono allora coraggio, grandi idee e, ancora, l'intervento pubblico.

Se all'industria italiana sono venuti a mancare gli industriali, lo Stato si faccia esso stesso industriale.

Federazione di Gorizia del Partito della Rifondazione Comunista

4884