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Pisa: sulla crisi dell’indotto Piaggio

dopo il Consiglio Comunale aperto di Pontedera

(22 Ottobre 2005)

In seguito al consiglio Comunale aperto tenutosi ieri a Pontedera, con la presenza dei Sindaci dei Comuni di Calcinaia e Bientina e del Presidente della Provincia di Pisa, la Confederazione Cobas esprime tutta la sua preoccupazione per la crisi che sta attraversando l’indotto industriale legato alla Piaggio con ripercussioni negative sull’occupazione di tutta la provincia.

Forte è stata la denuncia della RSU Piaggio delusa dall’incontro avuto il 3 di ottobre a Roma con i vertici aziendali.

Dall’incontro si è avuta ulteriore conferma che la Piaggio intende ridurre, se non eliminare, i rapporti con l’indotto; inoltre sono emerse ulteriori preoccupazioni per quanto riguarda il futuro dell’azienda e soprattutto dei lavoratori.

Presente e futuro della Piaggio

1. Si conferma che i mezzi a trazione leggera 3 e 4 ruote saranno fabbricati in India e/o Cina, i lavoratori attualmente impiegati saranno trasferiti ad altre linee;

2. la volontà di trasferire, sempre in Cina, la costruzione degli scooter fino a 150 cc., e di commercializzarli anche in Europa, contrariamente ad accordi precedenti che prevedevano, per i mezzi prodotti in Cina, la commercializzazione solo nei paesi asiatici;

3. Per l’azienda di Pontedera si prevedono investimenti in nuove produzioni, soprattutto scooter di grossa cilindrata, nuovi motori e moto ma al momento non conosciamo tempi e modi di attuazione di un piano industriale finalizzato a questo obiettivo.

4. la mancata presentazione di un progetto relativo alle strategie aziendali; si adducono motivi di sicurezza e segretezza, i sindacati e le istituzioni devono fidarsi sulla parola dei vertici Piaggio.

5. Nel prossimo triennio si prevedono ulteriori riduzioni di lavoratori,

Le promesse del vertice Piaggio non si sono tramutati in impegni reali, temiamo, come del resto i lavoratori Piaggio, che si stia solo costruendo una nuova immagine per il lancio in borsa dei titoli Piaggio ( previsto per il primo semestre 2006), speculare in borsa e poi disinvestire nel settore industriale. Con la fusione Piaggio - Aprilia anche lo stesso magazzino Piaggio rappresentato dalla Tnt (120 dipendenti) è a rischio occupazione

La crisi coinvolge la Val d’era, oltre 3300 persone e relative famiglie, con gravi ripercussioni anche sul tessuto economico dei territori.

Per le istituzioni, Marconcini propone vecchie logiche quali l’osservatorio per monitorare la crisi e due tavoli di discussione, uno sull’indotto e uno sulla Piaggio, rilanciando la concertazione (come fa del resto Pieroni) come strumento per trovare soluzioni alla crisi.

Noi crediamo che i lavoratori e le istituzioni abbiano già fatto sacrifici; è tempo di convocare una grande manifestazione e di aprire una grande vertenza sociale che riguardi tutta la Valdera per far assumere ai vertici Piaggio tutte le responsabilità in materia di occupazione e rilancio industriale

Confederazione Cobas Pisa e Pontedera
Sede prov.le Via San Lorenzo38 tel 050 8312172

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