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(11 Agosto 2005)
Il padrone vuole chiudere il reparto della produzione dove lavorano 24 operaie . La direzione della fabbrica vuol mantenere in piedi solo il magazzino e il reparto commerciale. Afferma che la crisi, la concorrenza degli altri padroni, a livello internazionale è troppo forte. A cominciare dalla concorrenza cinese. Le operaie di Aprilia ‘costano’ troppo.
Non sono ‘bastati’ al padrone, l’abbattimento dei costi come l’Ici e la Tarsu per i terreni industriali, che il comune di Aprilia aveva diminuito, dopo la crisi della Yale .
Il padrone vuole di più: chiude la fabbrica ad Aprilia e contemporaneamente apre in Cina o in Puglia, dove i costi sono più bassi ! Al padrone non basta il fatto che queste operaie lo hanno arricchito con il loro lavoro. E questo in una situazione della zona di Aprilia e del sud del Lazio, dove le fabbriche chiudono o si ristrutturano una dopo l’altra : Ad Aprilia la Radiosa, la Yale, la Onceas-Fuji, laAprilia Ingranaggi ex Massey-Fergusson e tante altre !
Alle operaie non rimane che la…cassa integrazione e il licenziamento !
Noi come operai e lavoratori della zona di Roma e Latina, non crediamo che questo sia l’unico ‘destino’ degli operai.
Gli operai devono resistere ai piani del padrone, non far chiudere la fabbrica, costringere i sindacalisti interni ed esterni a mettersi in prima fila nella lotta di resistenza in fabbrica e a non cedere su nulla , chiamando alla solidarietà gli operai delle altre fabbriche, perché l’unità fa la forza !
SOLIDARIETA’ CON LE OPERAIE DELLA RADIOSA DI APRILIA!
NO AI LICENZIAMENTI!
NO ALL’ARROGANZA DEI PADRONI!
Roma, 9 agosto 2005
Operai e lavoratori della redazione di Roma di Operai Contro-aslo
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